Microcosmos - Il popolo dell'erba - Documentario (1996)

Microcosmos - Il popolo dell'erba
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Microcosmos: Le peuple de l'herbe
Anno: 1996
Genere: documentario (colore)
Cast: (n.d.)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Siamo molto più vicini al documentario che al film tradizionalmente inteso. L'idea di eliminare il pedante commento “alla Piero Angela” e lasciare ogni libera interpretazione allo spettatore non è sufficiente a impedire un'immediata identificazione di MICROCOSMOS con le migliaia di documentari in tema. Oltretutto la mancanza di un commento guida finisce per sottolineare l'estrema (e inevitabile) frammentarietà dell'opera contribuendo a disorientare lo spettatore, che non riesce a individuare una linea logica. Comunque, al di là dei difetti intrinseci legati a un film così, a suo modo, sperimentale, possiamo goderci primi piani favolosi e immagini la cui “preparazione” si vede subito esser...Leggi tutto stata meticolosa ed estenuante. Riuscire a riprendere due lumache nell’atto di “baciarsi” o un fagiano mentre si ciba di formiche non dev’essere stata impresa facile, anche se probabilmente il momento artisticamente più alto della pellicola viene raggiunto quando possiamo osservare da vicino gli effetti devastanti che può avere anche un’innocente goccia di pioggia: trasformata per effetto dei potentissimi zoom degli operatori in un'enorme massa di liquido che si rovescia sulle foglie, fa precipitare dall'alto una coccinella e stordisce interi gruppi di inconsapevoli formiche. Per quanto molte immagini siano state “trattate” al computer per riuscire a ottenere il miglior effetto possibile, ciò che conta è il risultato, e quello a tratti è davvero strepitoso: il passaggio dal particolare alla panoramica totale ad esempio è usato più volte (come anche l'effetto contrario) per farci comprendere le reali dimensioni degli insetti e bisogna ammettere che simili carrellate colpiscono la nostra immaginazione con notevole forza; tanto quanto le belle musiche, unico accompagnamento al nostro insolito viaggio nel microcosmo dell'erba. Forse è anche per questo che il film ricorda molto il “cult” KOYAANISQUATSI di Godfrey Reggio, in cui immagini senza alcun commento (se non quello musicale di Philip Glass) venivano scomposte e rallentate dal regista in modo da rivoluzionarie l'ottica tradizionale dello spettatore. In MICROCOSMOS il principio è lo stesso: mostrarci parti del mondo che già conosciamo (o dovremmo conoscere) deformando la nostra percezione con l'occhio mutevole della cinepresa, lasciando così a noi il compito di commentare, secondo i codici interpretativi che ci appartengono, atteggiamenti e comportamenti a volte tanto simili a quelli dell'uomo. Che poi sopravvengano noia e stanchezza è cosa, ahimé, inevitabile.

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Puppigallo 10/09/07 10:53 - 5274 commenti

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Visivamente tutto da gustare, con un unico protagonista, la natura e i suoi piccoli abitanti a più zampe che la popolano e che costituiscono la stragrande maggioranza delle forme di vita sul pianeta. Ottimo utilizzo della cinepresa. Per chi non ama i documentari risulterà quasi sicuramente una noia, ma per chi, come me, apprezza ogni singolo fotogramma, ralenti compresi, quando si tratta di valorizzare una forma di vita, magari considerata quasi insignificante (un coleottero), esaltandone bellezza e perfezione strutturale, sarà uno spasso.
MEMORABILE: Cosa possono fare delle semplici gocce di pioggia (sembrano bombe) in un universo popolato da piccole creature.

Tomslick 2/01/08 20:17 - 205 commenti

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Straordinariamente ben fatto. Le immagini sono altamente suggestive ed ineccepibili dal punto di vista tecnico e forse risiede proprio in questo il suo piccolo difetto: a volte risulta un tantino freddo, come se le involontarie esibizioni degli insetti fossero fini a se stesse e non inserite in un contesto più ampio. Bella l'idea di non mettere la voce fuori campo come commento, così da poter gustare al meglio le immagini e i suoni. Molto carine pure le musiche.

