Stephen Chow era già salito agli onori delle cronache (anche tra gli entusiasti fan italiani) con quell'opera bizzarra e originale che fu SHAOLIN SOCCER. Questo KUNG-FU HUSTLE, celebrato in Asia e giunto in Italia accompagnato dal consueto doppiaggio dialettale spesso riservato ai film fondamentalmente demenziali (ma per fortuna non siamo agli atroci livelli di SHAOLIN SOCCER e Caterina Guzzanti, insieme a un un collega, doppia quasi tutte le voci sbagliandone solo un paio), è un deciso passo avanti. Se non altro a livello tecnico: scenografie magnifiche, fotografia d'alta classe, musiche...Leggi tutto scelte con gusto eccellente e un'abilità nel muovere la m.d.p. che lascia sovente sbalorditi. A ciò si aggiungano gli incredibili effetti speciali (in gran parte digitali) che, esasperando le conseguenze di pugni, calci, voli e quant'altro, muovono la scena in modo impressionante. A volte sembra di essere all'interno di quelle follie orientali alla STORIA DI FANTASMI CINESI, solo con meno luci d'atmosfera e un'inclinazione palese per la comicità slapstick. Non dimentichiamo che infatti di parodia si tratta, che ironizza sui gangster-movie e sui film d’arti marziali con uno stile inconfondibile capace di alternare fasi esilaranti ad altre più di transizione che spezzano un po' il ritmo (soprattutto nel primo tempo). Il risultato è di una forza visiva incredibile: KUNG-FUSION potrà disgustare gli amanti del buon cinema per la sua totale assenza di spessore e ingenuità di fondo, per quella che in molti chiamerebbero stupidaggine, ma chi sa cosa aspettarsi da opere simili non rimarrà certo deluso; qui le idee buone sono tante e la realizzazione di Chow lascia a bocca aperta.
Due straccioni finiscono a lavorare per la temibile gang delle asce, ma uno di loro non è quello che sembra.
Grande doppiaggio, personaggi fantastici come la vecchia padrona del ghetto dotata del ruggito della leonessa, il killer con la mossa della rana, i due musicisti che uccidono con le note e altri squinternati. Splendide scene di lotta buffonesca, dialoghi brillanti, senza pause, con un incredibile combattimento finale. Da segnalare: la mano del Buddha e la schiacciatella. Imperdibile!
MEMORABILE: Il cattivo, scocciato e in ciabatte: "Al cavaliere nero non si deve rompere il cazzo".
Dopo lo strepitoso successo di Shaolin soccer, Stephen Chow era atteso al varco ed ha fornito ancora una volta una dimostrazione del suo talento di regista e attore. Il film anche stavolta ha un doppiaggio che lascia un po' a desiderare (non capisco la scelta italiana di effettuare doppiaggi del genere), ma non così pessimo come nel film precedente. Dotata di una comicità demenziale, la pellicola si lascia vedere fino in fondo senza mai annoiare ma, al contrario, diverte dall'inizio alla fine.
L'edizione italiana è stata letteralmente distrutta da un doppiaggio scandaloso, a partire dal titolo che poteva essere mantenuto tranquillamente in originale. Comunque, fortunatamente, ho avuto modo di visionare il film in lingua originale. Molto divertente la storia "disseminata" di moltissimi riferimenti cinematografici. Ottimi anche gli effetti speciali. Finale schioppettante. Un plauso all'ottima fotografia.
Ciò che Quentin non ha saputo fare col cinema orientale (in Kill Bill) Chow lo fa con quello occidentale e non solo. Il western (fordiano e leoniano), i manga, gli anime, lo slapstick, il cartoon averyano, Bruce Lee, il buddy movie, l'escape movie: tutto frullato, metabolizzato, rivoltato (non c'è momento codificato che non venga alla fine capovolto con effetto sorpresa), "originalizzato" in un tripudio di fx che "Lucas ci rimbalzi!" e con un senso dell'ironia che "il filmaker che fu commesso di videoteca" sembra aver smarrito. Nota dolente: le voci di Marzocca e della Guzzanti minore.
Dopo il buon Shaolin Soccer, Chow torna a dirigere e interpretare un film sbalorditivo. La sceneggiatura in un'ora e quaranta riesce a parodiare gangster-movie, film di kung-fu e film d'azione e in più occasioni anche a far commuovere e riflettere. La regia è dinamica e creativa, con movimenti di m.d.p. fantastici. Una recitazione aiutata molto dall'ottimo doppiaggio dialettale italiano, buoni effetti digitali, musiche eccellenti così come la fotografia. Insomma, è fra i miei preferiti: lo spettatore viene trascinato nel film.
