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La nostra recensione di L'ultimo aereo per Venezia

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dalla coppia d'oro dello sceneggiato Rai Anni Settanta (Biagio Proietti in sceneggiatura e Daniele D'Anza in regia) un lavoro singolare che fin dalle prime battute si segnala per la chiara volontà di spezzare schemi precostituiti: basti ascoltare come il momento del delitto (che seguiamo parzialmente in soggettiva fin dalla partenza del killer da Venezia) venga sorprendentemente commentato da una marcetta di Armando Trovajoli decisamente più degna d'una commedia, un tormentone che ci accompagnerà a lungo inserito tuttavia in una colonna sonora che al contrario, per il resto, ricalca i canoni dei thriller televisivi del tempo. E che dire delle otto puntate di durata estremamente...Leggi tutto contenuta e variabile (dai trenta ai quaranta minuti e oltre) o dei riassunti delle puntate precedenti affidati ai diversi personaggi che a turno raccontano la vicenda prinipalmente dal loro punto di vista? O degli stessi che durante i primi interrogatori rispondono rivolgendosi a noi senza che si senta nessuno porgli le domande a cui rispondono? Ma le sorprese non finiscono qui e la stessa costruzione dell'intreccio percorre strade inusuali, pur rimanendo fieramente negli ambiti del giallo, genere a cui l'opera guarda senza concedersi contaminazioni di sorta. Tanti i protagonisti che si dividono la scena, dai testimoni del delitto (Massimo Girotti in versione attore eccentrico e alcolizzato, Maria Fiore e Giampiero Albertini che dalla loro Cinquecento parcheggiata in zona Camilluccia, a Roma, vedono il killer uscire dalla casa di via Stresa 116) alla ricca moglie (Malfatti) del defunto e all'amante (Pavese) dello stesso. Fino a coloro che da subito vengono individuati come i possibili colpevoli, entrambi veneziani: il giovane spiantato Franco Zanni (De Luigi), che abita in una casa di pescatori in diga agli Alberoni, e l'altolocato Roberto Cialdi (Gazzolo), grande amico della moglie della vittima. Il giudice istruttore incaricato delle indagini (Mori) e il commissario che lo aiuta (Mazzoli) cercano di far luce sulle tante contraddizioni del caso facendovi rientrare anche uno strano ragazzo di buona famiglia (Capitano) la cui spider decappottabile pare sia stata usata per raggiungere il luogo del delitto dal killer. Colpisce la rapidità (leggasi anche faciloneria) con cui si arriva a molte conclusioni, testimonianza di uno script più attento ai colpi di scena e alla storia che a rendere realmente credibile la strada univoca percorsa per intepretare molti indizi. Insomma, dal punto di vista poliziesco i buchi non mancano, eppure l'insieme è altamente godibile, nonostante qualche divagazione di troppo che certo aiuta ad approfondire la psicologia dei personaggi rappresentati ma che poco o nulla aggiunge al dipanamento della matassa. D'Anza ad ogni modo garantisce una regia competente e agile nonché un'eccellente direzione del cast (notevole Girotti quando non gigioneggia in eccesso in versione alcolizzato, perfetti Gazzolo e la coppia "povera" Fiore/Albertini, lei domestica lui ex galeotto alla vana ricerca di un lavoro onesto). Nel complesso un giallo piacevole, ottimamente musicato (marcetta a parte, che potrà indisporre molti), diverso dal solito, ricco d'inventiva e molto ben articolato, che fornisce le spiegazioni a quasi ogni interrogativo lasciando poi intendere con chiarezza ciò che esplicitamente non dice. Roma e Venezia riprese entrambe con dovizia di esterni talvolta ricercati, fotografati in maniera soddisfacente. Allegramente imperfetto, un po' dispersivo ma coinvolgente e intrigante, stravagante eppure rigoroso nell'aderenza alle coordinate del genere.

