Col suo Ferrarino (in prestito), prende la vita come viene (non può lamentarsi); e come il Wolf di Pulp Fiction, risolve problemi, assoldato da un fantomatico capo miliardario che parla per bocca del custode Higgins, serio, riservato, che ama la compagnia dei due dobermann da guardia (Zeus e Apollo). Gli episodi sono quasi sempre interessanti (l’ambientazione hawaiana aiuta molto), il ritmo è discreto e Tom Selleck è convincente (anche piuttosto spiritoso), soprattutto quando interagisce con Higgins (musone altrettanto simpatico). Il risultato, quindi, non può che essere buono.
MEMORABILE: Magnum, alla deriva nell'oceano, cerca di non affogare e intanto ricorda gli insegnamenti del padre, mentre uno squalo...
Thomas Magnum incarna il sogno di ogni uomo, lavora poco e, quando vuole, ha a che fare spesso con belle donne, vive in un paradiso terrestre pieno di comodità anche se non sue. Un classico dei telefilm di investigazione, dalla geniale mente di Bellisario (Jag, Ncis). Tom Selleck dà vita ad un personaggio mitico in una serie curata, ben scritta e divertente dove un piccolo pugno di personaggi ben delineati e caratterizzati ci fanno vivere intriganti casi sullo sfondo delle splendide Hawaii, che diventano un protagonista aggiunto.
Tom Selleck è Thomas Magnum. È inutile nasconderlo: l'attore americano viene e verrà ricordato come il simpatico, sveglio e sciupafemmine "private investigator" (da qui il P.I.) che se la spassa (anche se spesso rischia la pellaccia) nel paradiso terrestre hawaiano a bordo della sua Ferrari 308 GTS. Molto brillanti i suoi battibecchi con il british Higgins e da ricordare anche i suoi due validi aiutanti. Ben scritti e interessanti tutti gli episodi, memorabile la musica della sigla. Ormai è un telefilm storico.
Serie storica. Sicuramente merita un buon posto nell'olimpo delle serie televisive. Tom Selleck è un bravo interprete e ci sono un bel po' di importanti guest-star (c'e pure un crossover con La Signora In Giallo!!!). Le storie, bisogna ammetterlo, seguono sempre lo stesso ritmo e alla lunga potrebbero risultare a qualcuno noiose. Comunque niente male, se non avete troppe pretese.
Grande successo di pubblico per una serie tipicamente anni '80, molto condizionata dal glamour dell'ambientazione che ha molto aiutato nella realizzazione degli episodi. Trame ben congegnate, buon ritmo della regia ed un protagonista decisamente "azzeccato" contribuirono alla sostanziale riuscita della serie.
Magnum PI ha fatto colpo per l'attore principale, ben supportato dall'assistente Higgins e per quel mix esotico, Ferrari palme e bikini, preso a prestito dalla saga bondiana. Con il batter di ciglia di Tom Selleck al posto del Martini agitato. Scavando in profondità però non c'è molto altro e si perde interesse.
Serie di culto degli anni'80, che porta alla notorietà Tom Selleck. Differisce dagli altri serial polizieschi perché, in primo piano, c'è innanzitutto l'uomo e non il caso da risolvere. Chi, come me, ha visto le avventure di Thomas Magnum in tv, voleva almeno per una volta essere al posto di Tom Selleck per guidare la sua veloce Ferrari, o per sedurre le donne che gli giravano attorno. Esotici scenari hawaiiani, ottimi comprimari (fra cui il maggiordomo Higgins di John Hillerman), guest star famose e avventure ironiche e ben scritte.
MEMORABILE: La sigla iniziale; Tom Selleck che strizza le sopracciglia all'insù; Una marea di bellezze e le due voci italiane: Elio Zamuto e Natale Ciravolo.
Inossiabile cult, ancora oggi trasmesso e ritrasmesso. Tutto funziona bene a cominciare dal protagonista, il perfetto (per la parte) Tom Selleck. Intrigante la location hawaiana, buoni i comprimari: mr Higgins (divertenti i suoi scambi di battute con Thomas Magnum), TC (e il suo elicottero) e Rick. Sono proprio i protagonisti che rendono ancora godibilissima questa serie, mentre le trame risultano un pò invecchiate. E' un telefilm che riguardo volentieri, con un pò di nostalgia e che rievoca tempi in cui vigeva ottimismo.
Su, non fate gli ipocriti: chi di voi non si è identificato nel - o non ha "invidiato" il - baffuto Tom Selleck/Magnum P. I. in questa storica e riuscitissima serie televisiva risalente agli albori degli anni '80... ? L'ambientazione hawaiiana, le belle fanciulle di contorno, il tipo di vita che conduceva "oltre le proprie possibilità". Concordo con il davinottiano che ha rimarcato il piacevole ottimismo dell'epoca (forse una delle poche cose da rimpiangere veramente di quel periodo).
Altro classico irrinunciabile anni 80. Forse anche il primo a lanciare quella formula a metà tra giallo d'azione e spy-story, con protagonista un detective simpatico e sui generis, tipica anche di altri classici del decennio (Supercar e Mc Gyver su tutti). Bravo il protagonista e ben assortita la schiera di comprimari, tutti simpatici; altro punto a favore la location insolita (le isole Hawaii). Molto buono insomma.
