Living with Chucky - Documentario (2022)

La figlia dell'effettista di fiducia di Don Mancini (lo stesso che ne Il figlio di Chucky veniva decapitato) ripercorre la storia del bambolotto assassino per antonomasia in una collezione di interviste ai nomi più rappresentativi della saga (più qualche commentatore esterno), fra immancabili immagini d'archivio e spezzoni tratti dai vari film. Fattura economica, a volte tendente al fan-made, ma sempre appetibile per i fan. Stona, però, l'ultima mezz'ora, in cui è la regista stessa a parlare, proiettando la disamina su un livello più intimista, tenero ma fuori luogo. Solo discreto.

Un neovillain che fa profonda leva sulla pediofobia riossigena l'horror sul finire dell'ottavo decennio novecentesco: Gardner attraversa diagonalmente il franchise e i suoi temi injokes attori registi fx-makers fanbase e malgrado i 100' a disposizione dice poco più di quanto il cultore già non sappia, preferendo attardarsi su quella piaggeria da grande famiglia che i membri del cast si palleggiano l'un l'altro da dietro le quinte degli extras. I non pochi motivi di interesse sono purtroppo tutti relegati alla toccata e fuga. Chucky meritava un'analisi più circostanziata e penetrante.