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Tutti i commenti e le recensioni di L'ultimo aereo per Venezia

TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/04/13 DAL BENEMERITO NICOLA81 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 9/02/21
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Nicola81 19/04/13 21:20 - 2979 commenti

I gusti di Nicola81

Un intrigo giallo che ricorda il caso Fenaroli e le tante microstorie che gli ruotano attorno sono gli ingredienti di questo sceneggiato sperimentale articolato in 8 brevissime puntate e che si rivela migliore di quanto faccia presagire la prima brutta puntata. Il cast è di valore e non mancano i momenti riusciti, ma le stranezze si notano decisamente di più. Discrete le musiche di Trovajoli.
MEMORABILE: I riassunti delle puntate affidati sempre ad un personaggio diverso; Il commissario (Mazzoli) che appare in ogni puntata ma parla solo nell'ultima...

Dusso 6/08/14 10:17 - 1611 commenti

I gusti di Dusso

È uno sceneggiato molto particolare con scene stranissime (e musiche quasi da commedia sexy) che, oltre a raccontare una vicenda gialla interessante, divaga sui personaggi approfondendo le loro storie. Anche l'impostazione con 8 episodi di 40 minuti è inusuale per l'epoca. Molto curioso quindi e non del tutto riuscito, ma alla fine sono più le cose positive che quelle negative e l'interesse per scoprire il colpevole tiene comunque ben viva l'attenzione, anche nei momenti in cui si divaga.
MEMORABILE: Il delitto iniziale.

Homesick 4/06/15 17:17 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Gli episodi sono ben otto, ma durano 40 minuti l'uno e questo, insieme alla storia non molto complicata, costituiscono punti di forza dello sceneggiato, messo in scena da D'Anza con consueta perizia tecnica e gettando sospetti sui vari personaggi che pongono interrogativi anche nel finale. Trovajoli compone un motivetto allegro e trainante e gli attori - inclusi gli stranieri Hahn e Sernas, non doppiati - recitano in maniera misurata e realistica; tra essi si fanno notare la faccia da schiaffi Capitano, la ruspante Fiore e un Albertini in preda a comprensibile rabbia antisocietaria.
MEMORABILE: I riassunti delle puntate precedenti, narrati ogni volta da un personaggio diverso; Albertini al supermarket; il cappello finale (Girotti e Fiore).

Myvincent 27/12/23 08:01 - 3991 commenti

I gusti di Myvincent

Un uomo assiste a un omicidio dalla sua terrazza e intravede anche l’assassino in una ricostruzione faticosa che però si rivelerà fondamentale. Danza s’ispira certamente a Hitchcock e ad Argento per confezionare un giallo meno intricato del solito, più lineare di quello che ci aspetteremmo. Al punto che l’ultima puntata, l’ottava, è più un capitolo di extra che la risoluzione del mistero. Originale la scelta dei monologhi in sostituzione dei dialoghi classici da interrogatorio poliziesco.

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  • Discussione Nicola81 • 12/06/14 18:01
    Contratto a progetto - 693 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Nicola, direi che è ovvio. Ce ne sono altri di tardivi che sono molto belli, ma Coralba è fra i primi due o tre di tutti i tempi, e Giocando a golf è comunque di un altissimo livello. Anzi, si potrebbe fare una classifica davinottica degli sceneggiati...sarebbe però bene fare delle sottoclassi che indichino il numero delle puntate. Ad esempio da 1 e due parti, da 3 a 4 e da 5 a 8, prendere i migliori di ogni categoria e fare la finalissima, non trovi? Io qualche idea ce l'avrei, ma ci sono 2 o 3 sceneggiati che dovrei ancora vedere. Tutto il mio discorso non ha senso se è già stata fatta. Ciao. FAUNO.

