La foresta dei pugnali volanti - Film (2004)

La foresta dei pugnali volanti
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Shi Mian mai fu
Anno: 2004
Genere: arti marziali (colore)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dal regista di HERO (e, prima, di opere molto più “d’autore” come LANTERNE ROSSE) ancora un wuxiapan ad alto contenuto spettacolare, meno tortuoso del precedente nella storia (che già dal titolo inglese, LOVERS, fa presagire un intreccio a sfondo sentimentale) e meno appariscente nella coreografia delle scene d’azione. Ciononostante, e soprattutto nel secondo tempo, la cura certosina di Zhang Yimou nella messa in scena dà luogo a momenti artisticamente magnifici, in cui la natura selvaggia della foresta funge da set perfetto per le acrobazie impossibili dei personaggi, che combattono...Leggi tutto tra gli alti fusti di bambù lanciandosi in volo e annullando - come da tradizione - ogni legge gravitazionale. Molteplici i virtuosismi tecnici, le riprese a velocità folle seguendo le traiettorie di frecce e pugnali, mentre la consueta attenzione a scenografie e costumi contribuisce a dare al film un appeal degno della grande tradizione orientale. Strepitoso anche il sonoro, fondamentale per dare all'opera un impatto che, grazie all'ideale congiunzione con la splendida soundtrack, avvolge con la dovuta profondità d'azione. Aggiungendovi la grandeur dell'ultimo combattimento (tra paradossali sconvolgimenti climatici) ci ritroviamo di fronte non a un film qualsiasi, ma a uno dei vertici dell’arte cinese. Peccato per la storia, scialba, e per un’incapacità di sintesi che allunga la durata fino alle due ore condendo le scene d'amore con troppi primi piani scontati e lacrime ordinanza. Primo tempo che procede a fatica.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Il Gobbo 25/10/07 09:56 - 3015 commenti

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La magia di Hero probabilmente era irripetibile, e difatti il secondo wu xia di Zhang Yimou, realizzato a tamburo battente, manca della magia del predecessore e pencola più sull'esercizio di stile un po' manierato, dando fiato ai tromboni dei detrattori. Diciamo che manca la tenuta d'insieme, mentre singole sequenze sono comunque di abbacinante bellezza. E, in verità, il film rimane comunque ancorato alla tradizione, anche nel finale difficilmente digeribile allo spettatore occidentale. Comunque da vedere

Lercio 25/10/07 23:06 - 232 commenti

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Ottimo l'apparato tecnico: le scene di lotta sono orchestrate in maniera impeccabile e spesso lasciano a bocca aperta. Il soggetto, a tratti Shakesperiano, non brilla certo per originalità e alcuni colpi di scena risultano un po' artificiosi come i cambi di scenario (forse un po' troppo bruschi). Un film notevole nel suo complesso, di cui si può discutere e che poteva riuscire meglio ma che di certo non manca di spettacolarità.

Galbo 27/10/07 07:34 - 12392 commenti

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Dopo un gioellino di grazia ed equlibrio come Hero, il ritorno di Zhang Yimou al genere wuxiapian con questo film non è altrettanto riuscito. Ciò probabilmente per mancanza di ispirazione: se preso nelle sue singole parti il film regala dei momenti efficaci (ancora e sopratutto nelle coreografie e nella fotografia), l'insieme appare piuttosto "slegato" con una sceneggiatura carente in più punti e momenti (tipo il finale) che lasciano francamente perplesso lo spettatore. Comunque meritevole di visione.

Capannelle 10/03/08 09:14 - 4411 commenti

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Visivamente straordinario non è però all'altezza per la narrazione o almeno non riesce a coinvolgere con la dovuta intensità. Stile a tratti faraonico senza che ce ne sia bisogno, personaggi scontati che soprattutto nella prima parte non prendono vigore. È comunque da vedere per la spettacolarità di alcune scene.

