L'innocente Casimiro - Film (1945)

L'innocente Casimiro

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Una commedia comica d’altri tempi (siamo nel 1945), ad oggi decisamente sorpassata, con un Macario che fa tenerezza nella sua maschera dal sapore vagamente chapliniano: è lui Casimiro Pellagatti, insegnante di storia in un collegio dove la giovane Lea Padovani, per tornare a casa, si finge incinta accusandolo di averla sedotta. Dopo una prima parte in collegio ci si sposta nella lussuosa villa di lei, dove si intrecceranno storie e amori di altri personaggi. Tra questi un semiesordiente Alberto Sordi che, nel ruolo del fratello di Lea Padovani, si innamora della fidanzata di Macario giunta lì invitata dai padroni di casa. Equivoci a non finire ovviamente, con il comico piemontese...Leggi tutto a destreggiarsi tra accuse infamanti e improvvisi ribaltamenti di situazione. Addirittura convinto da un sedicente psicologo di essere davvero stato lui ad approfittare della giovane durante una crisi di sonnambulismo, verrà assediato dalle due nature della propria anima, quella candida e quella sordida, in un paio di scenette abbastanza divertenti. Certo gran parte della comicità si basa sull'espressione perennemente stupita di Macario, sui suoi giochi di parole piuttosto infantili, sui suoi repentini mutamenti d'umore, sulla sua esasperata ingenuità (come esemplarmente recita il titolo) e quindi ben si capisce come al giorno d'oggi il film, benché scritto con una certa accuratezza, ci appaia datato e puerile. Sordi poi, sullo sfondo tra gli attori secondari, recita il ruolo del dongiovanni vitellone senza mai uscire dalle righe, bloccato da un copione che lascia poco spazio all'improvvisazione e non conosce ancora le enormi potenzialità dell’Albertone nazionale.

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Saintgifts 1/04/10 00:30 - 4098 commenti

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È strano ma la mia impressione è che in questa commediola, tutto sommato anche abbastanza originale, chi non funziona è proprio lui, l'interprete principale, Macario. Gli altri personaggi che girano attorno, tra cui anche Lauro Gazzolo, di cui molti ricorderanno la voce prestata ai "vecchietti del west" e Lea Padovani e un giovane Alberto Sordi, sono accettabili nelle loro parti; la comicità di Macario, invece, non riesce a divertire né nelle battute, poco incisive, né nelle espressioni e in più c'è la completa mancanza del physique du role.

Panza 10/12/16 10:00 - 1903 commenti

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Non particolarmente brillante questa vecchia commedia girata nel 1945 (proprio durante il delicato periodo finale della guerra) con Macario protagonista, sempre con la solita naïveté (certe mimiche ricordano Stan Laurel). La trama è molto ingenua e un po' più divertente è la fase nel collegio, mentre quella nella villa con tutti i personaggi riuniti incarta il ritmo. Sordi partecipa in uno dei molti ruoli secondari prima del grande successo al cinema. Regia corretta ma non particolarmente brillante di Campogalliani.
MEMORABILE: Il nodo al fazzoletto.

Rambo90 7/04/23 16:36 - 7853 commenti

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Molto molto datato e oggi dall'umorismo a tratti quasi imbarazzante per la sua ingenuità, ha dalla sua un ispirato Macario che però non è ben servito dalla sceneggiatura. La storiella è troppo esile per la sua comicità lunare, che con la situazione narrata risulta a tratti ancora più infantile. Qualche battuta va a segno ancora oggi, ma la quantità supera la qualità. C'è anche un giovane Sordi, lontanissimo dal suo modo di recitare, anzi qui usato come belloccio senza troppa verve.

Daniela 13/04/23 01:54 - 13010 commenti

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Contessina allieva di un collegio femminile si infatua del professore di storia già fidanzato ad un'altra e, per costringerlo a prestarle attenzione, fa credere di essere stata da lui sedotta... Tratto da una commedia musicale e girato proprio nei mesi precedenti la Liberazione, uno dei film più noti tra i tanti interpretati da Macario ma non il migliore: gli spunti comici ci sarebbero, a partire dall'improbabilità come oggetto di attenzione amorose dell'impacciato maestro dalla faccia da clown, ma non vengono ben sfruttati e anche il protragonista appare piuttosto appannato.

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  • Discussione Reeves • 23/09/23 09:07
    Formatore stagisti - 746 interventi
    Racconta Enzo biagi (in I Cinquantamila, di Giorgio Dell'Arti) che Macario durate questo film si invaghì di Lea Padovani che aveva già conosciuto nella sua compagnia teatrale ma che lei non lo prese in considerazione e che poi ebbe una travagliata relazione con Orson Welles