Tra le ultime produzioni della indipendente Empire di Charles Band figura questo curioso fanta horror-prison movie firmato dal futuro regista di blockbuster come CLIFFHANGER e BLU PROFONDO Renny Harlin (che di lì a poco dirigerà l’ottimo NIGHTMARE 4). Un film girato piuttosto in economia, ovviamente, ma forte di una regia solida ed effetti speciali piuttosto splatter (teste che prendono fuoco, fili spinati che si animano per “aggredire”, fulmini assassini...) opera del valido John Buechler. Protagonista...Leggi tutto è l'emergente Viggo Mortensen, il classico belloccio con l'aria da duro che serve nell'occasione a impersonare il personaggio più positivo. Pur se detenuto è lui l'eroe e fa di tutto per guadagnarsi silenziosamente (non parla quasi mai) il rispetto dei compagni: salva vite, non cede di fronte a nessuno, non sorride nemmeno per sbaglio... e nella lugubre prigione retta da un direttore noto per la sua inflessibilità (tanto per cambiare) trova una stanza che, aperta, sprigiona intense luci azzurre: è lo spirito di un condannato a morte tornato per vendicarsi! Harlin sembra indeciso se seguire la strada dell’horror o quella del film carcerario. Sceglie la prima affidandosi per la seconda ai più triti stereotipi. E’ presto chiaro che predilige lo spettacolo, la tensione, l'avanzare di notte tra i cupi corridoi semi abbandonati, il far esplodere tra i muri i fulmini che si concretizzeranno definitivamente nel riuscito (anche se un po' ridicolo, a dire il vero) finale. Ci vengono evitate superflue love-story (l’unica donna, Chelsea Field, fa una parte “tipica”: spedita dal governo per verificare le condizioni carcerarie, qui piuttosto insolite). Tanta banalità, dialoghi modestissimi, ma l’atmosfera giusta c'è.
Quanto potrà essere brutta (ancora più alla luce degli anni 2000) questa mal invecchiata pellicola che già prelude alla scarsa capacità artistica di Renny Harlin, convalidata dalle sue ultime regie (Exorcist: The Beginning, ma soprattutto l'insopportabile The Covenant). Brutta storia (e non solo per modo di dire), mal girata e fotografata (il nero impregna lo schermo), forse claustrofobica (le prigioni e le celle) ma certamente misogina (manca la grazia femminile, eccome!).
Schietta consecutio temporum: questa pochezza finirà nel limbo...
Insolito e bizzarro prodotto cinematografico ad opera delle promessa (mai esplosa) Renny Harlin, che mescola il genere horror con quello carcerario. Le vicende del film si svolgono, infatti, in un carcere dove ne succederanno di tutti i colori fino al finale. Bellissima la fotografia, una discreta atmosfera, qualche bel delitto gustosamente splatter; molti clichè per un prodotto medio gradevole e tutto sommato godibile.
Interessante horror carcerario di fine anni '80. Il regista Harlin, che poi diverrà noto per i suoi film di azione tutti esplosioni e sparatorie, dirige un cast discreto, in cui si riconosce un giovane Viggo Mortensen, qui inetto più che mai (ma per fortuna parla molto poco). La storia presenta parecchi clichè sulla vita dei detenuti, ma la parte propriamente horror è soddisfacente, grazie anche a una discreta quantità di effetti speciali. Il finale è particolarmente spettacolare, delirante quanto basta e ricco d'azione. Bizzarro ma non male.
Horror solido, granitico come il suo penitenziario, senza grilli per la testa e con una ricerca della cura non indifferente per il periodo, specialmente in altre produzioni Empire. Sangue misurato come il resto degli effetti speciali, ma soprattutto una gran bella fotografia, viste anche le location, da parte di Mac Ahlberg. Viggo Mortensen si traveste da bello e dannato, ma sono i ben più convinti comprimari a lasciare il segno sulla pellicola. Sicuramente da vedere, anche se una decina di minuti in meno avrebbe giovato al ritmo del film.
Horror con una sua dignità, supportato da attori decenti e, qua e là, da scene ben costruite (l'arso vivo, il tuboleso, l'animazione del filo spinato). I dialoghi sono accettabili, mentre il ritmo è un po' troppo altalenante. Il giovane Mortensen è monoespressivo, ma la cosa non urta più di tanto, essendo comunque l'ambiente carcerario non certo contraddistinto da allegroni, o sentimentali. Nota di merito per il nero occhialuto (la scena della mano pestata) e per il direttore con un a dir poco problematico passato, che gli si ripropone come la peperonata. Peccato per l'ultima, clownesca scena
MEMORABILE: La "palude" di rigore; Una picconata libera l'entità; Il crollo del soffitto, con sorpresa, nella mensa.
