La guerra di Charlie Wilson - Film (2007)

La guerra di Charlie Wilson
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Charlie Wilson's War
Anno: 2007
Genere: drammatico (colore)
Note: E non "La guerra segreta di Charlie Wilson".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Nascita e sviluppi della guerra in Afghanistan degli Ottanta vista attraverso gli occhi di chi la manovrò e la vinse. Charlie Wilson (Tom Hanks), deputato americano poco in vista ma di grande influenza politica, vi si trova invischiato quasi per caso, spinto da una donna dal fiero cipiglio (Julia Roberts con improbabile parrucca, presenza molto secondaria nel film) e da un potente uomo della Cia (Philip Seymour Hoffman, al solito irriconoscibile e impeccabile). Riuscirà a far stanziare milioni di dollari per una guerra "segreta" combattuta a fianco degli eroici afghani (c’era tra loro un certo Osama Bin Laden, anche se nessuno lo dice) contro l'invasore sovietico. Naturalmente...Leggi tutto della guerra sul campo vediamo poco a niente; quello che invece ci sorbiamo sono dialoghi verbosissimi che appartengono tipicamente a sceneggiature ambiziose e tortuose, in cui i botta e risposta si susseguono senza pause e in cui gli attori dovrebbero mostrare quanto valgono. In realtà Charlie Wilson non incide affatto, personaggio molle quanto il volto di un Tom Hanks piuttosto smunto. Molto meglio Hoffman e gli altri, allora, ma è proprio la storia a non raggiungere mai il giusto grado di coinvolgimento: fredda esposizione di incontri segreti e rendez-vous di algido erotismo, il film di Mike Nichols prosegue anonimo per spegnersi nell'indifferenza di un finale che banalmente si riallaccia alla prima scena. L'idea era interessante e stimolante, lo svolgimento puerile e anodino.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/02/08 DAL BENEMERITO GALBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/12/09
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Galbo 13/02/08 05:56 - 12372 commenti

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Il deputato Charlie Wilson, coadiuvato da una lobby antisovietica e dalla Cia capovolge i destini della guerra in Afghanistan aiutando i ribelli contro l'aggressione russa. Nichols trae da una storia vera un film che sta a metà tra dramma e commedia, alternando scene di grande impatto emotivo (la vita dei profughi nei campi di raccolta) ad altre che mostrano con toni grotteschi i "maneggi" della politica a Washington. Bravo Hanks a tratteggiare la figura del protagonista; eccellente Seymour Hoffman. Breve ma incisiva la parte della Roberts.

G.Godardi 5/03/08 18:19 - 950 commenti

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Intrighi di potere in America gestiti dietro le quinte da personaggi quasi insospettabili. Essendo un film di Nichols quasi tutto gira intorno al sesso e alle relazioni interpersonali. La religione e il nazionalismo fanno il resto. Ottimo film che pare un Oliver Stone col dono della leggerezza. Confezione eccelsa per uno strano ed avvincente mix di commedia, spionaggio e bellico. Il cast fa il resto. Bravo sia l'Hanks libertino ma di "sani principi" che la Roberts "invecchiata" per l'occasione. Ma ovviamente il migliore è il camaleontico Hoffman.
MEMORABILE: La spilla da balia, Hanks che esce dalla vasca, il primo incontro tra Hanks e Hoffman.

Capannelle 29/03/08 14:27 - 4394 commenti

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Nichols gira con un filo di ironia ed evita i personaggi scontati ma la figura di Wilson, texano donnaiolo, antiburocrate e commosso dalla visita nei campi profughi, che da solo convince il congresso a stanziare il mega budget contro i russi, è troppo romanzata. Il regista prende in giro i politici e i servizi Usa (ignoranti e poco efficienti) ma alla fine la fa troppo facile. Roberts superflua, Hanks decente, grande Seymour.
MEMORABILE: Nell'ufficio di Wilson, l'alternanza tra l'agente Cia e lo stuolo di segretarie intente a redigere il comunicato.

Flazich 13/07/08 23:37 - 667 commenti

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Più che un film drammatico e di intrigo sembra una commediola. La patinatura della pellicola è talmente palpabile da rendere quasi fastidiosa ed irriverente la visione. Irriverente nei confronti di coloro che hanno sofferto sulla propria pelle l'orrore della guerra. L'America si accorge del problema per caso e per caso arriva a stanziare un miliardo di dollari per contrastare il nemico russo. Gli afgani sembrano dei bambini che si divertono ad abbattere aerei come se fossero al luna park. L'America è il bene e ci si dimentica di Bin Laden...

Manulele81 24/07/08 16:00 - 83 commenti

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Piacevole e ironica commedia politica, scritta dal grande Aaron Sorkin (che però ha fatto molto meglio in tv), che dovrebbe riflettere sul ruolo dell'America come paldino a tutti i costi in una situazione dalla quale nacque - per volontà americana - la cultura talebana che ha distrutto New York. Ma l'eccesso di humour e leggerezza frena un po' lo strato politico, l'atteggiamento ideologico è ambiguo e tutto resta al livello di personaggi e interpretazioni. Buone, in ogni caso.

Cif 12/08/08 01:32 - 272 commenti

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Un film irritante e decisamente fuori registro. Non graffia, non fa satira, non denuncia, a tratti fa sorridere (ma anche indispettisce). Un'americanata tutta incentrata sul senso di giustizia da esportare made in USA. Una demonizzazione dei comunisti ormai fuori tempo massimo. Wilson, un immorale alcolizzato affetto da satiriasi, si commuove in un campo profughi afgano. Ma come si fa a credere ad un film così? Dialoghi a tratti agghiaccianti. Si segnala un bravissimo Seymour Hoffman. Guardando Hanks non si spiega come abbia vinto 2 Oscar di fila.

Cotola 23/01/10 22:25 - 8998 commenti

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Ispirandosi ad un fatto vero, Nichols dirige una commedia che non convince. Non è un brutto film, ma sembra un pò troppo facilone così come la costruzione del suo protagonista che è assai improbabile e inverosimile nella sua contradditorietà. Inoltre mi è sembrato ambiguo dal punto di vista ideologico-politico: se, infatti, il tono è ironico nei confronti degli americani, i russi vengono dipinti come "cattivoni" senza scrupoli. Il meglio è rappresentato dal cast: Hanks è sufficiente, la Roberts splendente, Hoffman impagabile.

Vstringer 18/03/10 00:01 - 349 commenti

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La cosa più incredibile del film è che è tratto da una storia vera. La cosa migliore è che la storia è raccontata bene da Nichols, con distacco e leggerezza e riferimenti non banali e non ostentati alla situazione di oggi in Medio Oriente. La cosa peggiore è che il film non decolla mai veramente, mantenendosi su un livello buono e nulla più, lasciando il sospetto che si potesse far meglio. Così anche l'interpretazione di Hanks: poco credibile la Roberts, grande il ruvido uomo Cia di Hoffman, brava la Adams segretaria liberal.

Soga 16/03/10 23:31 - 125 commenti

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Nichols tenta di tratteggiare ironicamente, rifacendosi alla storia recente, una critica alla gestione americana delle guerre per l'"esportazione della democrazia", ma cade nella stessa retorica che vorrebbe stigmatizzare. Gli intrighi americanocentrici sono il fulcro della vicenda, gestiti da macchiette appena abbozzate che vivono di sorrisi ironici e frasi (fatte) secche; il resto del mondo è una tavolozza variopinta di utili idioti. Non molto di più di un filmetto banale, scontato, moralista.

Daniela 9/04/10 22:55 - 12606 commenti

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Si può affrontare con leggerezza un nodo tanto doloroso della storia recente, che tante conseguenze ha avuto e continua ad avere anche oggi? Certo che si può, l'ironia è una arma potente e la leggerenza, che la distingue dal sarcasmo, è una sua virtù, non un difetto. Però presuppone un punto di vista, che qui invece è arduo rintracciare, per cui alla fine non si sa proprio cosa pensare di questo deputato puttaniere, intrallazzatore, privo di scrupoli, che si commuove visitando un campo profughi. Commedia debole, moralmente ambigua.
MEMORABILE: Si dice che per i grandi attori non ci siano piccole parti, ma qui Philip Seymour Hoffman - eccellente - è proprio sprecato

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Mark 1/03/11 00:46 - 264 commenti

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Una storia vera, densa dei soliti intrighi affaristico-politici americani, ha uno svolgimento altalenante dove si intrecciano in una simbiosi posticcia ironia e messaggio politico. Tom Hanks è goffo nei panni di Wilson, a tratti ne indossa faticosamente il ruolo a scapito della credibilità del personaggio. Il film risulta decisamente sotto tono perché non ironizza né denuncia apertamente ma si limita ad ammiccare ad una realtà che avrebbe meritato una narrazione stilisticamente più schierata.

Domino86 16/03/11 14:55 - 607 commenti

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Questo film è il riassunto dello schifo che c'è dietro ogni guerra (la quale è di per sé già qualcosa di tremebondo). A mio avviso se si fosse deciso di dare un'impronta più dura alla pellicola l'effetto sarebbe stato sicuramente migliore; lasciando le cose così come sono il film si segue tranquillamente ma manca quel qualcosa in più.

Pigro 12/04/11 21:46 - 9623 commenti

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La storia dei finanziamenti segreti della Cia ai mujaheddin afgani contro i russi, in un film rigoroso nel mostrare la casualità cialtrona della politica Usa, ma carente in capacità comunicativa. L'eccessiva verbosità di informazioni storiche mostra una volontà di precisione che non sa trasformarsi in narrazione efficace. D'altra parte la critica rimane a un livello superficiale, annegata com'è in una sceneggiatura da commedia sulla quale la regia stessa si impantana senza mai avere uno scatto folgorante. Deludente (a parte i bravi attori).

Belfagor 17/02/12 09:29 - 2689 commenti

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Ovvero come Charlie Wilson (deputato senza scrupoli, alcolizzato, puttaniere e arraffone) s'intrallazzò con la Cia per finanziare i mujaheddin contro i sovietici. Dopo l'11 settembre, gli statunitensi hanno provato a fare i conti con la propria storia, ma questo film dimostra in pieno come molti tentino di rifuggire le loro colpe: nonostante la blanda ironia, Wilson ne esce come uno spregevole eroe, sempre e comunque preferibile ai comunisti brutti e cattivi. Hanks infimo, brava ma impalpabile la Roberts, l'unico degno di nota è Hoffman.

Nando 6/05/12 10:32 - 3806 commenti

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Ispirato da un evento realmente accaduto che contribuì al fallimento sovietico durante l'occupazione afghana, il film alterna momenti drammatici a frammenti leggeri ma non appare del tutto convincente. A parer mio evidenzia una notevole forma di faciloneria narrativa, nonostante il cast sia abbastanza convincente.

Vito 20/11/15 05:50 - 695 commenti

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Satira sull'Operazione Cyclone, il programma di armamento dei mujahideen afghani; come dire: l'America genera da sola i propri mostri. La frizzante regia di Nichols e la perfetta sceneggiatura di Sorkin, sempre in equilibrio tra commedia e dramma, aiutati da grandi attori tutti in parte, rendono il film irresistibile. Il Charlie Wilson di Hanks è un bambinone emotivo che agisce senza pensare alle conseguenze e rappresenta un'intera classe politica. La Roberts è la faccia incipriata dell'estrema destra statunitense. Il migliore è Philip Seymour Hoffman.

Thedude94 15/11/18 00:21 - 1084 commenti

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Biografia non ben raccontata da Nichols, il quale mette in mostra un Charlie Wilson (lo scialbo Hanks) che non sembra proprio convintissimo di ciò che fa. Il regista non gira neanche male, ma con una fotografia così patinata in certi punti e scenografie che a volte non ci fanno capire il periodo storico in cui siamo, riesce a concludere ben poco. Si salva il sempre convincente Hoffman, che ravviva momenti in cui la confusione della scrittura fa perdere il filo della trama. Poco convincente.

Tarabas 4/01/20 22:34 - 1878 commenti

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Tratto da un’incredibile storia vera, il film racconta la vicenda degli aiuti USA ai mujaheddin afghani contro l’Armata Rossa. Tom Hanks è come sempre bravo nel ruolo del bizzarro protagonista, un deputato di larghe vedute morali conquistato alla causa afghana. Il resto del cast è di prima classe. Gli snodi della storia sono però parecchio semplificati e diventano forzati al limite dell’ inverosimile. anche i toni alterni tra commedia nera e dramma funzionano mediamente poco e alla fine la sensazione è quella di un film non riuscito.

Caesars 22/01/21 09:01 - 3772 commenti

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Buone aspettative per un film diretto da Nichols e interpretato dal duo Hanks/Hoffman. Peccato che la pellicola, pur basata su fatti reali, sia poco più di un fumettone, con personaggi tagliati con l'accetta (gli americani che si commuovono per i bimbi vittime delle bombe giocattolo, i russi cattivissimi). Anche l'interpretazione di Hanks convince poco, al contrario di Hoffman al solito assai bravo. La Roberts (bionda) meglio dimenticarla. Appena suggerite (la storia del monaco zen) le conseguenze del sostegno agli afgani da parte degli USA (Bin Laden ovviamente non si nomina).

Gottardi 1/02/22 13:34 - 394 commenti

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Deputato donnaiolo e poco impegnato si turba per l’invasione sovietica in Afghanistan e mette in moto il meccanismo della pesante ingerenza americana nel conflitto con aiuti finanziari e non. Rovinato dal patriottismo USA e imbevuto di ideologia propinata a man bassa, è ottimo invece nella descrizione dei meccanismi di potere sotterranei tra soldi, sesso, e lobby. Buona la realizzazione tecnica e interpreti sopraffini. La famosa scena reale dei carri russi che si ritirano attraversando il ponte sarà vendicata nel 2021 col fallimento e il ritiro delle forze americane.
MEMORABILE: Le scene di repertorio.

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Enzus79 22/02/24 22:27 - 2863 commenti

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Tratto da una storia vera americana: nei primi anni Ottanta una miliardaria texana convince un deputato ad aiutare gli afghani nel contrastare l'invasione dei sovietici. Film parzialmente riuscito. La storia in sé è interessante, ma il tema centrale è trattato con leggerezza, forse troppa. Tom Hanks e Julia Roberts meglio in altri contesti. Più convincente Hoffman: bravissimo.
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  • Curiosità Zender • 24/02/08 12:48
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Candidature agli Oscar 2008:
    Miglior attore non protagonista (Philip Seymour Hoffman)