Les chiens policiers - Corto (1907)

Corto di una decina di minuti che, pur nel suo tempo limitato, risulta assai articolato. La storia viene divisa in alcuni capitoli, partendo dal furto in una grande magione fino ad arrivare all'arresto dei colpevoli. Protagonisti assoluti sono, come da titolo, i cani poliziotto. Infatti la sequenza più lunga riguarda il lunghissimo inseguimento degli animali ai danni della banda di delinquenti; e proprio l'eccessiva lunghezza di tale parte risulta il difetto maggiore di un corto che, altrimenti, sarebbe stato ben strutturato e più interessante.

Poliziesco del 1907, con cani protagonisti che, non a caso, hanno l'onore del titolo. I "nostri" inseguono e sono determinanti nel far catturare dagli Agenti una banda (con tanto di donne) che ha fatto un colpo in una villa. La muta insegue per ogni dove i fuggitivi, sempre incalzandoli. E' da notare che all'ultimo ostacolo (un corso d'acqua) un cane non si lancia a nuotare e torna indietro: lo rivediamo poi, come staffetta, recarsi in caserma per portare i poliziotti all'ultimo rifugio della banda! Chissà se era previsto in sceneggiatura. Corto ritmato, piacevole, che si segue bene.

La fuga dei malviventi e l’inseguimento dei cani poliziotto (che ricalca l'impianto dei Petits vagabonds) ha un che di frenetico e avvincente, al netto di qualche ingenuità di ripresa. Ed è inevitabile che siano proprio gli animali i veri protagonisti, così capaci di attirare l'attenzione dello spettatore. Tuttavia il corto si basa pressoché esclusivamente su di loro (a parte l'interessante inizio sul rapporto della banda col ricettatore), al punto da sembrare uno spot promozionale per le forze dell’ordine in risposta ai cani contrabbandieri di Hatot.