Pigro 8/10/08 10:23 - 9666 commenti

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Amori e duelli, eserciti e ribelli... Il fascino di questo film è innegabile: la storia che viene da un tempo arcaico con tutto il suo peso epico e mitico si sposa con una folgorazione visiva e un'invenzione tecnica di riprese che incantano e stupiscono. Il ballo della danzatrice cieca o il duello sotto la neve sono clamorosi pezzi di virtuosismo da lasciare a bocca aperta. Poi si chiude la bocca e ci si rende conto che è proprio il virtuosismo a muovere il film: più autocompiacimento (troppi ralenti e barocchismi) che poesia.

Daniela 6/12/09 00:10 - 12660 commenti

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Al pari di Hero, visivamente bellissimo, con momenti di altissima suggestione dovuti alla sfavillante fotografia, alla colonna sonora suggestiva, alla sensualità degli interpreti. Ma mentre in Hero questi splendori illuminavano una storia avvincente, qui la sceneggiatura risulta carente, con troppe incongruenze e colpi di scena (uno dei quali davvero deludente, perchè sminuisce la forza di uno dei personaggi principali e mortifica la più bella sequenza del film). Finale melodrammatico tirato troppo per le lunghe, a rischio di comico involontario.
MEMORABILE: La bellezza di alcune scene (in particolare il ballo con i colpi da ripetere in sequenza) rende il film meritevole di visione

Jandileida 27/12/09 23:03 - 1565 commenti

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Lui, lei e l'altro nella Cina medievale con sullo sfondo una guerra tra imperiali e ribeli. Dopo l'ottimo Hero, Yimou stavolta si tuffa nell'epos romantico ma sbaglia l'entrata in acqua. Come al solito niente da dire sulla fotografia e le scenografie, curatissime e che catturano l'occhio, ma si ha un po' l'impressione che questa volta la loro bellezza serva più che altro a celare le magagne di una sceneggiatura debolina e di alcune interpretazioni troppo teatrali, che appesantiscono troppo il film.

Myvincent 12/10/10 11:13 - 3741 commenti

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Pugnali e cuori, due elementi che assieme fanno solo male e infatti l'esito drammatico non è proprio inaspettato. Esteticamente incantevole (la scena nel bosco di bamboo è di grande forza espressiva), il film è una continua esasperazione di tattiche combattive che alla lunga annoiano, con coltelli telecomandati e tecniche computerizzate che raffreddano la vista. Cold as a knife...

Cotola 19/11/10 22:49 - 9043 commenti

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Dopo l’enorme successo di Hero, Yimou cerca di bissare dando vita ad una pellicola dai buoni risultati. Le accuse di estetismo e formalismo eccessivo e fine a se stesso sono piovute anche stavolta, ma se in parte possono essere vere va anche detto che il film è una gioia per gli occhi e risulta estremamente gradevole, divertente anche da un punto di vista narrativo oltre che molto curato nella confezione. Consigliabile a chi ama il genere.

Belfagor 31/03/11 19:58 - 2690 commenti

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Ancor più che in Hero, il vero protagonista di questo epos a sfondo storico è il colore: la fotografia è infatti portentosa, una vera gioia per gli occhi nelle sue infinite tonalità. Se solo il resto fosse stato allo stesso livello, sarebbe stato un capolavoro. Sfortunatamente, la trama è piena di lacune che vengono evidenziate da una durata notevole. Man mano che il film procede, aumenta sempre più il contrasto fra i momenti in cui si rischia il ridicolo involontario e sequenze che, nonostante tutto, sono davvero spettacolari.
MEMORABILE: Il ballo della protagonista circondata dai tamburi.

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Disorder 12/05/16 15:17 - 1416 commenti

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Più che al precedente Hero, questo film somiglia piuttosto a La tigre e il dragone di Ang Lee, del quale condivide grossomodo pregi e difetti: grandissima fotografia, impeccabile direzione ma anche troppe lentezze e inutili prolissità in molte parti. A "salvare" Yimou è il senso del ritmo, che alleggerisce la visione e tutto sommato consente di arrivare alla fine senza mai annoiarsi. La trama è semplice e chiara, convincente anche il lavoro fatto sulla psicologia dei personaggi. Belle le musiche. Un buon lavoro.