Una misteriosa entità presente nei sotterranei di una vecchia prigione fa strage di persone e non a caso. Interessante mix di generi (prison, horror e phantom), il film è un prodotto anni '80 appena discreto che si rifà a grandi maestri (Carpenter, Yuzna) con risultati incompleti, specie nel ritmo. Troviamo un giovane Viggo Mortensen, magrissimo, nei panni dell'eroe di poche parole.
Curioso horror carcerario che indaga il tema delle presenze e della follia. L'idea di partenza era buona, con il direttore-carogna ossessionato dal passato ma incapace di cambiare la sua rotta comportamentale con i detenuti. Lo stereotipo del direttore bastadissimo è un cliché molto caro all'industria cinematografica e nel ruolo si annoverano nomi ben più gettonati del compianto Lane Smith. Totalmente sbagliata, invece, la scelta dell'attore protagonista: anonimo, del tutto defilato, privo di carisma e personalità. Brava e carina Chelsea Field.
Molto interessante. Girato in un vero penitenziario, Prison è un affascinante e cupo horror. Molto claustrofobico, presenta una notevole inventiva negli omicidi commessi dal vendicativo spettro, uno più originale dell'altro (da segnalare il filo spinato sulla guardia odiosa e quello riservato al detenuto che tenta la fuga). Protagonista è un giovanissimo Mortensen, ma menzione d'onore per un bastardissimo e tormentato Lane, direttore della prigione con un oscuro segreto. C'è pure Ken "Jason" Hodder. Angosciante e atmosferico.
Ben realizzato e con ottimi effetti speciali, contando che siamo solo nel 1987. Valida la recitazione del cast, un po' confuso nella trama, ben diretto dal regista Renny Harlin. La prima parte è davvero riuscita, ricca di azione e tensione. Peccato che il film perda un po' di colpi man mano che il finale si avvicina. Passabili le musiche. Un'occhiata la merita.
Il ripristino in servizio di un penitenziario chiuso da tempo libera lo spirito vendicativo di un detenuto morto anni prima sulla sedia elettrica... Horror che all'inizio suscita interesse per l'insolita ambientazione e la fantasiosità di talune morti, ma strada facendo l'abbondanza degli stereotipi carcerari prende il sopravvento mentre emerge la scarsa consistenza di trama e personaggi, compreso quello interpretato da Mortensen, qui bello e basta. Ridicolo il finale lampeggiante che fa dimenticare quel poco di valido visto il precedenza
MEMORABILE: L'intubamento; Il filo spinato birichino
Renny Harlin non è un regista raffinato, ma sa tenere alto l'intrattenimento elaborando (e a volte innovando) i moduli del cinema di genere. La caratterizzazione del piccolo gruppo di detenuti è la carta vincente di un film che sfrutta al massimo il coinvolgimento generato dall'ambientazione carceraria, putrida e claustrofobica. L'anima horror a tratti è fuori controllo e valica il limite del verosimile - il finale - ma si lascia apprezzare per la recrudescenza delle morti messe in campo. Mortensen, laconico e dannato, è sempre un bel vedere. Film tecnico, ma efficace.
MEMORABILE: Il polpettone di carne umana, tubi e cavi che precipita sui commensali; Il filo spinato in stile Hellraiser.
Forse uno dei pochi titoli veramente interessanti prodotti da Charles Band, vanta una valida regia di Renny Harlin e una buona buona realizzazione complessiva. Harlin sta sul pezzo, ma già da subito dimostra un decisa impronta action; discreto il cast con un bravo e intenso lane Smith che padroneggia la scena fino al finale un po' sciocco. Un plauso anche ad ambientazioni ed effetti speciali, insolitamente buoni per questo tipo di film. Sicuramente non è un capolavoro ma intrattiene piacevolmente e merita attenzione.
MEMORABILE: Il filo spinato animato; L'interpretazione di lane Smith.
Il film che lanciò la carriera di Renny Harlin. Sgangherato e folle, ha però alcune frecce al suo arco che l'anno reso quasi un piccolo cult. Piatto forte sono i cruentissimi omicidi nel carcere, dal tipo arrostito nella cella resa un forno incandescente a quello trapassato dai tubi e ridotto a massa carnosa (con gli ottimi effetti speciali artigianali del buon Buechler). Poi un' atmosfera eighties al 100% con profluvio di luminosità azzurre e scariche elettriche. Lane Smith fa un gustoso direttore sadico fuori di testa e c'è pure Mortensen, giovanissimo e ancora assai acerbo.
MEMORABILE: Il secondino stritolato col filo spinato in puro stile Hellraiser; Il santone che invoca il demone e viene "espettorato"; L'infernale finale.
