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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

IL PETROLIERE alla marchigiana (si fa per dire), con uno Zingaretti molto più pratico e trafficone del Daniel Day Lewis che si guadagnò l'Oscar. Il petrolio se lo trova per caso nel terreno della cooperativa di cui è direttore e comincia subito a sognare in grande, molto più dei suoi colleghi (Lillo) che invece vedono le ingenti spese per avviare la trivellazione come un ostacolo insormontabile, al quale rinunciare senza rimpianti (anche perché non è affatto detto che sotto esista un giacimento). Ritrovatosi quasi subito da solo, Giacomo si getta anima e corpo nell'avventura chiedendo appena possibile il parere di uno specialista americano...Leggi tutto (Turturro), il quale dovrà consigliare se conviene davvero cominciare a scavare investendo tempo e denaro. Il ritratto riuscito meglio è proprio quello di Giacomo, a cui viene in soccorso uno Zingaretti al solito impeccabile, ma la figura più sfaccettata è quella del suo amico storico Ermanno, perennemente indeciso tra l'aiutare il grande sognatore in difficoltà e l'avversarlo con le armi della protesta unendosi agli altri abitanti del piccolo paese, preoccupati dei danni ecologici all'ambiente. La scelta di Lillo per interpretare il personaggio più combattuto (e se fosse stato scelto per il cognome, così perfettamente in tema?) non garantisce la stessa professionalità e qualità di Zingaretti ma non si rivela sbagliata: entrambi piuttosto a loro agio con l'accento locale, sanno dare credibilità alla vicenda, più di un Turturro che invece - non essendo doppiato - trova qualche ostacolo di troppo nella lingua italiana. A lasciare interdetti sono le vicende relative ai due figli maschi dei protagonisti, con largo spazio alle velleità da fumettista del figlio di Ermanno (e conseguente love-story con ragazza orientale), che introducono nel film frequenti intermezzi a cartoni animati giapponesi la cui utilità appare molto dubbia. E' come se l'idea centrale fosse apparsa povera e priva di vere potenzialità agli autori, costretti a riempire il minutaggio con altro: non solo gli invadenti cartoon ma anche le partite di baseball del figlio di Giacomo. In ombra la Crescentini con gli occhiali, contabile della cooperativa chiamata “Tabellina”. La regia di Marco Pontecorvo (figlio di Gillo), al suo quasi esordio dietro la macchina da presa dopo un'importante carriera da direttore della fotografia e qualche tv movie, è giustamente... luci ed ombre: tecnicamente valida, fatica a organizzare le diverse anime del film senza riuscire a compenetrarle come servirebbe per rendere omogeneo il tutto: Turturro col suo stentato italiano prende troppo spazio, i cartoon potevano essere accorciati per guadagnare in efficacia e non stancare, il confronto generazionale padri-figli è condotto banalmente e più in generale la seconda parte arranca. Al di là poi di quanto possa far credere la presenza nel cast di Lillo, non si tratta di una commedia vera e propria quanto piuttosto di un drammatico “leggero”, in cui è assente ogni velleità umoristica. Ben scelte le location tra Pesaro, Fano e Cagli (splendida la piazza).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/04/15 DAL DAVINOTTI
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Didda23 7/04/15 10:12 - 2426 commenti

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Passare da direttore della fotografia a regista non è affatto semplice e Pontecorvo - seppur dimostrando una cura per l'immagine notevole - palesa questa difficoltà soprattutto nella gestione del ritmo e nella direzione del cast. La sceneggiatura per nulla originale non aiuta e la commistione fra drammatico e commedia non funziona come dovrebbe. Un'occhiata la merita unicamente per il mestiere di Zingaretti, che oscura tutti gli altri, con un Lillo poco ficcante in un ruolo che non pare nelle sue corde. Turturro inutile e presente per l'amicizia che lo lega al regista.

