La legge di Erode - Film (1999)

Nominato sindaco pro-tempore di un piccolo paese, un modesto funzionario scopre che si tratta di un villaggio miserabile i cui precedenti sindaci sono stati tutti linciati dagli abitanti in rivolta per le troppe ruberie... Satira contro il Partito Rivoluzionario Istituzionale al potere in Messico ininterrottamente dal 1929 al 2000, attraverso la (ir)resistibile ascesa di un signor Nessuno prende di mira la presunta modernizzazione operata dal presidente Alemán mostrando un sistema endemico di corruzione sostenuto dalla violenza e benedetto dal clero. Ferocemente ilare, cast perfetto.

Commedia noir ben diretta da Luis Estrada (anche sceneggiatore e produttore), in cui spicca una splendida fotografia. Satira pungente sul potere che un uomo non riesce a controllare, tanto da venir risucchiato in un vortice di illegalità, violenza e follia incontrollabili.  Notevoli le interpretazioni di tutti gli attori, storia spassosa, sceneggiatura originale che mantiene un livello di attenzione alto per tutta la durata del film.

Parabola sul potere sicuramente prevedibile ma efficace: quante volte si è visto un personaggio candido a cui viene affidato il potere, pensando sia un ingenuo facile da manovrare, e invece tanto ingenuo non è? Molte volte. E certamente tutto ciò che si vede nel film è stato già visto altrove: cambia solo la latitudine. Potremmo essere ovunque ma siamo in Messico e certe esagerazioni sono adeguate al tono, a tratti caricaturale, della sceneggiatura. La satira funziona, la regia è svelta e semplice, i ritmi sono buoni. Alcàzar si mostra già perfettamente adatto per questi ruoli.