Note: Tratto dal libro "The dirt: confessioni della band più cattiva del rock", ristampato come "The dirt: confessioni della band più oltraggiosa del rock", di Mötley Crüe & Neil Strauss.
Questo biopic sulla storica band hard rock/glam Mötley Crüe prodotto per Netflix è uno dei migliori visti negli ultimi anni. Gli eventi e gli eccessi raccontati nel libro da cui è tratto sono messi in scena con stile e verosimiglianza; il cast è sufficientemente simile ai veri musicisti e s'impegna in performance credibili, i personaggi di contorno ci sono quasi tutti e la ost è chiaramente ottima. Qualche grande assente e qualche subplot eliminato; un'altra ora di film ci sarebbe stata tutta, ma resta un lavoro ben fatto e godibilissimo.
Un film che, in base alle confessioni dei diretti interessati (i quattro componenti del gruppo), cerca in maniera schietta e divertente di raccontarci le loro vite su questa Terra. Non mancano né le esagerazioni né le performance "speciali", il tutto reso in modo appetibile e provocatorio! Sorretto da una colonna sonora che attinge - ovviamente - a piene mani dal repertorio della band, riuscirà a portarci direttamente nel backstage della loro vita. Per chi li conosce bene (ma non c'era!) risulterà incompleto ma spassoso, per chi c'era... chi lo sa?!
MEMORABILE: "Nikki Sixx?!"; Il primo show; Mick Mars e le sue uscite; La tipa sotto al tavolo; L'apparizione di Ozzy; La giornata tipo; I filmati di repertorio.
Dopo il (mediocre) film sui Queen finalmente un rock biopic spassoso e soprattutto con una storia da raccontare, anzi quattro. Anche chi non è un grande appassionato della band vi troverà infatti molti passaggi divertenti e una ricostruzione piuttosto fedele del periodo. Gli attori sono sufficientemente somiglianti e incarnano alla perfezione lo spirito del gruppo. Ottime le ricostruzioni dei concerti ma soprattutto apprezzabili le caratterizzazioni, in ispecie quella di Sixx, autore del libro su cui si basa la pellicola. Gran film.
La storia dei Mötley Crüe, band americana glam-rock attiva dagli anni Ottanta, segnata dagli eccessi sia sul palco che nella vita privata. Sbrigativo nella parte iniziale e poco contestualizzato rispetto all'ambiente musicale in cui opera la band, un biopic comunque riuscito per il ritmo survoltato e per la scelta azzeccata del cast, efficace oltre che somigliante. Il punto forte è costituito ovviamente dalla colonna sonora, in grado di suscitare ricordi piacevoli anche a chi, con il passare degli anni, ha superato la fase di apprezzamento metallaro per approdare a sonorità più pacate.
MEMORABILE: L'esibizione a bordo piscina di Ozzy Osbourne; La giornata-tipo con risveglio legato al letto
Biopic caciarone su uno dei gruppi più caciaroni della storia del rock: per una volta non si scivola nella pomposa e - lievemente ridicola - agiografia ma si propende giustamente per la gustosa messa in scena del lato più turbolento della faccenda pur senza dimenticare alcune vicissitudini personali dei protagonisti. Gli attori in parte, il ritmo sostenuto dall'inizio alla fine e un po' di buona musica fanno dimenticare anche qualche svolta narrativa un po' brusca, che pare comunque inevitabile, in film di questo genere.
Film in rilascio graduale di emozioni. La partenza è allo sfascio totale, tutta sex drug and rock'n'roll. Con il passare dei minuti la storia viene ben dipanata e ci si addentra nell'anima del gruppo più politically incorrect del panorama rock anni Ottanta. La scelta narrativa pare corretta: la realtà degli accadimenti viene in parte accantonata a vantaggio della finzione che risulta più corposa, profonda, emozionante. Eccezionale al termine del film l'incontro con i veri membri della band.
Uno dei migliori biopic usciti negli ultimi anni, forse per via dell'effettivo coinvolgimento della band nella stesura, o forse proprio perché la vita della band è stata così divertente e interessante (pur nella sua tragicità) che risulta adatta a divenire un film. Certo, chi li segue da sempre potrà lamentarsi di alcuni particolari, ma sono meno di due ore emozionanti, divertenti, dinamiche, colorate, piene di grande musica, ed è proprio quello che uno si aspetta quando preme play. Bene gli attori: dovrebbero farne una serie.
MEMORABILE: Il chiaroscuro pazzesco di emozioni, dal successo e il sesso sfrenato alle morti e i problemi personali.