    Caro Fauno, finalmente ci incrociamo... Carina l'idea della classifica davinottica degli scenggiati, anche se una divisione per sottoclassi temo la renderebbe un pò contorta. Comunque io ci starei... Ci tengo a precisare che, dicendo a Corinne che questo sceneggiato è ben diverso dagli altri due citati a titolo di esempio, non mi riferivo soltanto a un inferiore livello artistico, ma ad uno stile totalmente diverso. Non aggiungo altro per non guastare la festa a chi volesse vederlo...
  • Discussione Nicola81 • 12/06/14 18:24
    Contratto a progetto - 693 interventi
    Dusso ebbe a dire:
    Fauno ebbe a dire:
    Nicola, direi che è ovvio. Ce ne sono altri di tardivi che sono molto belli, ma Coralba è fra i primi due o tre di tutti i tempi, e Giocando a golf è comunque di un altissimo livello. Anzi, si potrebbe fare una classifica davinottica degli sceneggiati...sarebbe però bene fare delle sottoclassi che indichino il numero delle puntate. Ad esempio da 1 e due parti, da 3 a 4 e da 5 a 8, prendere i migliori di ogni categoria e fare la finalissima, non trovi? Io qualche idea ce l'avrei, ma ci sono 2 o 3 sceneggiati che dovrei ancora vedere. Tutto il mio discorso non ha senso se è già stata fatta. Ciao. FAUNO.

    Fauno mi raccomando occhio a Rai Premium che il 6 luglio trasmette Extra di Daniele D'anza oltre ad un altro paio di sceneggiati interessantissimi


    Veramente danno Extra? Sono anni che è introvabile! E quali sarebbero gli altri due sceneggiati interessantissimi?
  • Discussione Dusso • 12/06/14 19:14
    Archivista in seconda - 1926 interventi
    Nicola81 ebbe a dire:
    Dusso ebbe a dire:
    Fauno ebbe a dire:
    Nicola, direi che è ovvio. Ce ne sono altri di tardivi che sono molto belli, ma Coralba è fra i primi due o tre di tutti i tempi, e Giocando a golf è comunque di un altissimo livello. Anzi, si potrebbe fare una classifica davinottica degli sceneggiati...sarebbe però bene fare delle sottoclassi che indichino il numero delle puntate. Ad esempio da 1 e due parti, da 3 a 4 e da 5 a 8, prendere i migliori di ogni categoria e fare la finalissima, non trovi? Io qualche idea ce l'avrei, ma ci sono 2 o 3 sceneggiati che dovrei ancora vedere. Tutto il mio discorso non ha senso se è già stata fatta. Ciao. FAUNO.

    Fauno mi raccomando occhio a Rai Premium che il 6 luglio trasmette Extra di Daniele D'anza oltre ad un altro paio di sceneggiati interessantissimi


    Veramente danno Extra? Sono anni che è introvabile! E quali sarebbero gli altri due sceneggiati interessantissimi?


    Leggi nel topic "La sconosciuta" sezione Homevideo c'è tutta la discussione
  • Discussione Corinne • 14/06/14 00:35
    Magazziniere - 86 interventi
    Sono due giorni che tento di rispondere, ma con Google Chrome non mi si apre il box di risposta...ora ho provato con IE e pare funzioni.
    Quando ho aperto questo thread non ho pensato di controllare la durata dello sceneggiato tramite IMDB, non pensavo di trovarlo...effettivamente, lì da 40-45m per episodio ma devo aver letto da qualche parte (forse tra i commenti qui) che erano episodi brevi. Boh.

    Quando parlo di "mio genere" in realtà mi riferisco a giallo-thriller italiani anni Settanta, che poi sono il motivo per cui sono approdata sul Davinotti, vedo che qui il genere è conosciuto e apprezzato. Sceneggiati ne ho visti pochi (IL SEGNO DEL COMANDO, IL FAUNO DI PIETRA, L'ENIGMA DELLE DUE SORELLE, DIMENTICARE LISA e probabilmente qualcos'altro quand'ero bambina).
  • Discussione Nicola81 • 23/06/14 21:06
    Contratto a progetto - 693 interventi
    Corinne ebbe a dire:
    Sono due giorni che tento di rispondere, ma con Google Chrome non mi si apre il box di risposta...ora ho provato con IE e pare funzioni.
    Quando ho aperto questo thread non ho pensato di controllare la durata dello sceneggiato tramite IMDB, non pensavo di trovarlo...effettivamente, lì da 40-45m per episodio ma devo aver letto da qualche parte (forse tra i commenti qui) che erano episodi brevi. Boh.

