The Nile Hilton incident - Omicidio al Cairo - Film (2017)

The Nile Hilton incident - Omicidio al Cairo
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/12/17 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 26/12/17 10:48 - 12625 commenti

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Mentre Il Cairo è scossa da proteste che sfoceranno nella rivolta di piazza contro il regime di Mubarak, un detective indaga sull'omicidio di una cantante nel quale è coinvolto un uomo ricco e potente... Più che l'indagine, contorta e rapsotica, conta il ritratto di un ambiente poliziesco marcio e asservito al potere, all'interno del quale il protagonista, pur corrotto e implicato in loschi affari, appare una mosca bianca per il solo fatto di possedere un minimo di integrità professionale. Amaro l'epilogo, in linea col carattere del film, convincente il protagonista Fares.

Rocchiola 5/06/18 09:16 - 953 commenti

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Un poliziesco di stampo classico premiato al Sundance festival che sfrutta soprattutto l'ottima ambientazione sullo sfondo della primavera araba a piazza Tahrir. Ma al di là dell’indagine poliziesca abbastanza contorta e tirata per le lunghe, a colpire maggiormente è la descrizione di un mondo corrotto e di un’umanità crudele nella miglior tradizione noir dei vari Chandler, Hammett e Ellroy. Bella l’ambientazione nella capitale egiziana e ottimo il protagonista, con quel suo profilo greco al contempo buffo e carismatico. Finale amaro.
MEMORABILE: La fuga della testimone di colore; I peregrinaggi notturni in auto per le strade cittadine del protagonista; L’incontro con la cantante Gina.

Galbo 20/06/18 05:44 - 12380 commenti

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Thriller dai temi politici e sociali (la corruzione dilagante anche tra le forze dell’ordine) attuali a tutte le latitudini in una città (Il Cairo poco prima della deposizione di Mubarak) svuotata di ogni orpello turistico, ma vista piuttosto come approdo di diseredati provenienti dalle zone più povere dell’Africa. Bella la figura del protagonista, poliziotto che cerca di restare a galla in un contesto complesso ma si rifiuta di scendere i gradini più bassi della depravazione morale. Buona prova del protagonista Fares. Un buon film.

Kinodrop 28/11/18 18:34 - 2922 commenti

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L'immensa e caotica capitale egiziana, lontana da ogni turisticità, vista in uno dei suoi momenti più drammatici, fa da sfondo a una serie di delitti, dietro ai quali si nascondono giochi di potere e corruzione da cui nessuno è esente e le indagini si complicano lentamente in una rete sempre più arruffata. La regia di Saleh, dal taglio classico, denuncia le contraddizioni politico-sociali accanto alle dinamiche psicologiche degli individui, presi nel dilemma morale tra necessità e dovere. Colpisce la forza del corteo in un finale dalle promesse poi disattese.

Ira72 10/01/19 19:50 - 1309 commenti

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Non è tanto la trama - un po’ lenta - a farla da padrona (omicidio, testimone scomodo, corruzione a tutti i livelli), quanto il contesto e il protagonista. Fares ha il volto giusto e una impeccabile interpretazione: tutto ciò che lo circonda odora di marcio. E il marcio finisce per diventare nauseabondo. Alcuni grandi del cinema hanno qualcosa da cui attingere: non servono sempre nomi altisonanti o ville faraoniche in cartapesta per fare un buon lavoro. Personalità e talento hanno bisogno di pochi mezzi.

Myvincent 3/11/20 08:31 - 3727 commenti

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L'assassinio di una bella cantante tunisina in una stanza d'albergo al Cairo apre interrogativi molto pericolosi, visto il coinvolgimento dei piani alti governativi. Con uno stile asciutto il regista denuncia la pratica oramai radicata di corrompere tutto e tutti (polizia in primis) che fa dell'Egitto un paese "prigioniero" di se medesimo. Sullo sfondo le vicende della primavera Araba rivelatesi, purtroppo, inefficaci. Tratto da una storia vera, graffia ma non incide, per il pessimismo diffuso fine a se stesso.

Pigro 24/02/21 14:50 - 9635 commenti

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La cantante amante del politico viene uccisa: quasi un plot classico, che qui va in secondo piano rispetto alla notevole rappresentazione dell’ambiente, non solo quello della polizia corrotta ma soprattutto quello del Cairo, nei giorni che precedono uno dei suoi momenti storici, la rivoluzione contro Mubarak. Romanzo esemplare di una città tentacolare e multiforme, quasi allegoria di una mutazione destinata a sancire l’immobilità. Un film incalzante e amaro, senza luce e speranza, che ci trascina in una cinica disillusione.

