Shine a Light - Documentario (2008)

Shine a Light
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/11/08 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 16/03/09 18:18 - 12400 commenti

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Dopo la Band (L'ultimo valzer) e Bob Dylan (No direction home), il grande Martin Scorsese celebra la più grande rock band del pianeta, i Rolling Stones con un lungometraggio che è la ripresa di un concerto tenuto da Jagger e soci in un teatro di New York. Le riprese effettuate da un maestro come Scorsese mostrano appieno la carica di energia di questi ormai maturi ma indomiti musicisti e se il tutto ha un po' il sapore del "troppo celebrativo" non c'è dubbio che Shine a light sia un appuntamento imperdibile per gli amanti della buona musica.

Magnetti 3/06/09 23:50 - 1103 commenti

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Il lavoro sapientemente svolto da Scorsese ci permette di godere di questo concerto/omaggio ai Rolling Stones. Mick Jagger e compagni si cimentano nei loro migliori pezzi, qua e la accompagnati da moderne star (molto bello il duetto con la Aguilera che evidentemente ha un animo molto rock). Proprio Jagger sembra appena uscito dalla macchina del tempo, facendo uscire dal video tutta la sua animalità musicale. Come dice l'inno nazionale inglese: God save the Stones. Un film-documentario imperdibile.

Tarabas 23/02/10 10:08 - 1878 commenti

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Gli Stones sono LE rock stars per eccellenza. Basta guardarli in questo film-concerto per capire che solo Jagger & co. possono essere credibili sul palco alla loro età mentre compaiono immagini d'archivio dei loro sosia ventenni. Girato con mezzi e cura ben superiori alla media dei semplici rock video, il film è tutto basato sui giochi di luce del palco e sulle facce vissute dei musicisti, a cominciare da Keith Richards che è veramente Cap. Jack Sparrow (altro che Depp). Esecuzioni di alto livello, menzione per il set con Buddy Guy.
MEMORABILE: Richards che sfotte il pubblico dicendo "È bello vedervi. Beh, del resto è bello vedere chiunque".

Ziovania 29/11/10 18:40 - 337 commenti

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I dettagli (impietosi) sui volti di Jagger e soci, solcati da mille rughe, rimandano alla domanda che, per primo, lo stesso Scorsese sembra porsi: "ma come fanno?". Più anziani dello stesso Clinton che li presenta al Beacon Theatre di New York il 29 ottobre 2006, gli Stones spacciano una merce solitamente proposta da ragazzi per altri ragazzi, non dai loro nonni. Documentario impeccabile, con questi musicisti il rock è qui alla ricerca di nuovi confini..
MEMORABILE: Fine anni '60; giornalista a Richards: "Sei nella lista dei prossimi a morire". Risposta del chitarrista: "I'll tell you later" (ti faccio sapere...).

Bruce 19/07/11 12:40 - 1007 commenti

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Martin Scorsese celebra, forse tardivamente, gli Stones. Non è la classica ripresa di un concerto rock, ma molto di più. Evidenti sono il dispendio di mezzi, la cura e la maestria nei movimenti delle macchine, l'attenzione per i giochi di luce. Scorsese immortala per sempre i volti scavati, l'energia residua, la musica di un gruppo che ha davvero fatto la storia.

Fauno 29/04/12 22:29 - 2212 commenti

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Niente da dire sulle capacità di Scorsese ma io, che sono da sempre "rollingstomane", mi permetto di dire che Jagger, con la prestanza fisica e con tutta quella resistenza dovuta a tanto allenamento in palestra, è ancora un "fauno", solo che certi arrangiamenti di alcune delle loro pietre miliari fan davvero pietà e lo stesso Jagger qualche brutta stecca la tira... In breve metto al top "Paint it black" e la mitica "You got the silver", cantata però da Richards; subito sotto "Live with me", in duo con la Aguilera... Così così "Sympathy for the devil".
MEMORABILE: Nelle interviste, Jagger fa capire che il loro messaggio è di non pensare mai al futuro, a tirar dritto... ed è così che sovente si vince.

