WESTERNALIA: L'ESTATE SELVAGGIA DELLO SPAGHETTI WESTERN
Non poi così malaccio come si sente (e legge) in giro.
Vabbè, ingenuo e banale, elementare e alquanto piattino, nonchè ridicolo in alcuni frangenti ( le velocizzazioni improvvise come le comiche, i wanted list scritti in italiano!, il Machete-si chiama proprio così!- di Gianni Pallavicino), ma sostenuto da un buon ritmo, qualche morbosità e un gran massacro finale dove ben pochi si salvano
Kinski, poi, e un viscidone erotomane, stupratore e guardone incallito, preso continuamente a calci nel sedere, umiliato e deriso...
A ogni sottana che incrocia la sua strada le parte l'embolo, palpa e si arrapa, si infoia a bestia, ma viene regolarmente respinto (e visto la sua alta percentuale di MDF, ci prova pure con bruttissime prostitute, beccandosi-anche lì-sonori rifiuti, e lui-da galantuomo qual'è-replica con un raffinato: "
Vai all'inferno, baldracca!")
Ma non solo il sesso e il suo cruccio, e pure spietato e crudele, sparando a bruciapelo su uomini e donne inermi
Mario Costa non gira nemmeno malaccio, con grandi spazi (degna di nota la sparatoria sulle rocce) e un finale che sà di peckinphaniano (con le dovute differenze), tocchi crudeli (Luisa Rivelli uccisa sul calesse da Kinski, l'agguato a mister Powers, l'assassinio a freddo del notaio, Kinski che prende a pedate la Giorgelli, la stessa fine di Kinski ammazzato come un cane) e momenti cultissimi, quasi da erotico morboso: Kinski che fà il guardone sulle grazie della Rivelli; Kinski che tenta di violentarla e lei che all'inizio-per salvare la buccia-ci stà, Kinski che minaccia e obbliga due ragazze-non male la moracciona-a spogliarsi davanti a lui in riva a un fiume.
Morriconeggiante lo score di Stelvio Cipriani e impagabile Kinski vestito di bianco con cappellaccio di paglia sulla capoccia
Messicani da operetta, momenti deliranti (la Giorgielli ballerina messicana davvero improbabile e improponibile mentre danza) e qualche location spartana (il solito boschetto), ma nell'insieme il filmaccio funziona, e il folle arrapato Kinski vale la visione.