Fedeltà - Miniserie TV (2022)

“Si può sbagliare soltanto avendo in cuore la gelosia d'amor”: tragedia degli equivoci univoci, piazzate bellanapoli i sospetti le ripicche i tiraemolla i tanto vale andare al lardo e lasciarci il cuoricino e l'amor che (casomai non si fosse capito) de riffa o de fuffa vincit semper omnia. Vecchio quanto Adamo, il melodramma-diagramma della gelosia viene stuccato di valori incompatibili con il cinema: quotes da ipotalamo accapponato, situazioni che elevano il ridicolo a divinità, greve banalità di incarto da far sembrare Preminger le fiction Rai, acting che spot Wind scansati. Pietà!

Dal libro di Missiroli (anche presente in una comparsata), che viene richiamato piacevolmente, una fiction che scorre via tra tante banalità e lascia non poche perplessità. Già nella scelta della coppia di attori protagonisti (Riondino e Guidone), forse non del tutto azzeccati per trasmettere efficacemente la fase di smarrimento dei due quarantenni milanesi alla affannosa ricerca di un appagamento emotivo e sessuale. Belle le ambientazioni milanesi, ma un po' troppo patinate.

Una coppia milanese che sta per compiere il passo di comprare una casa finisce per essere risucchiata nel vortice delle passioni extraconiugali. Il dubbio e il sospetto prendono il sopravvento lasciando strascichi indelebili nella coppia. Verrebbe da dire niente di nuovo sul fronte sentimentale guardando questa miniserie, che non offre grandi spunti di novità e che si appoggia su di una storia trita e ritrita recitata pure neanche troppo bene da parte degli attori. Di coppie in crisi ne sono state presentate a bizzeffe e questa ennesima riproposizione appare banale e stereotipata.