Malefique - Film (2002)

Malefique
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PAPIRO DAVINOTTICO INSERITO IL GIORNO 4/06/07
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Macigno 5/07/07 17:33 - 25 commenti

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Brutto sprecare un'idea che se pur non del tutto nuova (vedi Prison o La fortezza) poteva in qualche modo differenziarsi dalle tante tutte uguali che circolano negli horror di questi anni. Brutto anche perché i personaggi sembravano potersi comportare in modo diverso dal solito, non sopra le righe. Ma sentir tirare in ballo spiriti e dimensioni parallele con tanta leggerezza mi ha indisposto: un'ultima parte caotica, sfilacciata, che rovina quel che di buono s'era fatto fin lì (volendo comunque sorvolare sulla penalizzante lentezza di fondo).

Schramm 9/05/08 19:48 - 3495 commenti

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Non ce n'è, quando si tratta di inquietare i francesi ormai fanno lo shampoo con l'urina a mezzo mondo. Un quasi-kammerspiel horror giocato tutto sulla valenza atmosferica e su una buona caratterizzazione dei personaggi. Poco plasma e molte virtù, idea di base trainante, dialoghi e acting brillanti, regia che si prende i suoi tempi senza strafare e colpisce nella misura dello stretto necessario. In definitiva un horror molto intelligente, quasi zen, che vola basso per meglio svettare. Vive la France!

Herrkinski 26/05/08 16:35 - 8109 commenti

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Non un capolavoro, comunque una variante interessante nell'attuale panorama dell'horror soprannaturale. Lo stile è europeo e si vede, non solo dagli attori e dalla fotografia ma anche dall'incedere della storia; con poca azione, molti dialoghi e in generale una bella caratterizzazione dei personaggi. In bilico tra dramma carcerario e film fantastico con momenti di horror puro, con alcune scene sanguinose abbastanza disturbanti e un'atmosfera soffocante e cinica, priva di qualunque speranza. Il film finisce lasciando spiazzati e straniti.

Harrys 23/05/09 00:15 - 687 commenti

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Buon horror francese che mescola saggiamente ed imprevedibilmente sci-fi al gore; il risultato inquieta (con accezione positiva), ma non fa gridare al miracolo. La regia è ottima; seppur ambientato per tutta la durata in un luogo chiuso ed angusto quale una cella, il film non annoia affatto, il che è tutto dire... Le uniche ma fondamentali pecche sono una certa prevedibilità (troppo spesso si sa come andranno a finire le cose) e alcuni "buchi". Fortunatamente il finale supplisce a questi difetti e fa guadagnare al film un bel ***.

Undying 21/08/09 18:11 - 3807 commenti

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Dopo averci presentato quattro personaggi più o meno alla deriva, in rappresentanza di buona (o mala) parte dell'umana specie, Eric Valette raggiunge in maniera esemplare il classico concetto di "sospensione dell'incredulità": e allora tutto quello che formule arcane, quanto arcaiche (latino, greco e qualche altro antico idioma), possono provocare riesce a creare un certo disagio. Un testo malefico, figliato con buona probabilità dal più celebre Necronomicon, redatto da un killer con mania di eterna giovinezza. Calato nel più profondo mondo dei simboli e dell'irrazionale, Malefique sorprende.
MEMORABILE: Il filosofo Lassalle (uno strepitoso Philippe Laudenbach): "Mi sono fatto inculare, ma non voglio leggere quel libro! L'importante è scegliere."

Capannelle 6/11/09 16:16 - 4411 commenti

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Un'idea da premiare, una realizzazione che presenta luci e ombre. Buona la caratterizzazione dei personaggi e quell'atmosfera inquietante al punto giusto senza troppo gore. La seconda parte lascia aperti alcuni punti interrogativi e pare incompleta ma non rovina quanto già visto. Nel suo piccolo, è un film che si fa rispettare ma che può anche indisporre. Non male.
MEMORABILE: La trasformazione del prigioniero del 1922.

Daniela 13/03/10 08:37 - 12660 commenti

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Buona l'ambientazione incentrata fra le mura di una cella in cui sono rinchiusi 4 detenuti mal assortiti: il matto cannibale e autolesionista, il trans duro e mascolino, l'uxoricida filosofo, l'imprenditore senza scrupoli. I guai cominciano quando scoprono in un anfratto un vecchio diario, pieno di formule e simboli esoterici: lo sa anche il gatto che non è una buona idea recitare a casaccio formule di magia nera. E a casaccio sembra andare anche la sceneggiatura, per cui la storia, pur narrata con una certa eleganza, non convince molto,
MEMORABILE: Le conseguenze della richiesta del dono della giovinezza - discreto, anche se facilmente intuibile, il finale

