Una ricca signora irlandese, con figlia al seguito, sbarca in America decisa a vendere un toro senza corna da lei allevato sicura della sua efficacia che avrà come riproduttore. Sarà aiutata nell'operazione da un cowboy scorbutico ma dall'animo buono. Western classico negli anni del boom dello "spag" di casa nostra che rivisto oggi fa la sua bella figura. Punto di forza i dialoghi contraddistinti da una certa freschezza ed un brillante sarcasmo. Di contorno i vari innamoramenti tra i personaggi.
MEMORABILE: La scena nel canyon con la madria di tori impazziti.
Davvero un bel western, classico ma anche originale nella storia (lo spunto parte dalla volontà di una donna di affermare le idee del marito morto: far diffondere una razza di tori senza corna). Stewart è immenso come sempre, la O'Hara gli fa da partner egregiamente. Il ritmo è buono, con alcune scene spettacolari riuscite e una seconda parte tutta improntata alla vittoria degli ideali e alla tenacia della volontà. Bella la colonna sonora di John Williams; notevole.
MEMORABILE: Lo scontro fra Stewart ed Elam nel Canyon.
Assieme alle guerre contro i nativi, le bande e i banditi che assaltano le banche, le sfide a colpi di revolver, la guerra civile, l'allevamento dei bovini è l'altro argomento forte della storia del west. Argomento che viene sviluppato bene in questo film dal notevole cast, in cui spicca un maturo ma sempre intenso James Stewart. Non manca l'intreccio sentimentale, peraltro svolto con discrezione e lealtà, anche se poi c'è l'immancabile scazzottata. Maureen O'Hara impeccabile nelle acconciature e negli abiti.
Un western dallo spunto abbastanza originale e che presenta toni da commedia oltre a quelli tipici del genere. Il meglio è sicuramente dato dai due protagonisti, attori di classe che mostrano un grande feeling reciproco. Di contro la storia non pare servita da una sceneggiatura eclatante. Buono il cast dei caratteristi. Godibile.
Non male questo western, dove uomini cocciuti, disonesti e facili alla rissa influenzeranno inevitabilmente la vita delle due protagoniste. Stewart se la cava bene nei panni dell'opportunista, doppiogiochista, che però, nel momento in cui inizia a credere in un progetto, per quanto azzardato, cambia rotta. Anche la O'Hara è piuttosto convincente. Ma l'eccesso di leggerezza, con battute e risse, che sembrano più scenette quasi comiche, finisce per rendere la pellicola un po' troppo ibrida.
MEMORABILE: La mandria, aizzata dalla carogna, travolge tutto e tutti nel canyon; Il vitello assiste alla zuffa.
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