Terzo e ultimo Clouseau “ufficiale” (cioè con Peter Sellers in vita) di questa seconda serie, girata dieci anni dopo i seminali LA PANTERA ROSA e UNO SPARO NEL BUIO e rispetto a quelli molto meno ricercata nelle storie e più dichiaratamente comica. Qui il soggetto (del solo Blake Edwards, che vi si cimentò esclusivamente per soldi, visto che la United Artists lo pagò uno sproposito) è esilissimo: parte con la classica caccia a Clouseau da parte dei soliti sicari e prosegue con l'ispettore capo che si mette segretamente (grazie ai mille travestimenti offerti dal fido Palle)...Leggi tutto sulle tracce di una gang di narcotrafficanti. In mezzo ci sono Cato e i suoi esilaranti agguati casalinghi, una tenera intesa con una brillante segretaria (Dyan Cannon, brava e simpatica), gli interventi folli dell’impagabile Herbert Lom/Dreyfus e un mucchio di stuntman in gamba che danno spettacolarità alle gag catastrofiche. Peter Sellers, benché non al top della forma fisica (siamo nell'ultima parte della sua carriera) è invece ancora un attore strepitosamente portato al comico e lo dimostra in almeno tre o quattro occasioni. Edwards sa come dare un ritmo accettabile al film e così, nel complesso, THE REVENGE OF THE PINK PANTHER (chi ormai ricorda più che la Pantera Rosa era un diamante? Ormai è solo il personaggio dei cartoon che aprono inevitabilmente ogni episodio sulla musica di Henry Mancini) non risulta affatto quelll’operina che tanta critica ha mostrato di disprezzare. E’ vero che non siamo all'altezza del masterpiece LA PANTERA ROSA COLPISCE ANCORA, ma in fondo la formula funziona anche a distanza di anni. Deprecabile il doppiaggio italiano, che abbandona i doppiatori storici per proporre un Oreste Lionello/Clouseau del tutto diverso dal solito (francesismi a parte, ovvio), che dà al personaggio un tono aggressivo fuori luogo, simile a quello del Gene Wilder di FRANKENSTEIN JUNIOR. Marcel M.J. Davinotti jr. Chiudi
La saga mostra di avere poche idee, rispetto al passato. Ma lo spettatore, riconoscente del divertimento ricevuto in precedenza, sorvola sulle cose che non funzionano, giudica come una sorta di tormentone gustoso ciò che è magari ripetitivo e gode della presenza delle amate icone. Alla parola FINE, però, s’accorge d’avere ancora fame.
Si conclude così la saga dei film della Pantera Rosa con Peter Sellers protagonista (e in vita). E il film, nonostante tutto, non dimostra segni di stanca né nelle idee né nella comicità. Clouseau e Cato forniscono nuove variazioni sul tema. L'accoppiata Sellers/Cannon funziona bene in quanto quest'ultima è l'unica a credere, in modo affettuoso e quasi tenero, nelle capacità del maldestro ispettore capo. Chiusura della serie, dicevo, quindi: sigh sigh. Ci saranno dei seguiti, ma l'unico epigono degno di nota è il remake con Steve Martin.
Mafiosetto francese per guadagnare punti e fare affari con la mafia americana decide di far fuori Clouseau come atto dimostrativo. Ma il nostro ispettore ha sette vite come i gatti. Ormai giunta alla fine e senza più idee, la serie si affida sempre di più ad un Sellers mattatore schiavo dei travestimenti. Edwards come al solito salva la baracca da una sceneggiatura fiacca, esibendo citazioni da Il padrino e Il braccio violento della legge. Tutto sommato si ride ancora. Ma è un film solo per fan incalliti: lo splipstick rallenta troppo l'azione.
Quinto e ultimo film della serie tolto il successivo Sulle orme della Pantera Rosa che, eccetto alcune scene, è per lo più un film di montaggio. Questo, rispetto ai precedenti, ha una storia fiacca e prevedibile e le gag sono ormai sfruttate al massimo. Il finale a Hong Kong, con l'inseguimento e i fuochi d'artificio, è notevole. Sellers, Lom e Kwonk sempre in grande forma. Del resto del cast ottimo Robert Loggia. Splendidi come sempre i titoli di testa (in questo caso la cosa più riuscita della pellicola).
Ultimo film completato da Peter Sellers della serie "Pantera Rosa", ma anche uno dei più fiacchi. Dopo La Pantera Rosa sfida l'ispettore Clouseau era difficile trovare una trama che avesse gag riuscite e situazioni spassose. In questo film tocca alla mafia provare a far fuori l'ispettore Clouseau, in una farsa stile Padrino. Triste l'idea del Clouseau che si fa passare per morto, per "indagare" meglio, ma non come il cambio di doppiatori italiani, che rende ancor più infelice il film.
MEMORABILE: L'ispettore capo Dreyfus, reintegrato nel suo grado, sviene ogni volta che vede Clouseau, perché inizialmente lo crede morto.
Per concludere un traffico di droga con la mafia, un uomo d'affari commissiona l'omicidio di Closeau ma questi, creduto morto, continuerà in incognito le sue indagini, per sventare i piani criminali e mettere nuovamente in pericolo la salute mentale del povero Dreyfuss... Penultima puntata delle avventure dell'ispettore pasticcione d.o.c., affidata a gags ormai sfruttatissime e ai soliti travestimenti. Sellers e Edwards, palesemente stanchi, si affidano al pilota automatico e talvolta il gioco funziona, in virtù dei meriti pregressi, ma il film resta complessivamente fiacco.
Quinta pantera rosa, probabilmente più scatenata delle precedenti come ritmo ma un po' meno innovativa nelle gag. Si continua con attentati falliti, incendi casuali e travestimenti e di conseguenza si tende a ridere meno. Ma la simpatia dei personaggi resta intatta, così non si può fare a meno di essere soddisfatti, a fine visione. Sellers, gigantesco come sempre, trova nella Cannon la compagna migliore dall'inizio della serie. Simpatici i nuovi pezzi in colonna sonora.
Il film costituisce un po' la calata di un sipario. È vero che Edwards girerà altre tre pellicole, ma qui si ferma l'esperienza di Peter Sellers come Clouseau, rapito dalla morte due anni dopo. La sua è un'uscita di scena fatta con la solita classe, supportato dagli immancabili Kwouk e Lom. Ci si mantiene sulla scia degli ultimi capitoli, capaci di offrire un frizzante divertimento senza alcuna pretesa. Cast di notevole valore: la Cannon, Webber e Loggia (in un ruolo secondario) dimostrano a conti fatti come si possa arricchire una pellicola con stile.
Blake Edwards HA DIRETTO ANCHE...
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
Solitamente Peter Sellers ne "La Pantera Rosa" aveva la voce di Giuseppe Rinaldi e Herbert Lom era doppiato da Pino Locchi. In questo film c'è un cambio di doppiatori e di cooperativa: Sellers è doppiato da Oreste Lionello che, a suo modo, cerca di rifare Rinaldi non riuscendoci mentre Lom ha la voce di Silvio Spaccesi!
CuriositàZender • 10/06/16 18:37 Pianificazione e progetti - 46923 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:
CuriositàBuiomega71 • 11/11/21 19:13 Pianificazione e progetti - 24779 interventi
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ( Ciclo: "La pantera rosa", lunedì 9 aprile 1984) di La vendetta della pantera rosa: