L'assalto al treno Glasgow-Londra - Film (1966)

Confortante che una grande rapina sia stata diretta da una mente superba, che dopo aver calcolato al millimetro ogni dettaglio mantiene pure tutta la calma possibile nel bloccare il malloppo (tanto ci penseranno gli altri a sciogliersi come neve al sole). A quel punto lui che resterà fuori prenderà una decisione ancora più saggia. Un bel bianco e nero, ma la parte iniziale sulla costituzione della banda supera di gran lunga sia i due assalti che le incursioni dei poliziotti che devono riparare lo smacco subito.

Un film “di rapine” di chiaro impianto televisivo ma girato con la cadenza briosa, la grazia impalpabile e la lievità spensierata di una commedia brillante. Niente tensioni agitate ma una descrizione del famoso assalto al treno Glasgow-Londra rilassata e leggera come si fosse trattato quasi di un scampagnata tra compari. I guai seri cominceranno dopo il colpo, quando i sedici complici si dovranno dividere l’ingente bottino e non farsi beccare da Scotland Yard. Ma il genio criminale del capo-banda cercherà di risolvere con il sorriso sulle labbra ogni inconveniente...Insolito.

Un anno prima del bel film di Yates, anche i tedeschi si ispirano alla celebre rapina al treno postale Glasgow - Londra del 1963. Qui il tono è più leggero, in linea con i coevi krimi tratti da Wallace, ma il ritmo si mantiene elevato per l'intera durata e la sequenza del colpo viene realizzata con indubbio senso dello spettacolo. Non ancora ispettore Derrick, Tappert indossa con disinvoltura gli eleganti panni del cervello criminale della banda, mentre Lowitz, anche lui futuro poliziotto televisivo, è già dalla parte della legge. Peccato per il finale che sa di presa in giro.