MEMORABILE: Il lancio dei coltelli, il sarto omosessuale, il ragazzo rimasto insaponato, "Bonju Madame", "c'è gente che dormono" e le uscite dalla finestra.
Per un genere comico di marca tutt'altro che occidentale, a mio modo di vedere, la scelta deve essere radicale: niente doppiaggio. Shaolin soccer in originale mi aveva fatto altra impressione; questo modo di approcciare un'ironia piuttosto diversa da quella cui siamo abituati ne rovina il senso e rischia di deturpare il gusto del film. Il quale, di suo, mette in mostra mestiere, passione, una serie di trovate molto gustose, ma finisce per non farmi ridere neanche un po'.
Fantastico, pirotecnico, esilarante e indescrivibile action-comedy del regista del già discreto Shaolin soccer, che seppellisce sotto un mare di risate tutti i canoni di un genere che si prende spesso troppo sul serio. Certo, il doppiaggio dialettale è molto discutibile, ma bisogna ammettere che il risultato a volte è veramente spassoso. Le gag sono sempre riuscite e il lato spettacolare è stupefacente. Da vedere e rivedere nei momenti di depressione.
Non sono molti i registi capaci di aprire i propri film con un piano-sequenza. Chow lo fa ed è solo il biglietto di presentazione per quella che sarà, dal primo all'ultimo minuto, una lezione di stile su come va diretto e girato un film. Iperbolico, comico, fumettistico; sono tanti gli aggettivi che si potrebbero sprecare per questa pellicola. Resta la realtà dell'opera: unica. Bravi gli attori e bellissime le scenografie. Citazioni a go-go (addirittura Shining) per un film che ha comunque come obiettivo quello di mettere alla berlina il cinema Usa.
Stephen Chow con questo film si consacra tra i registi più innovativi del panorama asiatico. Ancora il Kung fu è il tema principale, ma stavolta non viene applicato a nessuno sport: puro e genuino, usato come difesa e vendetta come nei più celebri gongfu movies. Il tutto è permeato dalla divertente ironia delle situazioni. Il film non si prende sul serio, raccontando le irriverenti vicende di Sing. Un vero e proprio tripudio di risate che mescola slapstick, humor nero e deliziosi omaggi al cinema occidentale e orientale.
MEMORABILE: I bambini che giocano a calcio: "Ce lo insegna signore?" "Basta calcio!"; Il lancio dei coltelli e la successiva fuga.
Una sofisticata operazione quella di Stephen Chow: riuscire a creare un genere difficilmente classificabile ma che riesce a fondere il cinema cinese di maniera di anni orsono con lo stile hoollivudiano, cui il pubblico occidentale è abituato e, usando con abilità e fantasia le tecniche a disposizione, inventare una nuova commedia. Non tralascia nulla, non si fissa solo sulla spettacolarità dei combattimenti (che rimangono comunque l'attrazione per tutti) ma percorre una vasta quantità di sentimenti umani che rendono universale il linguaggio.
MEMORABILE: Non potendolo visionare in cantonese, trovo ottimo il doppiaggio italiano.
La gang delle asce pesta i piedi a un quartiere di poveracci che però nasconde alcuni veri e propri maestri delle arti marziali. Irrinunciabile film per chi vuole divertirsi e allo stesso tempo godersi un bel po' di stramberie volanti. Difficilmente mi sono imbattuto in una parodia così convincente, che prende in giro alcuni dei luoghi comuni del genere in maniera intelligente ed efficace. Il doppiaggio in italiano non è il massimo ed è l'unica pecca di un film per il resto di grande livello.
MEMORABILE: La padrona del quartiere e le sua urla.
Da una parte resto affascinato da questo Kung-fusionario film, dall'altro resto intorpidito da un doppiaggio così invadente. Avvinto da un Marzocca troppo Giudice Ariel non trovo il piacere di godermi le folli scorribande e per quanto trovi gradevole la Guzzantina male me la spiego. Parole a parte si apprezza un taglio che ricorda certi anime jap, musiche gradevoli e un sottofondo di bontà Pandiano, dove alla fine il bene vince ed anche chi è cattivo finisce per redimersi. Piacevole intermezzo ludico per serate a mente leggere.
Chow, con questa spassosa e rocambolesca commedia, si diverte a ironizzare attraverso l'iperbole, gli stilemi fantastici di un classico genere cinese. Così facendo, non demitizza ma avvalora la tradizione millenaria del kung-fu letta cinematograficamente. Le molte situazioni fumettistiche, con riferimenti e citazioni sparse, offrono un respiro più ampio alla sequela di lotte iper-coreografiche, coi loro antefatti mitologici e una galleria di personaggi dalle inaudite caratteristice di forza, velocità e simpatia. Il doppiaggio poi è un inaspettato valore aggiunto.
