Shanghai baby - Film (2007)

Ha ricevuto recensioni in gran parte negative - soprattutto da parte della critica leftist - questo film, in realtà pregevole, ambientato a Shanghai ma di produzione tedesca. Berengar Pfahl ha fortunatamente "tradito" il noioso romanzetto di Wei Hui e ne ha ottenuto un eccellente dramma esotico insaporito da giuste dosi d'erotismo (Bai Ling non si risparmia, ha un bel fisico e una certa classe). In definitiva, quasi una reinvenzione del genere erotico-esotico. Unico vero difetto: un po' troppo immerse nel buio talune sequenze.

Erotico orientale molto raffinato e splendidamente interpretato dalla protagonista Bai Ling, seducente e brava. La storia si svolge nella super-tecnologica metropoli di Shanghai, dove tra alti grattacieli e ambientazioni tipicamente occidentali (dalle discoteche ai locali per mostre) si sviluppano le vicende erotico-sentimentali di una giovane ragazza scrittrice. Si toccano diversi temi (forse anche troppi), ma il tutto è fatto con un certo stile e poca superficialità. Merita sicuramente la visione.

Cineseria tedesca di plastica, ambientata in una Shanghai simile a un luccicante fondale dipinto. C'è questa mezza sgallettata aspirante scrittrice che si avventura in vaghe lande erotiche, ora insipide ora enfatiche e melodrammatiche. Una voce fuori campo, la sua, commenta il tutto (anche citando Milan Kundera e forse Henry Miller); non accade niente di suggestivo e il tutto finisce in karaoke e malora: un giocattolo malfunzionante che rischia di rompersi definitivamente appena lo si tocchi.