(ULTRA BABY VINTAGE COLLECTION) Forse aveva ragione Blake Edwards a dire quanto fosse triste concludere la celeberrima saga dell'ispettore Clouseau con la sopraggiunta morte di Peter Sellers; più probabilmente è più giusto dire che la morte dell'attore avrebbe attirato frotte di fan accorsi per vederlo impersonare per l'ultima volta I'ispettare capo della Sûreté. Quale che sia la verità, Edward è riuscito a "montare" un film utilizzando spezzoni inediti e riproponendo alcune vecchie scene tratte dai vari episodi. Così il film è diviso in due parti distinte: la prima, con Sellers vivo e in azione, potrebbe sembrare...Leggi tutto un nuovo divertente capitolo, mentre la seconda, di puro riciclaggio, è solo un'operazione nostalgica un po' pretestuosa, condotta attraverso i ricordi dei suoi avversari, aiutanti, parenti... La palma del migliore dopo Sellers la conquista, come sempre, Herbert Lom/Dreyfuss con i suoi tic, le sue manie, la sua tensione... Umorismo d'alta classe. Il doppiaggio italiano ci restituisce il vecchio doppiatore di Sellers (dopo la breve parentesi Lionello), ma si dimostra superficiale quando ridoppia le vecchie sequenze de LA PANTERA ROSA: David Niven, ovvero l'inafferrabile "Primula", viene qui chiamato "Il Fantasma". Mah! Operazione nostalgica, si diceva, che lascia l'amaro in bocca e riempie di tristezza. Sellers è morto, perché speculare ancora su un mito cinematografico riciclando gli scarti? Sarà giusto o no?
All'inizio era un nuovo capitolo della saga della Pantera più famosa del cinema. Ma il 24 Luglio del 1980, un brutto giorno per il mondo del cinema, il grande Peter Sellers se ne andò improvvisamente, a soli 55 anni. Le riprese ovviamente vennero bloccate ma due anni dopo Edwards decise di riprendere in mano il progetto e, con scene scartate e del
nuovo materiale con Clouseau giovane, completò il progetto. Un'operazione moralmente e artisticamente poco riuscita. Ritmo altalenante. Ottimi Lom e Loggia.
MEMORABILE: Dreyfuss che ricorda il suo acerrimo nemico scoppiando in un pianto (?) dirotto.
In origine doveva essere The romance of Pink Panther, una sceneggiatura pronta per essere girata, vero sequel della serie. Ma come tutti sanno sopraggiunse la morte di Sellers nel 1980. Due anni dopo Edwards confeziona questo "omaggio" all'attore: riesuma sequenze scartate o ampliante dai film precedenti e le integra con nuove girate al momento. Il risultato è un film strambo, una sorta di ibrido tra "best of" e documentario. Si potrà disquisire sull'eticità dell'operazione, ma cinematrograficamente è un ottimo esempio della potenza creatrice del montaggio.
Più che un nuovo film della serie, una sorta di pseudo-documentario su Peter Sellers nei panni dell'ispettore Clouseau, con interviste ai personaggi dei vari film precedenti fatte da una giornalista impersonata da Joanna Lumley. Blake Edwards cerca di mostrare alla gente perché Peter Sellers era grande come Clouseau, in questa sorta di "tagli, ritraglie e frattaglie" dei vecchi film della serie. Si piangiucchia, ma ci si chiede era meglio un film (una farsa nella farsa) o un documentario vero...
MEMORABILE: Clouseau che fuma la pipa in ufficio e provoca un incendio.
Non era facile accettare la morte di uno come Sellers e perciò ecco un film che è una sorta di antologia commemorativa sia dell'attore che del suo personaggio. Non era male l'idea di utilizzare vecchie sequenze scartate per dare l'impressione che Sellers/Clouseau fosse ancora vivo e poi continuare sulla falsariga di una specie di Quarto potere ma, sebbene le risate comunque non manchino, l'operazione in sè non è all'altezza delle precedenti e sa un po' di amaro.
MEMORABILE: Il tentativo di telefonata nell'albergo; L'uscita dall'ascensore con la spesa.
Ci può stare che si renda omaggio alla bravura di Sellers e a uno dei personaggi più amati, ma il tributo è alla stregua di un’accozzaglia di momenti, dove le scene inedite rendono poco e il già visto resta una menzione a sé senza costrutto. La prima parte è ancora passabile, ma con l’arrivo della giornalista si tocca il fondo e i camei (una bellissima Capucine) scandiscono il tempo che passa inesorabile e che si poteva non rivangare. I titoli di coda valgono più del film.
Non è all'altezza dei capitoli girati con Sellers ancora in vita, ma come riassunto di quello che la saga ha regalato agli spettatori può funzionare. La prima parte, con le scene inedite prese dagli altri film, fa molto ridere, ma il giochino si affloscia quando inizia l'inchiesta della giornalista (e le scene mostrate sono già note). Oltre al ricordo del magnifico Sellers, funziona come sempre anche Herbert Lom, mentre gli altri fanno solo volume in un cast molto affollato. I titoli di coda sono quasi commoventi.
Operazione "usato garantito" dopo la scomparsa di Sellers. Nel primo tempo si ricorre a spezzoni inediti che avrebbero dovuto costituire la nuova pellicola della serie, tentando faticosamente di dar loro una consequenzialità. Due o tre gag divertenti, ma ormai la freschezza è svanita. Seguono poi, attraverso le interviste di una giornalista, spezzoni dai precedenti capitoli, più divertenti di ciò che si è visto prima, anche se per farlo si è dovuto guardare al passato. La parte migliore sono i titoli di coda, sui quali vengono montati in rapida sequenza scene da tutti gli episodi.
Operazione bislacca di far rivivere Sellers (scomparso due anni prima) attraverso una prima parte di scarti di precedenti film della saga che a onor del vero non sono niente male. La seconda parte è invece decisamente da dimenticare, con le indagini di una giornalista sulla scomparsa dell'ispettore Clouseau attraverso interviste incolori e noiose (e qui fra gli altri ritroviamo Niven e Capucine). Titoli di coda stupendi che valgono in pratica l'intera pellicola.
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* Il film fu girato in contemporanea col sequel Il mistero Clouseau, del quale compare anche un coming soon nei titoli di coda, e che di fatto prosegue la storia lasciata tronca in questo film.
* La terza moglie di Sellers denunciò Edwards per aver oltraggiato la memoria del marito tramite questo film. Il regista, dopo un processo, dovette risarcire la vedeva con un indennizzo...
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (domenica 1° febbraio 1987) di Sulle orme della pantera rosa: