Horror italiano abbastanza confuso, fuori tempo. A fare la parte della mattatrice c'è la Neri e vi è la partecipazione di Cotten (che purtroppo è molto breve). Nota d'onore anche per il caratterista Paul Muller. Assurdo il finale, mentre il make-up della creatura è abbastanza ridicolo.
Il tema è horror puro, e ricalca, in maniera piuttosto contorta, il solito dottore intento ad armeggiare parti di corpo umano, onde dare corso alla sua "creatura". C'è la mitica Rosalba Neri, ma l'atmosfera gotica, mal gestita per via d'un reparto trucco davvero mediocre, svilisce anche a causa di un finale fatto con "l'accetta". Figura, in una parte, anche Paul Muller, attore già visto nel miglior Amanti d'Oltretomba ed in seguito ingaggiato come presenza fissa nel terrificante ciclo TV Lucio Fulci presenta. Passato CUT su Rete 4...
In quest'altra rivisitazione del classico di Shelley il Dr. Frankenstein ha una figlia (e che bel pezzo di figlia: una bellissima Rosalba Neri)! Sembra una commedia sexy Anni Settanta mista ad un po' di horror. Il mostro ha una faccia molto gore ma cade nel ridicolo in quelle scene illuminate a giorno in cui si vede chiaramente il lattice appicicato alla faccia. Nella parte finale lotterà contro un altro essere creato dalla figlia per fermare e uccidere la prima creatura. Belle scenografie e bei costumi (e il nudo della Neri).
MEMORABILE: Se la figlia e l'amante dovevano uccidere il servo insieme, c'era bisogno di adescarlo nel letto in maniera sexy?
La trama è scombinata e non realizzata al meglio; racconta la nota storia di Frankenstein con l'aggiunta di una figlia, che segue le orme del padre ed essendo una donna si sa come va a finire... Sesso e orrore sono gli elementi di questo tipico gotico dei primi anni 70. Ci sono ottime inquadrature del castello e i suoi interni, scenografie e fotografia apprezzabili. Buon cast di protagonisti: Cotten, Muller e Neri. Dare nomi inglesi ai personaggi del film non l'ho trovata una buona idea.
Per ravvivare un tema ormai consunto, ma che continuerà a sfornare epigoni, gli sceneggiatori non trovano di meglio che far uscire rapidamente di scena il dottore per sostituirlo con sua figlia, una diabolica sexy dottoressa che ne combinerà peggio del padre. Scombinato e stiracchiato, il film frana su tutti fronti a partire dalla povertà delle location e dal ridicolissimo maquillage della "creatura". La Neri, sempre splendida, sfoggia un paio di pregevoli nudi, mentre Cotten, Muller e Hargitay eseguono il compitino senza troppa convinzione.
Gotico low-budget dalla trama piuttosto poverella, in cui le buone interpretazioni del trio Neri/Muller/Cotten salvano l'insieme dallo sfacelo. Regia nemmeno malvagia, ma sul film gravano ambientazioni poveristiche senza particolare fascino (squallide poi certe scene in esterni), un mostrone decisamente brutto (con testa a fungo e occhio posticcio penzolante) e un finale caliente (in tutti i sensi) che getta tutto alle ortiche. I risvolti "polizieschi" ci stanno pure, ma a mancare è soprattutto l'atmosfera. C'è di peggio, comunque.
L'originale idea di continuare al femminile il mito di Frankenstein con una donna-demiurgo che anela a creare un amante perfetto sia come intelligenza che come virilità non va lontano, essendo subito rovinata dalla sciattissima regia di Mel Welles e da una sexploitation d'infima lega, cui si aggiungono il ridicolo makeup della Creatura e l'insulso finale. Nonostante simile contesto, Cotten si comporta sempre da immenso professionista del cinema e la Neri vanta un volto e un fisico perfetti per queste figure muliebri perverse e malefiche.
