Fratello scrittore di romanzetti di successo vive tra donne e sbronze; la sorella divorziata con problemi emotivi si inserisce nella sua vita sovvertendogliela. Questo film ha una bellezza e un'umanità che deriva anche e non nonostante sia confuso e diiseguale. Il regista insegue queste due anime perse in modi differenti senza smettere di amarle nei loro difetti, debolezze, fragilità. Da un regista randagio non ci si poteva aspettare altro. Adorabile.
MEMORABILE: I letti sempre ricchi di donne e bottiglie del protagonista; la scena onirica della Rowlands.
Cassavetes indulge nei suoi vizi reali nel ritrarre uno scrittore donnaiolo alle prese con l'arrivo della sorella Sarah, la cui mente vacilla per un matrimonio fallito e lo sfuggente affetto della figlia. In mezzo, tutti diversi modi di intendere l'amore - che è un "flusso" ininterrotto -, di combattere la follia e provare curarsi da ferite esistenziali mai rimarginate; il tutto, sempre, diretto con libertà naturalistica e piglio malinconico, e interpretato da una delle coppie più straordinarie della storia del cinema.
Fratello e sorella condividono le loro pene d’amore tornando a vivere insieme. Cassavetes racconta l’amore dal punto di vista adulto tra divorzi, rapporti disastrosi coi figli e desiderio di giovinezza. La disamina ammette una certa immaturità da parte di lui e un pizzico di follia da parte di lei. Lo stesso Cassavetes è più crepuscolare che malinconico e la Rowlands affronta un ruolo già visto nella sua carriera. I toni sono onesti e dimostrano un certo coraggio nell’affrontare situazioni difficili.
MEMORABILE: Picchiato davanti al figlio; La ricerca di sesso al bowling; Gli animali portati col taxi.
Uno scrittore in crisi, che si consola a forza di alcol e di belle ragazze di cui si circonda nella sua villa, si ritrova a ospitare la sorella, donna altrettanto frustrata e nevrotica in crisi coniugale e parentale. Cassavetes, nell'intento di sondare le dinamiche di due personaggi borderline, si perde in una strabordante analisi che dovrebbe giustificare i comportamenti e le intemperanze di entrambi, senza riuscire però a suscitare empatia per nessuno dei due, forse anche a causa di un eccesso di autocompiacimento del regista/attore, che in passato aveva dato prove migliori.
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CuriositàColumbo • 5/10/10 10:43 Pulizia ai piani - 1097 interventi
Prodotto dalla Cannon, nel periodo in cui selezionava solo film d'autore.
CuriositàColumbo • 5/10/10 10:44 Pulizia ai piani - 1097 interventi
Tratto da una piece teatrale di Ted Allan recitata in teatro dalla stessa Rowlands e da Jon Voight.
CuriositàColumbo • 5/10/10 10:45 Pulizia ai piani - 1097 interventi
Lo scrittore e drammatugo Ted Allan collabora alla sceneggiatura.