Nessuno di speciale - Film (2020)

La storia sembra figlia dei nostri tempi e in effetti lo è: non lo sono invece certi temi e situazioni. E anche gli sviluppi narrativi e le psicologie dei personaggi sono stati visti mille altre volte, seppure in contesti diversi. Se si soprassiede su ciò, ci si potrà godere un film discreto, realizzato con indubbia professionalità e sostenuto da buoni ritmi. E che pur non dicendo nulla di particolarmente nuovo sa analizzare la società in cui viviamo, dominata dai social e dai suoi meccanismi, a volte perversi. Non male.

Ragazza con ambizioni artistiche posta in rete le invettive di un tizio contro il rimbecillimento globale indotto dai social. I suoi video diventano virali, attirando l'attenzione di un manager di influencer e con la popolarità arrivano i soldi... La regista affronta un tema interessante con armi che risultano però banali compromettendo l'impatto satirico del film. In particolare, la performance survoltata di Garfield appare eccessiva, priva di quelle sfumature che avrebbero reso più credibile la sua trasformazione da contestatore anarchico ad astuto manipolatore. Occasione persa.

Una ragazza dalle confuse velleità artistiche coinvolge un istrionico giovanotto un po' svitato in un insulso progetto mediatico che, proprio perché tale, avrà un successo virale con influenze discutibili sui followers. Ancora una volta la messa in scena del paradosso della critica ai media attraverso quegli stessi mezzi messi in discussione; niente di nuovo da questo punto di vista, se non il ribadire la doppiezza dell'etica della civiltà contemporanea che giustifica tutto in nome del business e del consenso; una narrazione aborracciata conforme ai luoghi comuni presi di mira.