MEMORABILE: La padrona del villaggio e la strapotente voce; La velocità dei fantastici combattimenti; Lo strumento a corde killer; La schiacciatella; La scena finale.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneFlazich • 7/07/09 23:02 Servizio caffè - 61 interventi
non so come la pensate voi sul doppiaggio dei film, ma stavolta sono riusciti a bissare lo scempio perpetrato ai danni di shaolin soccer.
Fatemi un favore: guardatelo con i sottotitoli e in lingua originale.
DiscussioneZender • 8/07/09 09:06 Capo scrivano - 48384 interventi
No, secondo me quanto fatto in SHAOLIN SOCCER è irripetibile, tanto è vero che qui si sono affidati a voci più "professionali". D'accordo, è un doppiaggio discutibile e io capisco soprattutto te, che sei abituato a vederti i film in lingua originale, ma se non altro qui la cosa è (almeno per quanto mi riguarda) quasi accettabile. SHAOLIN, al contrario, è stato proprio MASSACRATO dal doppiaggio.
DiscussioneGugly • 8/12/09 19:38 Archivista in seconda - 4712 interventi
Scuasate, non ho visto il film ma ho letto il commento di Puppigallo: la battuta del cavaliere nero nel doppiaggio italiano è proprio quella (magari con lieve accento romanesco)?
I proiettiani come me non faranno fatica a riconoscere la citazione dalla celeberrima barzelletta der cavajere bianco e der cavajere nero...
DiscussioneZender • 8/12/09 20:15 Capo scrivano - 48384 interventi
Essendo un doppiaggio curato da gente che conosce bene la comicità nostrana (vedi la Guzzanti più giovane, per esempio) non mi stupirei proprio che sia una battuta omaggio a Proietti (quasi un inside-joke). Di sicuro nell'originale orientale non penso proprio sia presente, ecco.
DiscussioneGugly • 8/12/09 20:43 Archivista in seconda - 4712 interventi
Zender ebbe a dire: Essendo un doppiaggio curato da gente che conosce bene la comicità nostrana (vedi la Guzzanti più giovane, per esempio) non mi stupirei proprio che sia una battuta omaggio a Proietti (quasi un inside-joke). Di sicuro nell'originale orientale non penso proprio sia presente, ecco.
Ovviamente;è stata proprio la precisione della battuta che mi ha incuriosita.
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Sony Pictures:
DATI TECNICI
* Formato video 2,40:1 Anamorfico
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Cinese Spagnolo
5.1 PCM: Cinese
* Sottotitoli Italiano Inglese Portoghese Spagnolo
* Extra Commento della troupe e degli attori
Scene eliminate
Dietro le quinte
Risate sul set
Intervista a Stephen Chow
Trailer vari
Flazich ebbe a dire: non so come la pensate voi sul doppiaggio dei film, ma stavolta sono riusciti a bissare lo scempio perpetrato ai danni di shaolin soccer.
Fatemi un favore: guardatelo con i sottotitoli e in lingua originale.
Per fortuna mi sono sempre rifiutato di vedere Shaolin e quindi non posso fare paragoni, ma qua il doppiaggio è veramente insostenibile.
Capisco il tentativo di dargli verve con voci piuttosto note, ma il risultato finale è oltremodo fastidioso, e sinceramente mi sembra rallenti anche il dinamismo e l'ironia della pellicola, che sono l'unica cosa da salvare.
DiscussioneZender • 11/07/17 08:17 Capo scrivano - 48384 interventi
A parer mio non c'è paragone: questo doppiaggio lo trovo accettabile (la Guzzanti almeno il senso dell'umorismo ce l'ha), quello di Shaolin soccer proprio no!
Zender ebbe a dire: A parer mio non c'è paragone: questo doppiaggio lo trovo accettabile (la Guzzanti almeno il senso dell'umorismo ce l'ha), quello di Shaolin soccer proprio no!
Ma guarda, come dico nel commento, non discuto sulla ricerca del doppiaggio, a me Marzocca e la Guzzanti jr soprattutto, piacciono e molto, solo che finiscono per distrarmi dalla pellicola.
La domanda che faccio, se qualcuno ha la risposta, ma nell'originale si spinge così fortemente sulle inflessioni dialettali dei personaggi, enfatizzandoli anche sotto questo punto di vista?
DiscussioneZender • 13/07/17 15:19 Capo scrivano - 48384 interventi
Non credo proprio che lo facciano, semplicemente ogni tanto gli italiani giudicano che un certo tipo di umorismo vada trattato a colpi di inflessioni dialettali (vedi Monty Python e il Sacro Graal). Comunque ovviamente sono anch'io contro operazioni del genere, semplicemente in questo caso è meno peggio del solito diciamo.