Capannelle 7/11/15 23:11 - 4412 commenti

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Nel complesso la regia di Pontecorvo non è male, tiene su il ritmo e lo condisce con una buona partitura musicale. Gli attori girano discretamente anche se alla fine l'unico veramente degno è Zingaretti, mentre Turturro interpreta un personaggio abbastanza banale. Più criticabile la sceneggiatura, che poteva approfondire meglio certe situazioni, giocare meglio il parallelo fumettaro; ma considerando quello che si vede in giro lo salvo.

Gabrius79 6/02/16 20:12 - 1427 commenti

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Una buona fotografia, piacevoli location e un Luca Zingaretti molto bravo nel suo ruolo non bastano a risollevare le sorti di questo film dove scarseggia il ritmo e la sceneggiatura è poco originale. La presenza di Lillo in versione più seria di come abitualmente lo vediamo è piacevole ma non coinvolgente. Turturro e Crescentini sottotono. Inutili gli intermezzi animati, che sembrano solo degli stanchi riempitivi.

Nando 8/04/16 15:44 - 3816 commenti

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La scoperta del petrolio e tutte le sue conseguenze in una pellicola discreta che vede Zingaretti mattatore unico e gli altri interpreti lievemente sottotono (in primis Turturro e una sbiadita Crescentini). Interessante la punzecchiatura verso certi pseudo ambientalisti, tali sino a quando non subentra un profitto maggiore.

Rambo90 30/06/16 00:58 - 7702 commenti

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Idea simpatica, non sfruttata però al massimo. La prima parte è azzeccata, con una bella performance della strana coppia Lillo/Zingaretti, ma lentamente il film perde poi di mordente, tra qualche spezzone a cartoon di troppo (anche se ben realizzato) e qualche situazione tirata per le lunghe. La regia è ottima, peccato per la sceneggiatura che non sa andare fino in fondo, trovando un finale alla "volemose bene" un po' prevedibile. Brava anche la Crescentini, pleonastico Turturro.

Galbo 25/05/17 07:08 - 12399 commenti

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Il titolo del film si riferisce alle precarie condizioni economiche e sociali dei tempi in cui viviamo e al contesto in cui agiscono i protagonisti, almeno fino ad un inaspettato colpo di fortuna. Il regista gioca la mano della commedia surreale ma il film che è gradevole nel disegno dei caratteri è limitato da una storia astrusa e da personaggi poco accattivanti, in primis quello interpretato da Turturro. Molto curata la fotografia.

Ultimo 30/06/17 19:21 - 1656 commenti

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Film piuttosto particolare, nel quale viene trattata la tematica sempre attuale della crisi economica. L'inusuale coppia Zingaretti/Lillo se la cava abbastanza bene (meglio il primo, in ogni caso...) e riesce a tenere in piedi un film non riuscito in ogni suo aspetto. Ci sono anche la Crescentini e John Turturro, attore di grande talento che qui non rende come dovrebbe. Finale un po' prevedibile. Consigliato per una visione.

Caesars 16/05/18 08:47 - 3794 commenti

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L'idea di partenza poteva anche essere simpatica, purtroppo la sceneggiatura comincia presto ad avere il fiato corto e a usare espedienti di ogni tipo (inserti animati, storie collaterali non troppo interessante) per arrivare alla canonica ora e mezza. Così una trama che poteva andare bene per un mediometraggio lungo la metà rispetto al prodotto finito, riesce a generare anche un po' di noia nello spettatore. Zingaretti offre una prova più che dignitosa, Lillo lo affianca degnamente e la regia di Pontecorvo jr è corretta.

Victorvega 14/03/21 14:56 - 502 commenti

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La cosa che fa apparire questo film interessante è il trio di attori, molto eterogeneo. Alla prova dei fatti, il terzetto si dimostra funzionale alla storia: centrato il personaggio di Zingaretti, volutamente poco comico; poco sviluppato nella psicologia ma ben interpretato quello di Lillo (manca il Lillo comico, purtroppo), limitato e un po' fastidioso (con la sua parlata anglo-italiana) quello di Turturro. Alla fin fine il film si rivela meno riuscito del previsto per altre ragioni, dovute alla storia stessa, poco avvincente. Parentesi fumettistiche eccessivamente lunghe e inutili.

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