The expanse - Serie TV (2015)

Nel XXIII secolo tra la terra e le sue colonie si incrociano le vicende di un detective che indaga su una scomparsa e dell'ufficiale di un cargo spaziale. Serie televisiva ambientata nel futuro, che ha la particolarità di combinare i temi narrativi del "crime movie" con quelli della fantascienza classica. Personaggi ben caratterizzati, a partire dal detective interpretato da un ottimo Thomas Jane. Nella vicenda vengono innestati temi politici e sociali, quali il malcontento del popolo delle colonie nei confronti del pianeta madre. Valida serie.

Tanto deludente quanto pretenziosa questa serie tv sci-fi, a cominciare dalla trama farraginosa e senza dialettica che reitera lo stesso modulo per tutti gli episodi. Si assiste a dialoghi stereotipati (in stile cartoon) che confondono e si aggrovigliano, per non parlare delle location fredde e indistinguibili, lontane dal fascino del genere "intergalattico". Regnano snervante machismo, scazzottate e sparatorie che appaiono più un diversivo che una necessità. Non si riesce a individuare un vero nucleo narrativo che riesca ad appassionare. Noioso.

Una serie davvero interessante, che sovrappone più livelli di sci-fi. Partendo da una crime story in stile Atmosfera Zero/Blade runner si sale progressivamente alla fantascienza sociale fino a quella più spiccatamente spaziale alla Galactica. E' interessante vedere come queste linee siano state progressivamente avvicinate tra loro fino a unirsi completamente negli ultimi due episodi della prima serie. Tutto è assai curato, con capacità e stile: un prodotto di sci-fi TV per me tra i migliori di questo ultimo decennio. Da sottolineare il cast.

Una delle migliori opere sci-fi dell'ultimo decennio. Lo stile nelle prime stagioni è classico e ricalca lo stile di una fanta spice story. Col proseguire degli eventi si ampiano gli orrizzonti, la storia diventa avvincente, oscura e gli spazi angusti chiusi lasciano posto a mondi lontani e alieni. Si empatizza con i personaggi principali e gli intrecci sono notevoli. Nel finale la sceneggiatura lascia nel "limbo" alcune dinamiche che potevano essere meglio approfondite invece di puntare troppo semplicemente a una roboante battaglia finale.