Discreto western girato nel '76. E' la storia (non molto originale in verità) di un bandito (James Coburn) che si vuole vendicare dell'uomo che lo arrestò (Charlton Heston). La cosa più interessante è l'ambientazione in un far west che sta cambiando (ci sono le prime macchine) e in cui Heston non si riconosce più (e qui i debiti con Peckinpah sono più che evidenti). Certo non un capolavoro ma comunque vedibile.
Crepuscolare americano. Siamo infatti al trapasso fra epoche, ma McLaglen non è Peckinpah e quindi il tema è appena accennato. Il resto è azione, e bella truculenta (il citato Wild Sam e i nostri pistoleros non sono passati inosservati. Heston (doppiato da Cigoli) granitico, Coburn (da Rino Bolognesi) implacabile nella sua ossessione, Parks come sempre fa lo sceriffo. Solido.
Epico western crepuscolare con due star in grande forma (Coburn leggermente migliore di Heston). Il ritmo è tesissimo, imbastito sulla classica storia della caccia all'uomo nel deserto e nei boschi; bravi i caratteristi e buone anche le musiche. Splendido l'inevitabile confronto finale.
Utilizzando un tema abbastanza comune, la vedetta, McLaglen ricava un western assai solido sebbene molto da "viale del tramonto"; non è un difetto, anzi, lo considererei un pregio perché in un periodo nel quale i gusti delle persone si spstavano verso nuovi lidi, il regista ha il merito di dimostrare all'atto pratico che il western può sfornare ancora prodotti credibili e smerciabili. Il punto di forza sta nell'equilibrio fra protagonista e antagonista, senza che l'uno prevarichi sull'altro. A questo va aggiunta una tensione pressoché costante.
Un western classico nello svolgimento ma crepuscolare nelle atmosfere: quella tra lo spietato fuorilegge (Coburn) e l'ex capitano dei ranger che lo arrestò (Heston) è la sfida tra due personaggi figli di un'epoca ormai al tramonto (si comincia a comunicare al telefono e a circolare in auto). McLaglen non racconta nulla di nuovo, però mantiene un buon ritmo e, se necessario, sa anche spingere sul pedale della violenza. Belle ambientazioni, ottimi i due protagonisti, bravi anche Parks (lo sceriffo) e la Hershey (la figlia rapita). Musiche di Goldsmith.
Buon western, un po' nostalgico e modello base (rancore, vendetta e un'esca per attirare la vittima), che può però contare su due attori carismatici (Coburn vince ai punti, grazie al suo personaggio a dir poco instabile) e su un ritmo quasi costante. La pause ci sono, soprattutto quando i protagonisti si accampano, ma succede quasi sempre qualcosa in grado di ravvivare la pellicola. Il finale, poi, è un crescendo di violenza, scatenata da Coburn, che ha ormai dato fuoco alla miccia di Heston.
MEMORABILE: Coburn parla della figlia di Heston, che usa come esca: "Se non esce impiccatela. Uscirà quando la vedrà penzolare"; Morto con bastoncini di zucchero.
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