Maineng 13/07/08 23:13 - 100 commenti

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Un film curioso e interessantissimo per chi ama la vita in ogni sua forma. Gli insetti spiati nel loro habitat in varie situazioni. Da ammirare la pazienza e la costanza nella realizzazione di un lavoro molto impegnativo. Una pellicola che svela segreti sconosciuti perché appartenenti a un mondo lontano per genere e dimensioni! Sicuramente un lavoro portato avanti con passione mettendosi degli obiettivi precisi. Non é certo semplice filmare degli invertebrati cercando di comunicare la sensazione del mondo a cui sono legati. La fotografia é perfetta!
MEMORABILE: Il contatto "amoroso" delle lumache (nonostante siano ermafrodite), con un sottofondo d'opera assolutamente azzeccato.

Galbo 7/08/08 06:00 - 12392 commenti

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Realizzato da due biologi francesi, parte dall'assunto che basta osservare (con tecniche di ripresa molto particolari e decisamente curate ed approfondire) la natura dietro l'angolo di casa per scoprire un mondo decisamente affascinante ed insospettato. Dedicato a chi ama il genere naturalistico (per gli altri potrebbe essere parecchio noioso), il film appare ricco di immagini molto suggestive che rivelano la passione degli autori per l'argomento ed un arguto spirito di osservazione.

Homesick 8/12/08 09:26 - 5737 commenti

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Un’intera giornata nell’affascinante mondo degli insetti sintetizzata in un documentario prodotto dall’attore Jacques Perrin, poi regista de Il popolo migratore. La tecnica è infatti la medesima: puro naturalismo entomologico realizzato con prodigiose tecniche di ripresa e senza inutili commenti fuori campo, per portare alla luce quel mondo tanto piccolo quanto complesso che brulica invisibile sotto i nostri occhi. Da abbinare al disco “The Insect Musicians” di Graeme Revelle, sinfonie ottenute campionando i diversi suoni emessi dagli insetti.

Pinhead80 21/11/10 23:23 - 4759 commenti

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Un documentario molto particolare, che ci fa capire come si svolga una normale giornata nel microcosmo che si potrebbe trovare in un normalissimo giardino. La tecnica utilizzata ci fa apprezzare i vari movimenti degli animali e della natura in genere, cogliendo i minimi particolare e mostrando cose che ad occhio nudo (e a velocità normale) sarebbe impensabile vedere.

B. Legnani 1/04/13 16:30 - 5532 commenti

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Meraviglioso documentario. Occorre essere nello spirito giusto, per gustarlo: pazienza e serenità sono doti indispensabili. Se le si possiedono, è tutto una gioia per gli occhi. Molti i momenti indimenticabili. Saggiamente poco più lungo di un'ora, combatte la possibile noia lasciando in fondo i momenti più violenti, come la pioggia e il duello dei due cervi volanti. Prodotto da Perrin, già Tenente Drogo e molti altri ruoli del cinema italiano.
MEMORABILE: L'accoppiamento delle due chiocciole.

Kinodrop 17/12/14 15:37 - 2950 commenti

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Strepitoso documentario sul "popolo dell'erba" che mostrandoci con tecniche sbalorditive le forme e i comportamenti di queste creature ci fa riflettere su quanto poco dell'universo che ci circonda ci sia accessibile. Non soltanto meraviglia, ma anche senso dell'umiltà per la vita e i comportamenti dei minuscoli protagonisti colti nella loro autonomia e perfetta inconsapevolezza. Musica bellissima che convive col prodigioso campionamento dei micro-rumori prodotti dagli insetti. Educativo e fantastico.
MEMORABILE: La parte finale, che vede la nascita di un insetto sottoforma di una regina delle acque.

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  • Discussione B. Legnani • 1/04/13 16:34
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    per Zender.
    Il Maestro parla di "lumache" che si baciano. In realtà sono "chiocciole".