Partita al massacro - Corto (1945)

Riuscita satira animata che ha per oggetto uno sport molto amato dagli americani, l’hockey su ghiaggio. Partita al massacro mette in scena un’animata (e piuttosto violenta) parita tra due squadre piuttosto bellicose con il pubblico che sugli spalti partecipa all’incontro in maniera parecchio animata. Tutti i personaggi (compreso l’arbitro e il pubblico) sono interpretati da Pippo in un cortometraggio riuscito e ricco di momenti comici.

Troppo simile ad altri cartoni dello stesso periodo. Il cortometraggio è inoltre penalizzato da una brutta tecnica d'animazione e soprattutto da una certa ripetitività. I vari giocatori con le sembianze di Pippo, che se la danno di santa ragione, non sono troppo divertenti.

La partita in questione è quella di hockey su ghiaccio, a cura del solito Pippo (anzi dei soliti tanti Pippi), con la solita voce fuori campo. Intuisco che vedere tutti questi che si prendono a botte sugli spalti o a bastonate in campo debba far ridere, ma me ne sfugge la ragione. Anche perché ben altre potevano essere le gag sfruttabili con uno sport come questo. Sarà tutto quel ghiaccio, ma non riscalda neanche un po', semmai irrita.

Lo sport è questa volta l'hockey e i risultati sono migliori rispetto ai corti precedenti. La telecronaca è al solito nevrotica e costante ma le gag sono di gran lunga più divertenti (come quella dei due giocatori espulsi in continuazione). Solo non ho compreso gli spezzoni presi in prestito da altri cartoni del periodo.

Curioso cartone con tutti i personaggi con fattezze di Pippo, che ironizza sulla violenza dell'hockey su ghiaccio in assoluto e del tifo del pubblico statunitense in particolare (emblematica la situazione finale, in cui i giocatori se ne stanno beatamente seduti a vedere i sostenitori delle due squadre che si menano). La gag migliore, vero tormentone, è quella dei due avversari che vengono sistematicamente espulsi. Purtroppo il cartone non ha lo stesso livello nella figura dell'arbitro e nel finale plurisportivo, troppo caotico.