Greymouser 5/05/10 21:59 - 1458 commenti

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Molto buono questo horror tutto atmosfera, cerebrale più che viscerale, ma sostanziato da qualche idea originale e da una costruzione che non insegue tendenze modaiole. Un po' surreale, un po' lovecraftiano, costituisce una buona prova per Valette. Peccato che questi rampanti autori europei, dopo esordi fulminanti, si lascino assoldare per allestire improbabili remake di horror orientali (il regista clonerà The call, come il duo Moreau e Palud, dopo l'interessante Them, si inguaieranno col remake di The eye)

Vawe 23/05/10 10:51 - 61 commenti

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Bel film d'atmosfera creata con soli quattro personaggi all'interno di una stanza. Personaggi le cui caratteristiche vengono scandite mano a mano, per far capire allo spettatore le loro diverse debolezze. Debolezze che fomentano l'arrivo di un quarto personaggio, colui che illustrerà ai carcerati, in maniera metafisica, l'unica cosa che li accomuna: scoprire la via della salvezza, l'evasione. Un'evasione possibile con la decifratura di fomule arcaiche celate in un vecchio libro rinvenuto nella cella. Si perde nel finale troppo raffazzonato.

Otis 28/05/10 01:15 - 40 commenti

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Quattro personaggi ben delineati danno vita ad un film che si svolge tutto in una cella. Evidenti le citazioni Lovecraftiane. La storia si dipana lentamente, lasciando spazio soprattutto alla caratterizzazione dei personaggi, ma comunque tenendo sempre desta l'attenzione. L'appunto principale va fatto al finale del film, che precipita troppo velocemente verso la conclusione. Interessante, senza le pretese del capolavoro, ben girato e sceneggiato.

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Lythops 20/07/12 07:36 - 1019 commenti

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Nel desolante panorama attuale dei film di genere macabro-spiritistico-diabolico, "Malefique" parte da un'idea tutto sommato interessante così come tale può definirsi il suo sviluppo, interamente girato fra quattro mura di una cella. Buona la caratterizzazione che gli attori danno ai personaggi e pure il ritmo, una volta tanto adatto a quello dell'ambiente in cui gli attori si muovono. Insomma, pur non essendo un capolavoro, trovo che i premi vinti a Fant-Asia e Gerardmer siano meritati.

Myvincent 22/04/14 09:25 - 3741 commenti

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Torridamente lento, "Malefique" è una frittata uscita male dove non si amalgamano i vari ingredienti costitutivi: l'horror, il dramma, l'esoterico. Il difetto di base sembra essere una sceneggiatura improvvisata che sbanda qua e là e va a finire non si sa dove. Praticamente una inutile perdita di attenzione...

Rigoletto 22/12/17 11:43 - 1786 commenti

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Una cella angusta, quattro detenuti male in arnese... e il soprannaturale che aleggia tutto intorno. Un horror maturo, quello di Valette, che punta forte sui dialoghi tralasciando l'azione pura (che farà la fortuna di tante pellicole oltreoceano). Il risultato è sotto gli occhi: può incontrare resistenza nello spettatore, ma l'inquietudine che genera è palpabile. Non sono esperto di cinema francese e gli attori mi sono sconosciuti, ma la prova di Laudenbach è da incorniciare a 360°.
MEMORABILE: La levitazione.

Anthonyvm 25/05/18 22:09 - 5686 commenti

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Interessantissimo e originale film di genere che avrebbe potuto ambire a qualcosina di più. Girato quasi completamente in interni, in una prigione sporca e popolata da curiosissimi personaggi (il transessuale palestrato su tutti), il film ha dalla sua una storia originale e alcuni sprazzi visionari e surreali degni di nota (il bataillano occhio nella vagina). Il ritmo è lento ed elegante, la curiosità attanaglia lo spettatore, anche se il finale sembra cercare a ogni costo la convenzionalità di un tipico horror. A parte quello, bel prodotto.

Kinodrop 12/06/22 20:08 - 2948 commenti

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Nella cella di un carcere quattro detenuti si imbattono in un antico libro di esoterismo e, chi in un modo e chi in un altro, cercano di trarre beneficio dalle misteriose formule e disegni. Mentre la parte umana e psicologica nelle sue declinazioni è abbastanza credibile (il desiderio di evadere), la più debole è proprio quella esoterica, pasticciata e contraddittoria, che porta a sbandamenti e ripetizioni che non riescono quagliare in un finale coerente col resto. Interessante la scelta della location e la psicopatologia dei personaggi, ma l'insieme risulta lento e asfittico.
MEMORABILE: Il muro trita-mani; L'inutile presenza del tizio con la videocamera; La fine del ragazzo autolesionista.
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