Lythops 16/05/16 16:10 - 1019 commenti

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Per apprezzarlo occorre sicuramente non pensare che si tratta dello stesso regista di Lanterne rosse, di cui manca praticamente tutto. Di quel Yimou resta testimonianza nella delicatezza di scenografia e fotografia, oltre che in alcuni memorabili effetti. Tanto colore, tanta grazia soprattutto in Zhang Ziyi: da sola vale la visione in un film che, pur pregevole, ben diretto e orchestrato, non lascia il segno.

Jdelarge 13/06/17 20:26 - 1000 commenti

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Impeccabile dal punto di vista tecnico, lascia abbastanza a desiderare per quanto riguarda la trama, la quale consiste essenzialmente in una storia d'amore non troppo originale. Esagerata la quantità di colpi di scena che finiscono, così, col risultare prevedibili se non addirittura ridicoli. Fondamentale, come spesso accade nei film di Yimou, l'apporto cromatico, che conferisce un tocco fiabesco a ogni inquadratura.

Il ferrini 29/11/17 15:43 - 2357 commenti

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Visivamente è un'esperienza notevole, si viene letteralmente travolti da un turbinio di eleganti coreografie dai movimenti armonici e dai colori sgargianti. Anche i movimenti di macchina sono pregevoli, così come l'accurata composizione dell'immagine. Location suggestive e scenografie dettagliatissime completano il quadro di un film esteticamente ineccepibile. Sicuramente la sceneggiatura non è all'altezza della messa in scena, tuttavia dosa i suoi piccoli colpi di scena in modo da mantenere viva l'attenzione fino al finale.

Magi94 10/12/17 21:15 - 952 commenti

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La regia di Zhang Yimou è senz'ombra di dubbio eccezionale e punto di forza del film. L'utilizzo sapiente di computer grafica e ralenti ricrea infatti combattimenti che sono vere e proprio coreografie di danza, accompagnate con maestria da una musica ispirata che rende il tutto ancora più artistico. Peccato che la storia sia ben poca cosa, soprattutto a causa di un grosso calo dopo l'arrivo alla base dei Pugnali Volanti (purtroppo non approfonditi), finendo per scadere in un lacrimoso film sentimentale con dialoghi sciocchi e attori mediocri.
MEMORABILE: Il primo combattimento-danza con i fagioli.

Thedude94 26/08/18 16:31 - 1096 commenti

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Se consideriamo l'aspetto tecnico, il film non ha nulla da eccepire: ha un'ottima fotografia e una regia buona di Yimou; purtroppo c'è da considerare anche la storia e gli eventi raccontati: non che siano così malvagi, ma non sono rappresentati in maniera convincente. Gli attori sono comunque bravi (Kaneshiro e la Ziyi spiccano), ma i troppi intrecci di trama e gli eccessivi colpi di scena fanno perdere vigore a una storia che poteva essere molto più emozionante e romantica. Dominano le scene di battaglia, tutte ben girate.

Noodles 11/05/20 17:03 - 2227 commenti

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Classico film sulle arti marziali con i suoi pregi e i suoi difetti. Se da una parte abbiamo scene spettacolari, un cura maniacale per la coreografia, effetti speciali degni di nota e una fotografia molto bella, dall'altra abbiamo una storia scritta praticamente solo per gli appassionati, con i soliti cliché e con passaggi di sceneggiatura estremamente scontati. Anche il finale non convince. Per gli amanti del genere è consigliatissimo. Per gli altri la noia si farà sentire.

Enzus79 4/01/23 23:13 - 2895 commenti

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Storia classica cinese di cappa e spada (wuxia): una ragazza cieca è seguita da due guardie imperiali con lo scopo di sgominare un gruppo di ribelli. Impeccabile sia visivamente (i combattimenti sono da applausi) che per quanto concerne la regia, firmata da Zhang Yimou. Si rasenta il poetico, specialmente nella parte finale. Zhang Ziyi bravissima. Colonna sonora molto apprezzabile.
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  • Homevideo Poppo • 26/11/13 20:20
    Galoppino - 465 interventi
    Ma allora è un complotto. Leggo su avmagazine che anche il bluray di questo film (cfr. il dvd de "la città proibita") non può essere chiamato tale. Davvero, meglio il dvd?