Ladri in guanti gialli - Film (1948)

Quando il gioco si fa duro i duri entrano in scena, ma sul filo del traguardo tutto si squaglia se la sozzura va oltre ogni limite; in altre parole una truffa ha risvolti anche positivi se si colpiscono i pescicani, assolutamente negativi se invece si gioca su qualcuno disposto a rovinarsi per un'idea nata da un bel ricordo. Ciononostante il personaggio più tonico è quello più avido, ed è una donna che rinuncerebbe a tutto pur di stare col braccio anziché che con la mente del piano e questo conferma che il fascino della creatività non ha prezzo.

Una banda specializzata in truffe ai danni di ricconi entra in crisi quando uno dei suoi componenti si innamora della vittima di turno… Nella galassia del cinema nero americano ci si può imbattere anche in prodotti come questo, che non farà gridare al miracolo ma sfugge a una rigida codificazione e vanta una narrazione lineare dal finale movimentato. Payne protagonista soltanto discreto, ma Duryea è ottimo in uno dei suoi tipici ruoli canaglieschi e le donne dominano la scena: Winters perfida e ammaliante, Caulfield dolce e un pochino ingenua, Hart splendida con e senza occhiali.

Rick è un uomo irresistibile per le donne e sfrutta questa sua dote per raggirare una ricca vedova e armare una truffa a parecchi zeri. Ma il cuore ci metterà inevitabilmente il suo zampino. Bel gangster d’altri tempi, si regge sulle angolature noir di una trama  in cui, ai soliti topoi del genere, si aggiungono sfavillanti i caratteri opposti dei personaggi principali, incarnati da John Payne e Shelley Winters. L’eleganza stilistica si associa a un erotismo sotto traccia molto conturbante.

Noir scorrevole e interessante con un gruppo di truffatori che tenta il colpo grosso. La sceneggiatura non fa nulla per non far capire dove si andrà a parare, ma la regia e le interpretazioni sono buone, soprattutto dal lato delle canaglie con Duryea sempre sul pezzo e una diabolica e irragionevole Winters. Non ci sono tempi morti e il film fila liscio sino a una parte finale con qualche modesta sorpresa ma ben servita. Buono.