Lei, giornalista, ascolta alla radio lui, architetto, che è rimasto vedovo. Nasce un interesse... Già onusta di gloria per lo script di Harry ti presento Sally Nora Ephron passa dietro la macchina da presa, dimenticando però davanti l'arguzia "alleniana", a vantaggio di un romanticismo smielato. Altra mossa autolesionista è affiancare a Meg Ryan, ancora carina e non sfigurata dal lifting, il bolso Tom Hanks, numero 1 nella classifica gobbica degli ammazza-film. Per gli spettatori di questo film l'insonnia non è davvero un pericolo.
Una delle più riuscite commedie sentimentali hollywoodiane. Con un sapore d’altri tempi grazie al divertente e riuscito omaggio al classicissimo "Un amore splendido", ripercorre in modo originale le tappe che preludono ad un rapporto sentimentale senza scadere nella stucchevolezza. Sceneggiatura brillante interpretata dai sempre simpaticissimi Tom Hanks e Meg Ryan. Film leggero ma di classe.
Discreta commedia diretta da una specialista del genere, già sceneggiatrice dell'ottimo Harry ti presento Sally. Attraverso un brillante gioco di inseguimenti ed innamoramento dapprima ideale, poi reale, il film conduce in porto un finale sentimentale (e forse troppo zuccheroso) attraverso una buona sceneggiatura (che indulge un po' troppo nel sentimentalismo, specie nel ritratto del protagonista maschile). Praticamente perfetti per le loro parti i due attori protagonisti.
Bastano pochi minuti anche allo spettatore più disattento per capire tutto: non solo
come finirà la pellicola ma anche dove si svolgerà l'ultima scena. Il livello di
ruffianeria (non c'è da meravigliarsi quando a dirigere e scrivere c'è la Ephron) e di prevedibilità è altissimo. Quelli di romanticismo (da scatola di cioccolatini) e di bellezza molto meno. Brilla di luce propria la fotografia (incredibile ma vero) del maestro Sven Nyqvist che, ovviamente, si discosta da toni bergmaniani.
Dopo il memorabile script di Harry ti presento Sally, la Ephron ci riprova e dirige, oltre a scrivere, questa squisita commedia sentimentale che guarda ai bei classici di un tempo (tra cui, ovvio, Un amore splendido). Favola contemporanea per sognatori, ravvivata da dialoghi frizzanti e interpretazioni di classe. Estremamente piacevole, a patto che si accetti qualche eccesso di zucchero. La stessa magia non si ripeterà col deludente C'è posta per te.
Commediola spensierata e solo parzialmente riuscita questa della Ephron che, in seguito, farà di meglio. L'operazione, un po' furbetta, appare troppo mielosa e schiaccia i tasti della commozione con tutto ciò che gli è possibile (il giovane vedovo quasi inconsolabile che ha un figlioletto che lo vorrebbe sistemato con una sconosciuta che vive dall'altra parte del paese). Meg Ryan è la solita fidanzatina d'America e Hanks è imbolsito e annoiato. Impalpabile.
Più che un film un plagio! Di Un amore splendido, che magicamente tutti i personaggi della pellicola hanno visto, per non dire di Harry ti presento Sally. Il mezzo pallino va per i bravissimi attori, perché la sceneggiatura è praticamente inesistente. Passi la prevedibilità (ci sono commedie prevedibili ma riuscite), ma qui regna la noia. Così Jonah (il moccioso frignone) sceglie al padre una moglie che non conosce; nel frattempo Hanks ci parla dell'ateismo e i fidanzati innocenti ci rimettono sempre (vedi Bill Pullman).
MEMORABILE: La cartina dei due aerei che si rincorrono da costa a costa…
Girata strizzando più di un occhio ai classici degli anni 50, questa commedia sentimentale è molto gradevole, anche grazie allo spunto piuttosto originale che innesca la vicenda. La sceneggiatura è farcita con dialoghi che muovono al sorriso, soprattutto dal lato Hanks e figlio. I due protagonisti funzionano, affiancati da una serie di buoni comprimari (con una divertente comparsata di Rob Reiner) e verso la fine viene accontentata la quota "romantica" degli spettatori. Buono.
La Ephron è stata un'ottima sceneggiatrice, ma quando decide di girare questo film è ancora alle prime armi come regista e la pellicola ne risente parecchio. Troppo buonismo e poca minestra per una trama che lo spettatore sa sin dalle prime scene dove andrà a parare. Non l'aiutano gli attori, che sembrano fare la loro stessa parodia, e va a finire che il piccolo figlio di Hanks è quello che risulta più credibile. La scena finale sul grattacielo sai che accadrà già dall'inizio.
Quando internet non c'era, prima dei tempi di C'è post@ per te, si doveva essere giornalisti o psicologi per farsi gli affari degli altri e non apparire ficcanaso. E' forse questo il segreto di Annie che, lavorando nel settore, può trovare il vero amore con l'occasionale ascolto di un programma per cuori solitari alla radio? Certo, la ragazza è fortunata perché è simpatica al figlio del protagonista (Tom Hanks). E poi quella ragazza è Meg Ryan, pupilla della Ephron negli anni '90. Un'atmosfera caliginosa bagna questa storia d'amore leggera e intrisa di musica jazz e cinema anni '50.
MEMORABILE: Il ragazzino ricorda Kramer contro Kramer; Casa di Hanks sembra una barca; I rimandi ad altri film della Ephron; L'incontro finale; Il mare di notte.
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