Nocebo - Film (2022)

Nocebo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Nocebo
Anno: 2022
Genere: horror (colore)
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Horror tradizionale con governante filippina subdola (Fonacier) che, introdottasi con l’inganno nella casa di una stilista stressatissima (Green), comincia a suggerirle nuove cure a base di strani intrugli per guarirla dai suoi problemi. Christine, che fa entrare la filippina in casa armi e bagagli non appena questa le annuncia di essere arrivata lì in seguito a una sua chiamata (provocando in tal modo nella donna, convinta a quel punto di aver dimenticato tutto, l’ennesima crisi) ha mille cose a cui pensare. Non solo il lavoro, dopo che un incendio ha bruciato una delle sedi della casa di moda per cui disegna e in cui era stata da poco, ma anche una figlia (Gadsdon) che pare avere...Leggi tutto difficoltà a socializzare. Unico conforto, oltre alla nuova filippina che dimostra di volerla aiutare a risistemarsi psicologicamente, è il marito (Strong), che le sta sempre amorevolmente vicino. Ma non sempre le cose vanno per il meglio, e smettere di prendere i mille farmaci (a cui è abituata a ricorrere) per affidarsi alla nuova governante non può davvero sapere se sia la scelta giusta.

Il film in fondo non va molto oltre a questo, evolvendosi secondo uno schema che è tra i più abusati del genere e inserendo tra gli elementi di maggior spicco un bel po’ di stregoneria filippina, compresa di trasmigrazione delle anime e altre amenità. Fortunatamente la solida interpretazione di Eva Green, che si divide la scena con la Fonacier mostrando però sfaccettature più interessanti nel carattere, consente di seguire il film come un horror realizzato con la dovuta cura, visivamente aiutato da una buona fotografia e con un crescendo di tensione nella norma. La Fonacier cerca di caricare di ogni possibile ambiguità il proprio personaggio in vista di qualche flashback che, è ovvio, non mancherà, mentre acquisiscono lentamente importanza la figura del marito e quella della figlia, leggermente meno stereotipata del previsto.

Il dramma che si legge costante nello sguardo della Green diventa il leitmotiv del film, perché è sempre per salvare il suo fragilissimo stato d’animo che tutti sembrano prodigarsi. Gli effetti speciali si limitano a ingrossare mostruosamente qualche insetto e poco altro e NOCEBO diventa in breve il paradigma dell’horror senza idee ma onesto nella sua realizzazione, che riciclando senza vergogna offre quello che mediamente ci si aspetta. Il dubbio sull’utilità dell’intera operazione comunque resta. Qualche scontro a viso aperto tra i protagonisti puntella una storia facile facile cui si aggiungono piccoli spunti che lo vivacizzano qua e là. Calcato in originale l’accento filippino della Fonacier, moderatamene convincente Strong, che il suo lo fa sempre. Colonna sonora meno invadente del previsto e di buon valore.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/11/22 DAL BENEMERITO HERRKINSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/12/22
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Herrkinski 25/11/22 14:25 - 8052 commenti

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Una fashion designer, vittima di disturbi di origine sconosciuta, accoglie in casa una colf filippina che nasconde un terribile segreto. Tra il thriller del filone "nemico in casa" e l'horror soprannaturale, un lavoro che vive delle suggestioni magiche delle Filippine; il risultato non è molto dissimile dal classico voodoo ma è una variazione sul tema gradita, mentre il sottotesto sullo sfruttamento dei lavoratori nei paesi del terzo mondo lascia il tempo che trova, così come la struttura temporale irregolare. Dal regista di Vivarium ci si poteva aspettare qualcosa di più; non male.
MEMORABILE: Il cane; Gli incubi con la zecca.

Kinodrop 5/02/23 18:42 - 2909 commenti

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Certamente un passo indietro rispetto al perturbante Vivarium, questo moderato horror ricalca il cliché dell'estraneo in casa all'apparenza bonario e disponibile ma che persegue un suo fine vendicativo; qui si tratta di una filippina che si fa assumere da una stilista, approfittando delle sue ricorrenti débacle mentali, promettendole giovamenti da riti e pozioni del suo Paese d'origine, con conseguenze irreversibili, che il regista ha corredato di rapide implicazioni socio-politiche e di un apparato orrifico appena appena passabile. Discreta la confezione e buono il cast femminile.
MEMORABILE: Il cane pieno di zecche; I flashback dell'incendio in fabbrica; L'umu; Il parassita gigante; I riti e la vendetta.

Daniela 15/02/23 12:52 - 12606 commenti

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Stilista di moda per bambini sofferente di gravi disturbi sembra trarre giovamente dalle cure esoteriche della nuova domestica filippina che non ricorda di avere assunto... Il terzo film del regista non possiede l'originalità del sorprendente Vivarium, essendo in sostanza una variante sul tema dell'intruso subdolo dentro le mura domestiche, ma la messa in scena è curata, le interpretazioni convincenti, i rari momenti puramente horror efficaci e soprattutto risultano ben gestiti i risvolti di critica contro il capitalismo predone che danno un nuovo significato all'intera storia.
MEMORABILE: La zecca; Il pulcino.

Lupus73 5/03/23 17:09 - 1485 commenti

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Abbandonati gli intenti prettamente allegorici di Vivarium il regista si barcamena con una sceneggiatura più "concreta" in cui il thriller e l'horror si fondono senza abbandonare lo spirito di critica della società borghese del mondo industrializzato questa volta contrapponendola alla cruda realtà di una situazione individuale terzomondista. La pellicola si anima di sovrannaturale, magia tradizionale/stregoneria portata in casa da una personalità estranea con precisi intenti. Non ci sono sorprese eclatanti, ma sicuramente la struttura regge. Passabile.

Anthonyvm 25/06/23 22:12 - 5615 commenti

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Se in Slaxx era un paio di jeans succhiasangue a "punire" l'Occidente sfruttatore per conto dei lavoratori tessili dei paesi sottosviluppati, il buon Finnegan invia come vampiresco giustiziere una zecca canina che, per quanto degradata a fronzolo di arredamento unnerving, si eleva a protagonista di una sequenza onirica che farà esultare i vecchi amici del club Ticks. Sono proprio queste piccole guarniture inquietanti a rinvigorire uno script che tenderebbe altrimenti a procedere col pilota automatico. Manca la visionarietà di un Vivarium, ma resta un horror correttamente progettato.
MEMORABILE: Il cane-spia (l'autore di Foxes ha un dono per esaltare il profilo terrificante dei canidi); I bimbi e la crew pieni di zecche; L'uccellino dell'Umu.

Schramm 13/07/23 13:40 - 3490 commenti

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Tick tick tick esplode la deiscenza dello sfruttamento lavorativo minorile e delle minoranze etniche, arcangelogabrielizzatosi in una maliarda filippina in odor di homagic-invasion, con tanto di “morthatching tua!” quale trasmigrativa formula di rimbalzo. Alla voce criptometaforissime sottili sottili a zero banalità, insomma: il capitalismo succhiasangue eretto a entomologico concettone-confettone – che vuoi, la chiamano zecca di stato mica così per. A disfare quel che resta dell'horror, grande abulia registica e cast in libertà sovrainterpretativa. Da vivarium a mortorium è un amen.

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