    Quando parlo di "mio genere" in realtà mi riferisco a giallo-thriller italiani anni Settanta, che poi sono il motivo per cui sono approdata sul Davinotti, vedo che qui il genere è conosciuto e apprezzato. Sceneggiati ne ho visti pochi (IL SEGNO DEL COMANDO, IL FAUNO DI PIETRA, L'ENIGMA DELLE DUE SORELLE, DIMENTICARE LISA e probabilmente qualcos'altro quand'ero bambina).


    Che io ricordi, gli episodi erano leggermente più brevi di 40/45 m, e ti posso assicurare, per esperienza personale, che se IMDB indica una durata maggiore non bisogna prenderlo per oro colato.
    Anch'io sono un grande appassionato di gialli/thriller (anche polizieschi, a dire il vero) italiani anni '70, ma a differenza di te ho visto anche parecchi sceneggiati di quel periodo. Quelli che hai indicato li ho visti tutti tranne "L'enigma delle due sorelle", che però possiedo e prima o poi guarderò senz'altro, anche perché mi intriga parecchio...
  • Musiche Lucius • 9/11/14 00:15
    Scrivano - 9056 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione di Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 9/11/14 09:15 da Zender
  • Discussione Felann • 5/09/17 17:03
    Disoccupato - 2 interventi
    Ho apprezzato questo sceneggiato,soprattutto, perché il centro logistico della storia è in Via Mario Fani (dove abita il protagonista, Massimo Girotti), angolo Via Stresa: teatro, nove mesi dopo la messa in onda del film, della strage della scorta di Aldo Moro e del rapimento di quest'ultimo.
    Con incredibile dovizia di particolari, chiaramente insorta col senno di poi, si nota tutta l'ambientazione in cui prese vita il vile agguato delle B.R.: l'incrocio in cui avvenne il tamponamento delle auto, addirittura, il fioraio, situato all'angolo con Via Stresa, cui, la mattina del 16 marzo 1978, fu impedito di recarsi al lavoro, poiché la sera prima i brigatisti avevano tagliato le gomme del suo furgone.
    E' dal gennaio del 2009, da quando, in effetti, ho visto per la prima volta lo sceneggiato, che mi chiedo se negli anni da allora trascorsi qualcuno abbia accennato al casuale ma sconvolgente richiamo e ne risulti traccia scritta da qualche parte; penso, ad es., ai giornali dell'epoca (dal marzo 1978).
  • Discussione Zender • 5/09/17 18:07
    Capo scrivano - 48883 interventi
    Molto interessante. hai qualche fotogramma che possa portarci a inserirlo nelle location verificate per caso?
  • Discussione Felann • 30/08/19 18:01
    Disoccupato - 2 interventi
    In risposta a Zender: sì, ho delle fotografie dello stato attuale del noto incrocio romano dalle quali si individuano tutti i dettagli da me segnalati.
    Cerco di inserirle nella sezione location.
    Aggiungo, ritornando alla mia prima segnalazione, che, nella seconda puntata, di fronte all'ingresso dell'abitazione del protagonista (l'attore Massimo Girotti) è possibile notare un furgone Ford bianco, probabilmente in uso al fioraio Antonio Spiriticchio.
    Quel veicolo, come detto, la mattina del 16 marzo 1978 non c'era.
    Inoltre, durante il prosieguo dello sceneggiato, in una sequenza serale, è possibile notare come il Bar Olivetti, situato sul lato sinistro dell'incrocio, all'angolo con la parte alta di Via Stresa e dietro le cui siepi dinanzi all'ingresso quattro o più brigatisti si nascosero prima dell'assalto al convoglio della scorta di Moro, fosse in attività.
    Queste due circostanze sono importanti, perché si inseriscono nel quadro delle diverse ricostruzioni della strage di Via Fani riprodotte nella sterminata saggistica dedicata all'evento.
    A tal uopo, sto tentando, senza successo, di conoscere, approssimativamente, il periodo in cui fu girato lo sceneggiato.
  • Discussione Zender • 31/08/19 09:07
    Capo scrivano - 48883 interventi
    Prima delle fotografie servirebbero dei fotogrammi di buona qualità dello sceneggiato per il confronto con le stesse.