Cotola 24/08/14 12:14 - 9058 commenti

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Bel concerto-documentario firmato da Scorsese che ha il merito di dare ampio spazio alla musica e poco (o almeno non troppo) a chiacchiere e preparativi di contorno. I momenti più esaltanti sono quelli in cui la band canta i suoi classici (anche se ne mancano parecchi), ma ci sono anche delle belle riscoperte. Ovviamente anche la tecnica fa la sua parte. Consigliato, specie a chi ama gli Stones.
MEMORABILE: Intervista a Jagger a inizio carriera: "Quanto pensi che continuerete a cantare?" "Non so di preciso: penso un annetto".

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  • Homevideo Zender • 24/11/08 09:14
    Capo scrivano - 47813 interventi
    Uscito in dvd per la 01 il 20 novembre 2008 SHINE A LIGHT - Martin Scorsese filma i Rolling Stones
    Audio: Ita.5.1
    Video: 16:9/1.85:1
  • Homevideo Finzi • 24/11/08 19:43
    Galoppino - 116 interventi
    Non l'ha visto nessuno sto film??? Mi piacerebbe vederlo ma sono un po' prevenuto a questo punto. Vorrei avere almeno un parere...
  • Discussione Fauno • 29/04/12 22:53
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    A me piacerebbe tanto sapere se fra i Davinottiani c'è qualche Rollingstomane inossidabile. Io posso dire che non ho mai amato nessun altro gruppo al loro livello, sebbene, come ho già fatto capire, il mio amore per loro non sia stato sempre così scontato. In effetti dopo averli visti a Torino l'11 luglio 1982, il giorno della finale mondiale, in cui fra l'altro Mick aveva azzeccato anche il punteggio,e non solo chi avrebbe vinto, li ho continuati ad adorare solo fino all'86...Per me dopo Harlem Shuffle, fra l'altro una cover, il loro ciclo si era già esaurito, per quanto sul palco dimostrassero ancora tutto il loro valore. E' che purtroppo un'altra rock'n roll band come la loro Dio solo sa quando verrà mai, ma quel che mi domando è come abbiano fatto a non farsi schiacciare negli anni'70 dalla musica progressiva e dall'hard rock,essendo gli Stones di ispirazione tendenzialmente Blues. Certo che passata la moda progressive è stato più facile tornare alla ribalta, in quanto era meno improbabile riuscire a riemergere adattandosi alla disco o alla new wave...E sì che negli anni '70 hanno sfornato album quali Sticky fingers e Black and blue,ottimi,e da It's only rock'n roll e Goat's head soup han tirato fuori pezzi memorabili quali Time waits for no one e Angie...Anche loro hanno avuto vita dura, ma il loro stile, il loro non pensare mai e non guardarsi mai indietro li ha fatti ergere a fenomeno.
    Per YOU GOT THE SILVER vi posso dire che il mio cuore sanguinava ogni volta che lo sentivo, visto che accompagna la scena di Zabriskie Point quando Daria Halprin riprende l'auto dopo essersi accomiatata da Mark Frechette nel deserto (naturalmente dopo la scena di amore primordiale),oltre a risuonare come un pezzo da scenari infiniti,e il fatto che sia cantato da Richards in perfette sembianze demoniache anzichè indebolirlo lo potenzia ancora,anche perchè è esemplare l'accompagnamento di Ron Wood.
    PAINT IT BLACK come arrangiamento è pressocchè sovrapponibile alla versione da studio,mentre la più gran delusione è data da AS TEARS GO BY,nonchè da SATISFACTION e dall'orribile entrata con JUMPIN'JACK FLASH.
    Fra l'altro AS TEARS GO BY è l'unica canzone cantata da loro anche in italiano, ma ha avuto successo anche con la voce dell'allora grande fiamma di Jagger, Marianne Faithfull, che la canta anche in un locale nel film di Godard UNA STORIA AMERICANA...
    Mi fermo, altrimenti non la smetto più, ma mi piacerebbe discutere il film con qualche Rollingstomane di vecchia data. FAUNO.
    Ultima modifica: 29/04/12 22:57 da Fauno
  • Discussione Zender • 30/04/12 12:54
    Capo scrivano - 47813 interventi
    You got the silver non c'è nemmeno nella colonna sonora di Zabriskie Point (il disco intendo), molto curioso; mentre si sente in effetti nel film. A me piacciono molto alcuni pezzi dei primi Rolling, ma complessivamente non posso certo dire fossero tra i miei preferiti (anche perché il blues non m'è proprio mai piaciuto). Han saputo aggiornare il sound alle diverse mode, han resistito ache per quello.