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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/12/21 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Herrkinski 4/12/21 23:39 - 8052 commenti

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Girato a cavallo dell'epidemia Covid-19, non è dato a sapersi quanto la seconda parte delle riprese sia eventualmente stata influenzata dall'evento; sarebbe infatti una curiosa coincidenza se il messaggio del film avesse anticipato la realtà, dato che sembrerebbe proprio una drammatizzazione nichilista della realtà odierna, perlomeno nella seconda parte, che rivela il leit-motiv del film; il primo tempo si muove invece più sui binari della commedia caustica dall'umorismo british. Nel complesso molto pessimista, lento nel ritmo ma potente nel messaggio; deprimente ma con un perché.

Lupus73 12/12/21 16:18 - 1485 commenti

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Inizia come una commedia frivola e chic di Natale in una residenza rurale di lusso addobbata ad hoc e con cenone dei vari parenti/amici (tanto da sembrare un'attuale pellicola natalizia) ma qualcosa non torna e dopo 50' i toni diventano prima drammatici, poi tragici e apocalittici, per recuperare qualche venatura grottesca/farsesca verso la fine. Sicuramente solleva degli interrogativi bioetici interessanti nella personale analisi della regia che riguarda il rapporto scienza/morte/vita, e il particolare risolutivo del finale gli fa guadagnare il voto senza riserve; e... buon Natale.
MEMORABILE: "Fame" in OST al momento giusto: "[...]Fame, I wanna live forever[...]" come recita il testo.

Mco 25/12/21 20:48 - 2323 commenti

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Uno dei pochi film che negli ultimi anni è stato capace di emozionare senza dover ricorrere a stratagemmi triti e ritriti. Qui si fa la cronaca di una fine già scritta e dell'adulta ostinazione che fa rima con rassegnazione. Molto efficaci le sequenze di ballo sfrenato, vissute come momento di spensieratezza metafisica e pre-esiziale. Gli attori emanano buone sensazioni fobiche ed eccellono nel rendere empatico il loro messaggio silente. In tal senso, però, risulta straordinaria la prova del piccolo Roman Griffin Davis, incapace di piegarsi ad un destino gia segnato. Ottimo!
MEMORABILE: La fuga di Art; La coca-cola calda e non equalente distribuita dal papà ai gemelli.

Kinodrop 10/01/22 18:29 - 2909 commenti

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Un racconto su uno sfondo apocalittico ma inquietante, visto questo periodo di imminente pericolo che stiamo vivendo, diviso troppo nettamente in due parti sbilanciate tra un inizio da commedia natalizia con cattiverie annesse e ripicche e uno sviluppo sempre più nero e nichilista. Anche la psicologia e i moventi dei protagonisti grandi e piccoli appare confusa e non congrua rispetto all'ineluttabilità di un destino già segnato, tragicamente aggirato da una scelta che coinvolge anche chi sembra riluttante. Sconcertanti le sequenze finali nella villa ormai completamente silente.
MEMORABILE: Lo scetticismo e la determinazione del piccolo Art; L'avanzare della nebbia velenosa; Il finale.

Daniela 22/01/22 12:33 - 12606 commenti

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In una elegante dimora nella campagna inglese, alcuni amici si apprestano a festeggiare un Natale destinato ad essere diverso da tutti gli altri... Inizia come una commedia acidula come tante altre in cui tra i soliti convenevoli emergono ipocrisie e scomode verità, spiazza via via che si precisa l'evento catastrofico in arrivo, si conclude con un epilogo pessimista ma con sberleffo finale. Non tutto convince nel disegno dei personaggi ma il plot è originale, il film diverte e inquieta: un esordio promettente per la regista, mamma nella realtà di tre degli attori in campo.
MEMORABILE: Le patate contingentate; La telefonata alla nonna; La ribellione e la fuga del piccolo Art; La Coca Cola dei due gemelli; Gli occhi spalancati.

Saintjust 1/01/23 19:51 - 159 commenti

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Il film gira bene, butta sul tavolo questioni interessanti, importanti e molto attuali. La direzione che vuol prendere viene disvelata poco alla volta dall'abile regista. I debiti ad altri film diventano palesi a inghippo rivelato. L'elemento che stona è il finale, che indispettisce non poco. In una pellicola del genere fornire spiegazioni di natura tecnica è importante, altrimenti si entra nell'odioso campo del "vale tutto". Bene dialoghi e attori. Una commedia nera con tinte eco-horror che non manca di far riflettere.

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