Soldati israeliani si impiantano in una casa palestinese, che viene divisa in settori di pertinenza. L'idea di partenza è suggestiva e il film è encomiabile per il suo rigore, ma sceneggiatura e dialoghi sono schematici, con l'obiettivo evidente ma piatto della metafora: la casa è la Palestina e ogni personaggio rappresenta un diverso atteggiamento possibile nei confronti del conflitto. La camera sempre mossa e la fotografia acida e buia non concedono nulla allo spettatore. Un tipico film da dibattito dopo la proiezione.
L'esordio di Costanzo, girato in Calabria e attinente la inveterata crisi israelo-palestinese, si prende dei bei rischi e mostra già una matura (troppo?) idea di cinema e di vita. Pur girato in due stanze e cucina, è ben lontano dal nostrano cinema da tinello per parlare invece, citando il grande Satyajit Ray, di casa e di mondo. Lo fa con un'ottica privatistica (nella doppia accezione che il termine ha in inglese), sfociante talora in uno stile documentaristico, che in realtà è attentamente "ri"costruito (cosa che a tratti infastidisce). Intenso Bakri.
MEMORABILE: La ragazza araba che spia dall'armadio la conversazione tra i soldati ebrei.
Buon esordio da regista per Saverio Costanzo, che sceglie un tema apparentemente lontano dalla sensibilità occidentale ma che "parla" in definitiva un linguaggio universale affrontando il tema dell'isolamento, del dialogo tra le culture e la tolleranza del diverso. Si osserva una discreta padronanza del mezzo cinematografico attraverso scelte stilistiche di tipo documentaristico molto ben gestite. Qualche incertezza si nota in una sceneggiatura forse un pò povera visti i temi trattati. Buona la prova del cast.
Saverio Costanzo HA DIRETTO ANCHE...
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
Kaciaro ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Perché evidentemente nessuno l'ha visto o se ne è interessato, finora.eppure e' un bellissimo film, veramente interessante !
Costanzo si riconferma, sin dagli esordi, autore eclettico ed indipendente, impegnato ed onesto.
Dovette trasferirsi per un certo periodo, per davvero, nei luoghi oggetto del film e ne è risultato un film ispirato e veritiero, che ben denuncia la smepriterna situazione di quei paesi.
E' il classico film da mostrare nelle scuole, affidabile e sincero.