Tratto da un libro di Nick Hornby, il film ha una sua certa gradevolezza di fondo ma a tratti sembra scorrere a fatica; forse perché si vuol italianizzare una storia ambientata a Londra (e i momenti in cui vi è la traduzione coi sottotitoli sono i più prolissi). Marinelli appare poco ma lascia il segno, il cast giovane è fresco e azzeccato, mentre gli adulti risultano un po' convenzionali. Funziona l'idea dei genitori minorenni, meno la storia relativa alla passione per lo skateboard.
È tratto da un romanzo di Hornby e nel complesso patisce un po’ l’adattamento italiano di una storia scritta per un contesto anglosassone. È tuttavia apprezzabile il tono garbato nel raccontare la vicenda di due giovani alle prese con una responsabilità più grande di loro. Ben scelti i due giovani attori affiancati da una fascinosa e brava Jasmine Trinca mentre meno essenziale è l’apporto di Marinelli. Nel complesso non male.
Film dalla trama adolescenziale niente male, dai risvolti inaspettati con geniali incursioni temporali che spaziano quasi nella fanta(co)scienza. Attori credibili e in forma a parte, purtroppo, proprio il protagonista, che mantiene per tutta la durata del film un'aria da "che ci faccio qui?". Barbara Ramella, al contrario, è bravissima, oltre che splendida.
Non male l'idea di incentrare la vicenda su una coppia di genitori minorenni: una storia che accade tante volte anche nella realtà e che può contare su un cast abbastanza in parte (deliziose Ramella e Trinca), a fronte di qualche personaggio irritante (come Lepre, fastidioso nel suo essere così tonto per ragioni mai chiarite); piacevole la prima parte, molto meno la seconda (giocata su continui salti temporali che vorrebbero essere virtuosistici ma invero servono soltanto a generare caos), inconcludente il finale. Merita un'occhiata, ma resta inspiegabile il successo del romanzo.
Non semplicissimo adattare per il grande schermo il romanzo di Hornby, pieno com'è di considerazioni personali fatte dal giovane protagonista. Lo sforzo fatto dai tre sceneggiatori (tra cui lo stesso regista) per trasformare lo scritto in immagini si può dire riuscito solamente in parte, perché viene un po' perso lo spirito dell'opera. Sicuramente anche trasportare l'azione da Londra a Roma non ha un effetto benefico sul risultato finale. Comunque non si tratta certo di un brutto film, in quanto la trama è interessante e svolta delicatamente. Buono il cast.
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Il film è un adattamento del romanzo Tutto per una ragazza(Slam) di Nick Hornby. Nella pellicola, l'ambientazione della storia è spostata da Londra a Roma.
Durante il film il campione di skateboard Tony Hawk legge (come voce fuori campo) alcuni brani della sua autobiografia Hawk. Professione: skater(Hawk. Occupation: skateboarder). In particolar modo, si fa spesso riferimento ad un trick di particolare difficoltà chiamato "900". Come spiegato qui, si tratta di un'evoluzione aerea in cui lo skater esegue due rotazioni e mezzo (da cui il nome, ossia la somma di due rotazioni da 360° + una da 180°). Il primo ad eseguire un "900" fu proprio lo stesso Tony Hawk nel corso degli X-Games del 1999 (su Youtube si può vedere un video dell'evento).
In una scena del film Sam (Tersigni) e suo padre (Marinelli) giocano al videogioco degli anni '80 Bubble Bobble (l'immagine sotto è tratta dal videogioco):