Irresistible - Film (2020)

Irresistible
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Strutturato come il più tipico film americano che ponga al centro della vicenda una sfida elettorale, IRRESISTIBLE sfrutta come arma migliore la presenza di Steve Carell: il suo Gary Zimmer è il personaggio assolutamente dominante, che diventa il soggetto di quasi ogni scena fin dall'inizio quando, uomo di punta nelle campagne democratiche, decide dopo la sconfitta di Hilary ad opera di Trump di investire in una nuova pedina importante. Nell'osservare un video su YouTube in cui Jack Hastings (Cooper), colonnello in pensione del Wisconsin, attacca con veemenza il sindaco della sua cittadina mostrando un piglio impensabile, Gary si convince che quell'uomo, di idee evidentemente...Leggi tutto democratiche ma dagli atteggiamenti tipici da conservatore, può diventare un simbolo. Chiedendogli di candidarsi come sindaco per i democratici e portando la sfida al centro del dibattito nazionale, pensa di potersi accattivare le simpatie dell'America più rurale e i voti conseguenti. Hastings, inizialmente riluttante, accetta se Gary lo guiderà insegnandogli il mestiere. Perfetto: la corsa ha inizio attirando sul campo anche la storica avversaria di Gary (sua equivalente nel partito conservatore), la supponentissima Faith Brewster (Byrne). Il divertimento sta nel vedere i due, abitualmente usi allo sfruttamento di tecniche all'avanguardia, alle prese coll'arretratezza tecnologica e la semplicità d'animo di un mondo lontanissimo dal loro. In particolar modo è Gary, primo artefice dell'intera operazione, a evidenziare il distacco da una mentalità tanto diversa dalla sua che è quella tipica del piccolo paese americano legato alla terra e improntato all'amichevolezza, all'ingenuità. E' questo che - secondo uno schema ampiamente utilizzato al cinema - produce equivoci, incomprensioni e di conseguenza quel tipo di umorismo che in situazioni simili è facilmente pronosticabile. La qualità della sceneggiatura si fa evidente tuttavia soprattutto nello scontro in punta di fioretto (per quanto tinto dal sarcasmo tipico e volgare dell'upper class americana) tra Gary e Faith, pronti a pungersi in pubblico e in privato, con la figlia (Davis) del colonnello a impersonare la parte "buona" e autentica dell'America, supportata dalle ingenti risorse di un partito democratico che capisce l'importanza simbolica della contesa e arriva a impiantare in una stanza segreta un'autentica task force di sondaggisti e specialisti assortiti del campo. Se però il film comincia bene, non si può dire che prosegua in modo altrettanto efficace. Esaurita la spinta comica generata dai primi incontri coi diversi personaggi, si nota quanto le idee scarseggino e si proceda per inerzia, sviluppando gli spunti in modo elementare e banale. Fortunatamente il finale sa sorprendere con un colpo di scena inatteso che - per quanto figlio di una melassa politically correct non troppo digeribile - conferisce un tocco di vaga originalità al tutto. Bravo Carell a reggere sulle spalle il film, adeguata al ruolo perfido la Byrne, nella norma gli altri. Non tutti riusciranno a cogliere le finezze legate alle dinamiche elettorali statunitensi, ma nell'ambito di un filone che spesso ospita produzioni studiate al tavolino (come questa, beninteso), il film fa la sua degna figura.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/10/20 DAL BENEMERITO KINODROP POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/01/22
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Kinodrop 24/10/20 19:37 - 2950 commenti

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Il capo di un'agenzia di strategie politico-elettorali, per rilanciare il partito democratico in crisi si reca nella provincia rurale per convincere un ex marine solido e stimato a correre per la carica di sindaco e spuntarla sui repubblicani. Commedia che ironizza sulla sproporzione tra l'ambiente sempliciotto e i mezzi sofisticati di tecnologia persuasiva che si affrontano senza esclusione di colpi, ma chi prevarrà? Uno script molto brillante e dinamico che stigmatizza con giusto humor il sistema elettorale americano. Ottimo il cast (Carell, il manager e Cooper, il neocandidato).
MEMORABILE: Il discorso di Hastings ai possibili sostenitori di N.Y.; L'uomo razzo e la voce con l'autotune; La sorpresa; I vari finali coi titoli di coda.

Daniela 6/11/20 21:10 - 12662 commenti

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Esperto di strategie elettorali individua attraverso youtube un agricoltore veterano di guerra come volto nuovo per rilanciare l'immagine del partito democratico nelle aree rurali e riesce a convincerlo a candidarsi come sindaco della piccola città del Wisconsin in cui vive... Satira brillante ed equilibrata sugli usi e costumi della politica USA e sui sistemi più o meno corretti per influenzare l'opinione pubblica. Ottimo Carrell, uomo di città comicamente fuori sintonia in un ambiente molto diverso da quello abituale, acida Byrne, in parte Cooper, ruvido come il ruolo richiede.

Capannelle 20/01/22 19:43 - 4411 commenti

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Il film galoppa bene per tutta la parte iniziale, quella in cui il megaconsulente interpretato da un sempre valido Carell tenta di compenetrare e arruffianarsi i ruvidi abitanti del Wisconsin. Si creano contrastii spassosi e non banali, anche alla luce dell'importanza che questi territori rivestono per le elezioni. Nel secondo tempo il match diventa prevedibile, qualche carattere si perde per strada e ci si adagia. Non mancano battute intelligenti (si vedano le tecniche di analisi dell'elettorato) ma tutto il caos di media e analisti alla fine diventa eccessivo.
MEMORABILE: Carell su Wikipedia per informarsi sul Wisconsin.

Enzus79 31/03/22 21:30 - 2896 commenti

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Un ex colonnello è aiutato da uno spin doctor a vincere le elezioni comunali in un paese sperduto del Wisconsin. Commedia politica discretamente riuscita, cinica e tagliente come di solito solo gli statunitensi sanno fare. Alcuni personaggi risultano un po' forzati (su tutti quello interpretato dalla Byrne). Finale abbastanza scontato. Steve Carell convincente.

Galbo 17/10/23 12:00 - 12393 commenti

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Commedia sulla politica e le competizioni elettorali americane. Un film che mette alla berlina con intelligenza lo spettacolo derivante da una politica che pensa alla forma dimenticando la sostanza (in questo Europa e USA non sono troppo dissimili!) e lo fa con dialoghi brillanti e una sceneggiatura pungente, con un inatteso quanto efficace colpo di scena finale. Convincente il casting, con un ottimo Steve Carell nei panni dello stratega elettorale e Chris Cooper in quelli del politico outsider.

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  • Discussione Kinodrop • 26/10/20 19:20
    Contratto a progetto - 142 interventi
    Consigliato per "alleggerire" questo periodo di quasi lockdown!
    Saluti K.
  • Discussione Daniela • 26/10/20 20:48
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Kinodrop ebbe a dire:
    Consigliato per "alleggerire" questo periodo di quasi lockdown!
    Saluti K.
    mi "alleggerirò" volentieri, grazie del consiglio.