Rocky VI - Corto (1986)

Il cortometraggio di Aki Kaurismäki è una parodia del film di Sylvester Stallone Rocky IV. Un pugile americano mingherlino deve sfidare un bestione siberiano cresciuto nella povertà. Dopo allenamenti e sacrifici (anche a tavola) i due daranno vita a un incontro impari. Come sempre il regista finlandese mette la sua firma con la scelta di un bianco e nero meraviglioso e una colonna sonora azzeccata. I continui ko del protagonista allo scadere del round rendono il tutto molto grottesco, ma è anche uno dei tanti punti di forza di un'opera che strizza l'occhio al cinema muto.

Commentato dalla musica dei Leningrad Cowboys (formati da due membri degli Sleepy Sleepers), che avevano chiesto al regista un video per il loro pezzo, “Rocky VI” è una buffa parodia dell’iconico Rocky IV che contrappone a un gracilissimo Balboa (Seppälä) uno sprezzante gigante siberiano (Kuosmanen). Tracce d’allenamenti e soprattutto il tragicomico match con il povero Balboa costantemente a terra fanno dimenticare una prima parte comunque curata e con buone gag, ideale per le caricature buffe di Rocky e Drago. Bianco e nero di qualità e un Kaurismäki non originale ma spassoso.

Kaurismäki mette in scena la parodia a Rocky IV (invertendo il numero romano, appunto) a modo suo. La vicenda è vissuta al contrario tra chi vince e perde e tra gli allenamenti diversi. È più un lungo videoclip con richiami allo stile chapliniano, con il bruto di turno che ha le sopracciglia folte. Di muscoli non c’è traccia e i pugili se ne stanno perennemente coi guantoni, il che diverte soprattutto quando sono fuori dal ring. La regia dà gli stacchi giusti e crea uno scanzonato divertissement.