Nelda - Corto (1969)

Sperimentazione visiva fine a sè stessa e irrilevante sia del punto di vista filmico che del punto di vista della suggestione. 4 minuti in 16mm con una donna inquadrata da diversi (ma nemmeno piu di tanto) punti di vista, con alcuni giochi di sovraincisione o di esposizione a fare da contorno. Un corto che appare come un esercizio incompiuto, come una brutta copia di qualcos'altro. Trascurabilissimo e senza una sua vera utilità, evitabile anche per gli appassionati del genere e del regista.

Ha un che di evocativo e misterioso questo ritratto femminile in cui la figura è continuamente oscurata, resa evanescente, trasparente, grazie a sovraesposizioni o sovraimpressioni o forse interventi diretti sulla pellicola. Quasi un esorcismo della donna, o forse una sua ambigua e combattuta rimozione/permanenza dalla/nella memoria (la memoria ottica di un film, ovviamente). Un corto (4 minuti) semplice e, a suo modo, suggestivo nel dosaggio espressivo di buio e luce che dà forma (e, si direbbe, sostanza) alla figura e allo sguardo su di essa.