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Credo abbia ragione Zender. Tante volte le case sono "costrette" a usare artwork differenti per problemi economici o di irrantracciabilità del materiale originale. Sarebbe interessante sapere invece quando non è così quali altri criteri dirigono le scelte...
Ho preso di recente il DVD Storm Video. Innanzitutto vorrei segnalare un errore (o forse si è semplicemente spiegato male) da parte del buon Undying: la copertina del DVD da lui postata è errata, infatti il "Prison" di cui si sta argomentando è ovviamente un altro film, e non il "The Prison" di John Frankenheimer con Samuel L. Jackson (che nulla ha a che fare con il "Prison" di Harlin con Viggo Mortensen). La copertina corretta del DVD è la seguente:
Il DVD presenta un audio più che discreto (traccia rimasterizzata 5.1 in italiano e 2.0 in inglese), e la qualità video è francamente più che buona (non ho notato difficoltà nelle scene notturne, anzi sembra decisamente nitido). Peccato per l'assenza di sottotitoli e di extra significativi.
Ne approfitto per segnalare anche una svista del Maestro, che nella recensione cita Lane Smith come interprete femminile.. In realtà l'attrice in questione è Chelsea Field, che poco dopo rivedremo in "Dust Devil" di Stanley..
Herrkinski ebbe a dire: Ho preso di recente il DVD Storm Video. Innanzitutto vorrei segnalare un errore (o forse si è semplicemente spiegato male) da parte del buon Undying: la copertina del DVD da lui postata è errata, infatti il "Prison" di cui si sta argomentando è ovviamente un altro film, e non il "The Prison" di John Frankenheimer con Samuel L. Jackson (che nulla ha a che fare con il "Prison" di Harlin con Viggo Mortensen). La copertina corretta del DVD è la seguente:
Il DVD presenta un audio più che discreto (traccia rimasterizzata 5.1 in italiano e 2.0 in inglese), e la qualità video è francamente più che buona (non ho notato difficoltà nelle scene notturne, anzi sembra decisamente nitido). Peccato per l'assenza di sottotitoli e di extra significativi.
Ne approfitto per segnalare anche una svista del Maestro, che nella recensione cita Lane Smith come interprete femminile.. In realtà l'attrice in questione è Chelsea Field, che poco dopo rivedremo in "Dust Devil" di Stanley..
La locandina l'ho presa da questo link, ma pare che su Thrauma dormano spesso (ho ordini aperti da almeno 5 mesi, alla faccia del tempismo).
Ovviamente, dato che sinossi e dati tecnici riportano gli elementi del film diretto da Renny Harlin (e non avendo il potere della premonizione poiché il DVD era uscito quel giorno e manco lo filavo, nè mai lo filerò) l'errore della copertina è arrivato sin qui.
Comunque grazie ad Herrkinski per la segnalazione, che mi permette di correggere un refuso...
HomevideoZender • 16/01/09 08:39 Capo scrivano - 48334 interventi
Ringrazio anch'io Herrkinski da parte del solito colpevolmente assente Davinotti. Sono certo che avendo lui letto un cast da tre attori in totale (che ora ho sostituito) e avendovi trovato un'unica donna abbia fatto 2+2 concludendo che l'unica donna dei tre attori fosse quella che più si vede nel film. Mal gliene incolse... Grazie HK!
Hehe, già, se non fosse che Lane Smith è un uomo e non una donna, in ogni caso ;-) Per la precisione in "Prison" interpreta il direttore del carcere.
HomevideoZender • 17/01/09 08:59 Capo scrivano - 48334 interventi
Ah ah, allora si spiega tutto! Doppiamente grazie HK. Ora capisco! Mi sembrava che non fosse possibile che ci fossero due donne tra i protagonisti... Lane... che nome ambiguo....
HomevideoPumpkh75 • 8/07/13 20:17 Archivista in seconda - 434 interventi
Vi consiglio lo strepitoso Blu-Ray Regione A della Scream Factory: oltre ad un ottimo documentario sul film, il miglioramento della resa visiva, rispetto al DVD italico, è strepitoso!!!!
HomevideoZender • 8/07/13 20:19 Capo scrivano - 48334 interventi
Ma regione A significa non la nostram, quindi anche senza italiano...
HomevideoPumpkh75 • 8/07/13 20:21 Archivista in seconda - 434 interventi
Zender ebbe a dire: Ma regione A significa non la nostram, quindi anche senza italiano...
Purtroppo si, l'italiano non c'è, in aiuto ci sono solo i sub inglesi....
Il riferimento al DVD italiano l'ho preso solo come raffronto...