Ragazza brutta e pertanto (ingiustamente) derisa, si vendica di chi l'ha offesa grazie al fratello: una macchina di morte, con lineamenti del volto ustionati (a causa di un incidente stradale). Uno dei titoli pionieristici ascrivibili al sotto(sotto)genere "horror fai da te", fece un po' di scalpore all'epoca della sua realizzazione e trovò, pure, una via all'home video nel mercato estero. Purtroppo la frase di lancio ("A film with guts. Lots of guts") rispecchia il contenuto di un prodotto realizzato molto approssimativamente e senza un minimo di senso cinematografico.
Girato in 8mm, filmaccio degno di essere ricordato unicamente come uno dei primi esempi di horror amatoriale all'italiana. Si punta alla splatter-comicità, con risultati di indicibile squallore: confezione indegna, ironia involontariamente disgustosa, effetti sanguinosi estremi ma casarecci, attori (con accento piemontese) pessimi, stacchetti di band amatoriali punk inseriti per fare metraggio (o per pubblicità). Emerge tra le righe un certo fascino vintage, ma i non appassionati di quel periodo difficilmente riusciranno a coglierlo.
Rozzo, misero e divertentissimo esemplare di pionierismo ultrasplatter nel nostro paese. Un'accozzaglia di omicidi demenziali, SFX elementari che non temono l'abuso di sangue finto, gag e dialoghi cialtroneschi, inserti di brani garage punk bizzarramente trascinanti, il tutto amalgamato in una poltiglia politicamente scorretta che si accosta a John Waters e alla Troma. La pessima qualità video e l'audio anche peggiore accrescono il senso di gloriosa povertà. "Questo film fa schifo" viene dichiarato all'inizio: è tutto ciò che conta. Da vedere.
MEMORABILE: Bernie col cappuccio del KKK; I polsi sforbiciati; Gli effetti melty dell'overdose; Le anguille assassine (con tanto di spiegone documentaristico).
Se la valenza storica pare difficile da mettere in discussione (anche se si può sempre fare la gara a chi sia arrivato prima di chi), un po' più complesso è tarare un giudizio sensato sul metro contemporaneo. Si tratta chiaramente di un passatempo fra amici, una splatterata demenziale à la Troma dal budget risicatissimo di cui da subito si predica il fatto che "faccia schifo" e "non sia per gli schizzinosi". Tutto vero: ma che attori, però...
MEMORABILE: L'ispettore punk si rivolge al padre morto... attaccando una canzone dei Sick Rose; Anguille in vasca.
Se volete far assimilare ai non addetti punk e trash nella loro più autoindulgente e preadolescenziale captatio malevolentiae, affidateli a questo instabile punto di sutura di uno sbrego che da Kern/Zedd si allarga via Schnaas fino a Zio Tolo. Aria smargiassa da scrauso bootleg introvabile, perso nella sua minuscola vanagloria di progressiva dealfabetizzazione tecno-estetica, fiero di destare il tafazzista che è in te col più meschino umorismo, concupiscente nel precipitare senza paracadute verso ogni upgrade dell'indifendibile. Croce di ferro in oro a chi attracca al minuto finale.
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non ci si capacita che sto minestrone di kern&zedd e zio tolo con f/x alla vorrei essere schnaas ma non posso abbia addirittura incontrato le attenzioni e i favori di testate come fangoria o nosferatu. siamo al pessimo oltre ogni intenzione (e quella c'è davvero tutta, con un'autoindulgenza delle più detestabili), un girone e mezzo sotto l'estetica più punk.
markus lo segnalo al tuo interesse perché questo non può non rappresentare un titolo di punta nelle tue serate trash. è davvero roba che a paragone andersen è fritz lang..!!