Indimenticabile e, a dirla tutta, tra i pochi serial che, dopo più di trent'anni, continuano ancora a venire trasmessi suscitando interesse. Tom Selleck magistrale attorniato da molte facce giuste; non male anche veicoli e location ma purtroppo le trame degli episodi non sempre sono all'altezza. Dietro ci son ad ogni modo grandi nomi come Donald Bellisario e Glen Larson (Tequila e Bonetti, Battlestar Galactica, Supercar, tra gli altri) che non a caso fecero continuare la serie per ben otto anni, sino al 1988. Cult.
Un classico che ha il pregio di non rendersi mai tedioso, anche quando la puntata è vista e rivista. Tom Selleck è quasi perfetto, così come il resto del cast. Le trame sono ben sceneggiate, con un ritmo notevole e ottime location. Un cult.
Con ancora addosso l’aroma della speziata eau de cologne "Chaz" (di cui sul finire dei '70 il baffuto e virile Tom Selleck fu incessantemente testimonial in Usa), ecco spuntare questa graziosa fiction d'ambientazione hawaiana in cui Tom è nei panni di un investigatore privato che prende la vita alla leggera non facendosi mancare nulla, a partire dalla sua Ferrari 308 GTS. Avventure e buone storie, ma oggi francamente datate (soprattutto nel ritmo).
Una Ferrari, una mega-villa, una location meravigliosa, donne a go go: dev'essere dura tirare avanti così, ma a quanto sembra Magnum P.I. sa adattarsi alle situazioni più disperate. Tom Selleck, talmente incastonato nel personaggio da essere più conosciuto col nome del protagonista che con il suo (come Peter Falk con il tenente Colombo), azzecca il ruolo della vita e la serie, pur essendo ripetitiva, non spiace affatto. Bravi i comprimari. ***
Uno dei migliori prodotti americani anni 80, amato all'epoca e apprezzato ai giorni nostri anche fra i più giovani (tra cui il sottoscritto). Thomas Magnum è un ex marine reduce dal Vietnam che diviene un detective privato in quel di Honolulu. Gli episodi non sono mai banali. La rivalità col maggiordomo Higgins e l'amicizia con Rick e TC è il vero filo conduttore. Tom Selleck ottimo e sempre in parte.
MEMORABILE: La Ferrari di Robin Masters usata da Magnum; Zeus e Apollo; I cani di Higgins.
La discendenza dall'universo hard boiled (voce off-chandleriana, citazioni bogartiane) e da quello bondiano (ambientazione esotica, Ferrari, cockatil Martini) rendono Magnum P.I. la più adulta tra le numerose serie di Stephen J. Cannel & Frank Lupo. Anche il tema (ricorrente negli autori) dei reduci del Vietnam è meno edulcorato del solito. Certo si resta basiti nei cross-over (La signora in giallo, Simon & Simon) e nei meta-episodi (inspiegabilmente settati in un'altra epoca), ma prima che la vena si esaurisse era un prodotto di qualità.
MEMORABILE: Il dubbio costante nello spettatore che in realtà il misterioso padrone Robin Masters fosse lo stesso Higgins.
Bellissima serie durata per otto stagioni (per la verità l’ultima perde la magia e la freschezza delle altre e i soggetti sono un po’ piatti o ridicoli, come l’amico Mac che in un episodio appare come un fantasma barilotto che mangia krapfen a tutto spiano). Bellissimi i duetti tra il protagonista, un giovanottone americano disordinato e un po’ scroccone ma un grande nella sua professione di investigatore e il maggiordomo responsabile, in passato sergente maggiore britannico che amministra la tenuta in modo inflessibile.
MEMORABILE: Lui che va in cantina a prendere di nascosto una bottiglia di vino; La guerra tra i due cani, Zeus e Apollo.
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Visto che nel mio commento faccio riferimento al fatto che Tom Selleck fu testimonial della eau de cologne CHAZ FOR MEN by Revlon, ecco uno degli spot:
E l'immagine pubblicitaria (naturalmente il profumo non può mancare nella Prestigiosa collezione profumieristica Markus).
PS In Italia, come si evince dal packaging, fu rinominata CIAZ FOR MEN e non CHAZ FOR MEN come nella versione straniera. Evidente la motivazione... ahah
"Serie di culto degli anni'80, che portò alla notorietà Tom Selleck. Differiva dagli altri serial polizieschi, perché, in primo piano, c'era innanzitutto l'uomo e non il caso da risolvere. Chi, come me, ha visto le avventure di Thomas Magnum in tv, voleva, almeno per una volta, essere al posto di Tom Selleck, per guidare la sua veloce Ferrari, o per sedurre le donne che gli giravano attorno. Esotici scenari hawaiiani, ottimi comprimari (fra cui il maggiordomo Higgins di John Hillerman), guest star famose e avventure ironiche e ben scritte."
Si può fare, per favore?
DiscussioneZender • 3/07/13 16:22 Capo scrivano - 47803 interventi
Sì, ma non usare il passato quando scrivi. Si suppone che commenti cose che hai appena visto, come sempre, non ricordi di gioventù. E questo sarebbe bene ricordarlo come regola generale.
Zender ebbe a dire: Sì, ma non usare il passato quando scrivi. Si suppone che commenti cose che hai appena visto, come sempre, non ricordi di gioventù. E questo sarebbe bene ricordarlo come regola generale.