La casa degli incubi - Film (1943)

Un matrimonio programmato, un furto e un omicidio (forse due...): nella campagna francese il clan dei Goupi non ha di che annoiarsi. Intriso di miasmi gotici, il film di Becker non appartiene all'alveo dell'horror cui lo confina il titolo italiano. La storia è intricatissima, e tra accumuli narrativi e scene madri dà voce a un coro di freak definiti con toni sardonici e macchiettistici. Ma Becker gioca abilmente con le dinamiche relazionali mettendo a nudo sia la grettezza che la coesione del branco familiare innanzi alla legge: una connivenza che è resistenza e nido delle aberrazioni sociali.

Nel paese sono tutti parenti, ma questo non impedisce che ci siano vittime e assassini. Una sorta di incubo splendidamente raccontato, un mondo chiuso fatto di nevrosi e di cattiverie che poggiano la loro ragion d'essere nell'asfittico microcosmo familiare. Un piccolo capolavoro girato in tempo di guerra in cui la guerra non è citata ma si sentono tutti i suoi orrori.