"The dirt" è tutto quello che un biopic non dovrebbe essere: recitato male, a basso budget (si capisce già dalle parrucche) e fastidiosamente ridicolo. La biografia dalla quale è stato tratto questo film non era male e vedere i Mötley Crüe ridotti così lascia un po' di amaro in bocca. Non diverte, tratteggia delle caricature, condensa troppo velocemente e malamente. Si poteva fare meglio, ma molto meglio. L'unica parte realmente azzeccata sono i titoli di coda, in cui si mettono a confronto scatti e/o video tra realtà e fiction. Male.
Concentrato sulla vita dei componenti del gruppo, tra eccessi goderecci e tragedie molto dolorose, il film non sviluppa adeguatamente l'aspetto della musica del quartetto, proponendone solo alcuni accenni. Comunque la parte delle trasgressioni "hard & heavy" è senza filtri e il film esclusivamente indicato a un pubblico adulto. Divertente, senza dubbio emozianante per coloro che amano la band, non completa però il quadro esistenziale di un gruppo che, nel bene e nel male, è stato parte importante del "rock and roll" del proprio tempo. Oltre allo sballo, c'è di più e qui un po' manca.
Jeff Tremaine HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneZender • 4/04/19 14:13 Capo scrivano - 48956 interventi
Ok, grazie; messi entrambi i titoli italiani così stiamno tranquilli :)
DiscussioneNoncha17 • 4/04/19 22:00 Pulizia ai piani - 1066 interventi
Herrkinski ebbe a dire: Riguardo all'uso di "tratto da" e "basato su", è del tutto opinabile siccome non c'è una regola. Riflettendoci, forse per me ad esempio è il contrario di quel che dici tu, "basato su" significa che è appunto basato sul materiale del libro e che il film può averlo rispettato o incluso fino a un certo punto; "tratto da" per me è più assoluto e dovrebbe essere più aderente al materiale. Sfumature della nostra lingua che possono essere interpretate e discusse quanto si vuole, ma personalmente io non andrei a modificare gli inserimenti altrui per questioni che non sono fattuali e su cui non c'è una regola sicura.
Vabbé, allora cerchiamo almeno di basarci esclusivamente sulla dicitura che appare sullo schermo! ;)
DiscussioneDaniela • 24/05/19 15:47 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Blondie666 ebbe a dire: più di 20 anni di carriera in 1ora e 30min
MAH...
Bohemian Rhapsody ne copre 15, Walk the Line oltre 30 e via discorrendo. Credo che la tua osservazione si possa applicare a buona parte dei film dedicati alla vita e ai successi di una band e più in generale di un'artista, e questo indipendentemente dal valore intrinseco della pellicola o al personale gradimento dello spettatore.
A mio parere, la questione non è quella se sia legittimo riassumere tanto in così poco tempo, ma se quel poco tempo rispetto a quel tanto che c'era da raccontare è stato ben speso.
DiscussioneZender • 24/05/19 18:05 Capo scrivano - 48956 interventi
D'accordissimo con Daniela. E la cosa non vale solo per i cantanti ma anche per personaggi politici o storici... Se così non fosse non potremmo avere film che parlano di queste persone ma solo serie, documentari in chissà quante parti eccetera.
Daniela ebbe a dire: Blondie666 ebbe a dire: più di 20 anni di carriera in 1ora e 30min
MAH...
Bohemian Rhapsody ne copre 15, Walk the Line oltre 30 e via discorrendo. Credo che la tua osservazione si possa applicare a buona parte dei film dedicati alla vita e ai successi di una band e più in generale di un'artista, e questo indipendentemente dal valore intrinseco della pellicola o al personale gradimento dello spettatore.
A mio parere, la questione non è quella se sia legittimo riassumere tanto in così poco tempo, ma se quel poco tempo rispetto a quel tanto che c'era da raccontare è stato ben speso.
bhe, credo si capisse che per me racchiudere 34 anni di cariera (periodo di attività 1981/2015) in 1 ora e 30 ovviamente non è stato ben speso.
Blondie666 ebbe a dire: Daniela ebbe a dire: Blondie666 ebbe a dire: più di 20 anni di carriera in 1ora e 30min
MAH...
Bohemian Rhapsody ne copre 15, Walk the Line oltre 30 e via discorrendo. Credo che la tua osservazione si possa applicare a buona parte dei film dedicati alla vita e ai successi di una band e più in generale di un'artista, e questo indipendentemente dal valore intrinseco della pellicola o al personale gradimento dello spettatore.
A mio parere, la questione non è quella se sia legittimo riassumere tanto in così poco tempo, ma se quel poco tempo rispetto a quel tanto che c'era da raccontare è stato ben speso.
bhe, credo si capisse che per me racchiudere 34 anni di cariera (periodo di attività 1981/2015) in 1 ora e 30 ovviamente non è stato ben speso.
Sui Motley Crue c'era da aspettarselo un film che parla soprattutto dei loro bagordi, ma se lo avessero fatto che so... su Ronnie James Dio mi sarebbe dispiaciuto...