MEMORABILE: Il vago accenno femminista della Neri: «Sarò una donna, ma sono soprattutto un dottore».
La figlia del celebre scienziato, fresca di laurea in medicina, vuole continuare l'operato incompreso del padre, sostituendo ancora una volta Dio con la limitatezza umana. Nonostante i buoni propositi, però, il film si traduce in un pasticciaccio come pochi, con una trama sbilenca e dove si innestano elementi erotici, tanto per catturare (inutilmente) qualche spettatore in più.
Alla saga del Dr. Frankenstein si aggiunge questa imbarazzante pellicola. Di primo acchito la cosa che stona è l'epoca in cui è girato, fuori luogo oltre che fuori tempo massimo, ma bastano la presenza della Neri e pochi minuti di visione per capire l'indole pecoreccia, seppur piuttosto pudica, che il soggetto vuole dare a questo film a cui si aggiunge la presenza del povero Hargitay. La storia è la solita, con l'aggiunta della figlia del dottore che è più pazza del padre e anche piuttosto arrapata. Poca roba.
Operazione curiosa, tenuta - non si sa quanto consapevolmente - in sottile equilibrio fra la fedeltà stilistica al gotico d'antan e la tentazione di aderire in toto all'estetica dei fumettacci neri à la Oltretomba (e anche la parodia sexy tipo Maccione è solo a un passo). Paga la scarsità di risorse, compensa con la sempre splendida Rosalba e la professionalità di Cotten e Muller. Ci sono anche Romano Puppo e Fulvio Mingozzi.
Poverissimo horror-gotico di livello medio-basso, i cui unici punti di forza stanno nella buona recitazione dei (bravi) protagonisti, in alcuni piacevoli brani composti da Alessandroni e nella splendida location principale (il castello di Balsorano). Per il resto abbiamo una trama insulsa dal ritmo (molto) lento (priva di trovate interessanti) e degli effetti speciali al limite dello squallido (i mostro è davvero terribile). Tutto sommato la pellicola risulta (discretamente) guardabile, specie se non si hanno grandi pretese.
MEMORABILE: La scena d'amore tra la Neri e Masé; La mostruosa creatura.
Pauperistica rivisitazione del mito di Frankenstein con annessa variante (la Neri ha la laurea in chirurgia). Cotten esce dal film troppo presto; assistiamo, perciò, alle micidiali deambulazioni del mostro (occhio schizzato e carattere pessimo) e alle aspirazioni della predetta chirurga a un nuovo mostro, stavolta belloccio (ma di cui si ignora se sia dotato di un adeguato schwanzstucker). Fiaccolata finale, come da copione. Robetta, ma, per il cultore, robetta altamente rilassante.
Ennesima riproposizione, con qualche variante, della storia del barone e della sua creatura. Il film è realizzato in modo approssimativo con trama non proprio lineare e recitazioni lontane dal premio Oscar. Qualche spruzzata di erotismo cerca di ravvivare un po' il racconto, ma con scarsi risultati. Anche la conclusione appare piuttosto bislacca. Spiace davvero vedere Cotten invischiato in questo pastrocchio.
Tentativo maldestro ma non ignobile da parte del Belpaese di inserirsi nel filone shelleyano di matrice Hammer (sembra una rivisitazione de La maschera di Frankenstein), con la "geniale" trovata di sostituire Cushing con una diabolica Rosalba Neri. Come nella saga inglese, ci si sofferma molto sull'effetto orrido delle operazioni (il gore resta comunque contenuto), con un po' di nudi exploitativi come additivo. Qualche bella scenografia e un paio di momenti "forti" non salvano però il film da un generale tedio. Risibile il mostro "testone".
MEMORABILE: Lo stritolamento di Cotten; L'omicidio della ragazza nuda; L'amplesso con uccisione di uno dei partner al momento dell'orgasmo; L'insensato finale.
