Primo film americano (prodotto dalla Cannon di Yoram/Globus) del regista di Siberiade. Apparentemente, come atmosfere, sembra di assistere ad un film sovietico (il grigiore del paesino americano, lo squallore di alcuni interni). Konchalovskiy dirige un dramma psicologico a tinte forti, con una Kinski fragile e bella come non mai e un John Savage che soffre d'impotenza da reduce di guerra (ma solo con lei però). Lampi visionari crudeli; l'erotismo (se ben poco mostrato) impregna tutto il film, con un che di morboso che resta nella pelle. Intenso.
MEMORABILE: La Kinski che si abbandona all'autoerotismo; Savage che si sveglia con un topo in bocca; le crisi isteriche di Savage dovute alla sua "impotenza".
Notevole film dramamtico del regista russo, che tra atmosfere nebbiose e giochi di luci e ombre fa districare ottimamente i vari personaggi in una storia dalla tensione emotiva sempre presente. Perfetta la Kinski in un ruolo a volte isterico, a volte erotico e comunque passionale nella sua interpretazione, molto convincente anche Savage. Meritevole.
Nell'impotenza verso la verginità di sua moglie Maria, c'è tutto l'orrore di cui Ivan è stato testimone e di cui ora è portatore sano: un male endemico che minaccia il sogno americano e non trova ricollocazione nel tessuto sociale. Con ricercato studio dell'inquadratura, Konchalovsky raccoglie il tema dei reduci di guerra nelle luci crepuscolari di Juan Ruiz Anchìa, nell'intimismo di un melodramma al calor bianco in cui la potenza erotica si addensa nella frustrazione per poi prorompe nel turgore dei corpi. Stupendi John Savage e Nastassja Kinski, qui al culmine della sua stordente bellezza.
Difetta di erotismo e si traduce in un film sul sentimento elettivo. Dotato di una valida sceneggiatura, è una di quelle pellicole la cui aurea è superiore all'effettivo valore cinematografico. Il film è infatti prettamente ricordato (e questo è il suo plus valore) per la bellezza della Kinski. Un dramma emotivo coinvolgente con un cast ispirato (alcuni attori sono letteralmente svaniti nel nulla, ma si fanno ricordare anche solo con questa pellicola). Il titolo risulta inappropriato, ma nel complesso è un buon film.
Reduce di guerra non riesce a consumare il matrimonio. Melodramma che non scava nelle turbe belliche e si concentra sul desiderio amoroso. Più accorato che torbido, nonostante la Kinski emani sensualità in ogni scena. Conclusione degna di un trattato psichiatrico. Regìa con qualche buona inquadratura esterna e azzeccata la fotografia, senza scadere nel retrò. Savage il migliore, nei suoi panni da militare segnato.
MEMORABILE: La Kinski davanti allo specchio; Carradine alla chitarra; La mano sul fuoco.
Traumatizzato dall'esperienza in un campo di prigionia giapponese, un reduce soffre di impotenza "selettiva" nei confronti della moglie, troppo idealizzata nei suoi sogni... Il primo film occidentale del regista è un melodramma ben confezionato ma troppo sovraccarico che non evita il rischio del ridicolo involontario, soprattutto nelle scene madri in cui i due protagonisti, belli ed anche volenterosi, sono alle prese con scene forzate e dialoghi poco credibili. Riuscito nella forma, meno nella sostanza che, nonostante le premesse, non coinvolge/appassiona come si proponeva di fare.
MEMORABILE: Il padre (Mitchum) chiede un bacio alla futura nuora e si comprende che nella sua mente sta baciando la madre di lei, mai dimenticata.
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DiscussioneColumbo • 29/07/11 10:20 Pulizia ai piani - 1097 interventi
No, non verrai fustigato, è un buon film. Sei stato un pò troppo largo di maniche nel giudizio, a mio parere, ma comunque siamo a livelli accettabili. Ben girato, ben fotografato e con un buon gioco d'attori, senza mai scadere nel clichè o nella volgarità. Soffe un pò di una certa diseguaglianza e staticità, però lo consiglio. Tra l'altro, l'ambientazione rurale nella comunità di orgine slava (russa? bulgara? vebbè comunque ortodossa) ricorda in maniera impressionante quella omonima de "Il Cacciatore".
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (martedi 2 dicembre 1986) di Maria's lovers:
Visto l'altro ieri in cineteca... che filmone! Meraviglioso, atmosfera ed erotismo a palate. Tra i migliori sul tema dei reduci di guerra. La Kinski toglie il fiato da quanto è bella...
Rebis ebbe a dire: Visto l'altro ieri in cineteca... che filmone! Meraviglioso, atmosfera ed erotismo a palate. Tra i migliori sul tema dei reduci di guerra. La Kinski toglie il fiato da quanto è bella...
Concordo, uno dei miei cult in assoluto
Insieme a Runaway Train credo sia il capolavoro di Konchalovsky (la scena del topo in bocca mi tolse il sonno per giorni, e la Kinski che schiaccia i vetri sotto i sandali e poi, allargando le gambe con l'autoreggente indosso, si abbandona all'autoerotismo, e tra le scene più conturbanti e eccitanti mai girate)
Eppoi quell'atmosfera da "steppa russa" (come la definì giustamente Il Mereghetti) ti entra nella pelle e nell'anima
Attenzione al DVD MGM italiano, pur di ottima qualità audio/video: ha un difetto di fabbrica, un lungo graffio sulla superficie vicinissimo al bordo esterno. Il film si blocca a 1h;38m cioè due minuti prima della fine :( inutile farselo sostituire, sono tutti fallati. Le recensioni su Amazon confermano.
Ho risolto il problema con la lucidatura meccanica: l'abrasione di uno strato sottile riduce la presenza del graffio e rende leggibile il disco dalla lente. Soluzione non facilmente praticabile però, perché bisogna trovare un videonoleggio provvisto del costoso macchinario.