Eight eyes - Film (2023)

Girato su pellicola con mdp 16mm e Super8, offre una fotografia retrò magnifica che lo situa visivamente tra la fine dei 70s e i primi 80s; crea un contrasto affascinante con il setting nei tempi moderni e è girato perlopiù tra Serbia e Macedonia, a regalare scorci di degrado e abbandono di grande atmosfera. Se i vari Hostel, Frontiers e i soliti Hooper e Zombie fanno capolino inevitabilmente, le suggestioni soprannaturali da folk-horror est-europeo e le virate psichedeliche sorprendono, facendo restare attaccati allo schermo; lo script è un po' nebuloso ma lo stile compensa.

Della Jugoslavia, il contraccolpo traumatico del conflitto che l'ha divisa e resa ex ancorché alveo di atavismi e fanatismi iniziatici ed efferatezze che solo l'esoterismo può comprendere. Per chi questa Jugoslavia la esotizza, le chiavi di un San Pietro locale spalancano i ben poco rassicuranti battenti di un Kaliserbian dall'inaspettata indole progressivamente woundedfawnesca e degna delle più sibilline combustioni psicotrope di Cronenberg Jr. Marciume e lisergia, truculenze ed esoterismi la prendono comoda, ma al dunque sgretolano quanto basta corrimano e gradini dello spettatore.