Gottardi 6/04/21 20:24 - 395 commenti

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Nel frastuono del Cairo il poliziotto Noredin si barcamena in una vita di piccolo cabotaggio. Non è un buon poliziotto né felice. A rompere questo (dis)equilibrio, Noredin è incaricato d'indagare su un omicidio mentre iniziano le manifestazioni della Primavera Araba del 2011. Secco e tagliente nel montaggio, descrittivo per immagini, il racconto ben sottolinea il senso di disagio di Noredin che grazie alla regia competente coinvolge anche lo spettatore. Più che l'indagine importa la denuncia di corruzione diffusa e di personaggi levantini. Originale ambientazione e attori ben calati.

Cotola 10/12/21 23:15 - 9009 commenti

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Thriller di ambientazione egiziana che pur non esaltante nei ritmi, che sono comunque discreti, e con una storia che acquista sempre più il sapore del déjà vu, appare invece perfettamente riuscito nella descrizione di un mondo in cui a dominare su tutti e su tutto è la corruzione. Ed il marciume alligna abbondantemente anche nella polizia:pure questo non certo un tema innovativo, ma che forse per un film egiziano richiede coraggio. Finale amaro, come del resto tutta la pellicola. Regia e fotografia un po' televisiva ma alla fine il film si rivela buono.
MEMORABILE: La tv che prende solo canali italiani. Uno degli indagati all'ispettore: "Crede di essere in Svizzera? Qui la giustizia non esiste".

Tarabas 26/02/22 17:22 - 1878 commenti

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Nella corrotta polizia egiziana, il mediamente onesto ufficiale Nouredine si imbatte in un omicidio con implicazioni politiche ma, sorprendentemente, non molla la presa. Notevole "tour guidato" in una metropoli ben lontana da ogni tentazione turistica, i sobborghi del Cairo dove si vive precariamente, i quartieri alti dove i potenti giocano a golf come se fossero in Scozia. Se la storia è convenzionale, le interpretazioni e l'ambientazione riscattano ampiamente il film e lo rendono interessante e, per così dire, istruttivo. Finale amaro, sullo sfondo delle proteste di piazza Tahrir.

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Nicola81 16/01/23 14:30 - 2840 commenti

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Più dell’indagine poliziesca (contorta come nella migliore tradizione noir) interessa la rappresentazione del regime egiziano: un paese in cui tutto si può vendere e comprare, retto da una casta di intoccabili che non hanno neppure il pudore di salvare le apparenze. Anche il protagonista è organico alla corruzione, però è anche un buon poliziotto e il suo conservare comunque un briciolo di dignità rischia di farlo sembrare un eroe; in realtà di eroico non c’è nulla, come dimostra l’amaro finale sullo sfondo delle proteste sfociate nella primavera araba. Buoni gli interpreti.

Caesars 24/12/23 16:53 - 3779 commenti

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Bella l'insolita ambientazione: un Cairo dove la corruzione regna sovrana a ogni livello (anche il protagonista non ne è immune). Il cast se la cava egregiamente, ovviamente la menzione speciale va a Fares Fares, che riesce a rendere bene i tormenti del suo personaggio e buona è la regia di Saleh, che tiene desta l'attenzione su di una trama gialla che invero non offre grandi spunti innovativi. E' la sceneggiatura il tallone d'Achille del prodotto, in quanto spesso i risvolti narrativi non risultano molto chiari. Comunque ci troviamo di fronte a un prodotto interessante.

Furetto60 7/02/24 18:26 - 1193 commenti

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Sembra la solita indagine su un delitto, ma presto il film mostra i veri intenti e Il Cairo assurge a simbolo di una società apocalittica in cui, nel caos brulicante di umanità disperata, un maggiore, pur anch’egli viziosetto, si eleva a fragile baluardo dell'endemico sistema di corruzione. Ecco quindi dispiegarsi un quadro spietato non solo del sistema politico, quanto di una forza pubblica serva dei potenti, intrallazzona e meschina. Film amarissimo e poco consola pensare che per fortuna di mezzo c'abbiamo il mare (nostrum). Poi pensi a Diaz e no, anche noi abbiamo il nostro Cairo.
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  • Homevideo Rocchiola • 5/06/18 09:23
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    A brevissima distanza dal passaggio nelle sale ecco già disponibile il bluray distribuito dalla Eagle che offre un video davvero perfetto per definizione, pulizia e colori. L'audio italiano DTS 5.1 è anch'esso pulito e ben equilibrato anche se forse un po' bassino, almeno per i miei gusti.