Terribile filmetto che gode di culto. I primi 20' sono decorosi, grazie alla professionalità di Cotten, di Muller e della Neri (perfetta bellezza luciferina), ma poi le situazioni si fanno sempre più spesso sforzate, se non addirittura folli, per di più con dialoghi incredibili, specialmente nelle espressioni di Hargitay, che parla quasi sempre per litoti, talora addirittura doppie (vedi Memorabilia) e in rapida sequenza. Finale pazzesco, con momenti involontariamente ridicoli. Ampio doppio ruolo per Marino Masè, che probabilmente non ha voluto venir accreditato per decoro personale.
MEMORABILE: Orgia di doppie litoti: "Non avevate mai pensato che la vostra creatura avrebbe potuto non apprezzare" "Non ci sarà nascondiglio che io non troverò!".
Una magnifica Rosalba Neri guida il film e lo rende un po’ speciale. Brava e bellissima, occhi splendidi e “diabolici” insieme; molto sensuale e fatale, fino al termine in cui la “passione” giunge al parossismo. Ci sono inoltre adeguati comprimari per accompagnare lo spettatore (adulto e “specializzato”) in questa ennesima vicenda di Frankenstein; ove non mancano alambicchi pieni di misteriose sostanze colorate e un mostro dal “make up” puerile ma trucido al punto giusto. Ci sono anche nudi gratuiti e qualche episodio di violenza da “fumetto oscuro”. Cosa volere di più?
MEMORABILE: Lei lo seduce, lui lo uccide; La "passione" finale con il "nuovo" arrivato.
La morte è sempre ben contenta di asservire i prometeici deliri d’onnipotenza necro-scientifici che da che schermo è schermo e da che scienza è scienza arrecano solo disastri. Niente affatto contento è lo spettatore di questa disfatta del rinnovamento di miti riti icone (benché versione beta del Gordon che verrà), narcotizzato dal vecchio da soffitta senza il marcio da cantina: velleità che secerne tutta la catatonia e la catalessi di certa romance 50‘s (anzianità avvertibile già allora). Il singhiozzante gore Michelin è un palliativo al bahrometro che segnala le peggiori criticità.
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Sono mesi che attendo, sembra veramente un bel lavoro, soprattutto per un maniaco delle varie versioni alternative come me (contiene pure le scene della versione "vestita" spagnola).
Sarebbe stato bello anche un intervista alla Neri e a Muller, ma devo dire che questa edizione è essenziale per le varie scene alternative soprattutto.
e non dimentichiamoci che la Nucleus sta per far uscire pure La morte ha fatto l'uovo con la versione originale con le scene tagliate con Renato Romano.
DiscussioneZender • 8/09/18 09:48 Capo scrivano - 48899 interventi
Mi dice Deepred che nel bluray del film intervistano Mel Welles, il quale quindi non è solo uno pseudonimo come diceva Legnani citando Poppi.
Zender ebbe a dire: Mi dice Deepred che nel bluray del film intervistano Mel Welles, il quale quindi non è solo uno pseudonimo come diceva Legnani citando Poppi.
Contrariamente a quanto indicato attualmente su Imdb e quindi in scheda, nella pellicola con titoli italiani i nomi degli attori Rosalba Neri, Renata Kashe, Lorenzo Terzon, Ada Pometti, appaiono così e non con pseudonimo.
Curiosamente invece il nome di battesimo del regista Welles diventa Montgomery, al posto di Mel
Il film è ambientato in Inghilterra, e i cadaveri per il "mad doctor" vengono acquistati pagando in sterline. Ma il tombarolo Lynch (Herbert Fux), alla richiesta di Tania Frankenstein (Rosalba Neri) di procurarle un cadavere per 500 sterline, rilancia invitandola ad andare a letto con lui: "Non le costerà una lira..." (!) https://www.youtube.com/watch?v=S7W5kAqWH5k (min. 55' 11")