Note: Remake nel 1984 con lo stesso titolo in originale ("Un'adorabile infedele" nella versione italiana) diretto da Howard Zieff con Dudley Moore, Nastassja Kinski ed Armand Assante.
Un direttore d'orchestra scopre l'infedeltà della moglie e, durante l'esecuzione di un concerto, immagina tre possibili soluzioni: un omicidio (con musica di Rossini), una buonuscita (con Venusberg) e una roulette russa (sulle note di Tchaikovskij). Non è il miglior film di Sturges, ma rimane sempre un buon esempio di screwball, con elementi melodrammatici e tragici mescolati in un'elegante farsa. Harrison si destreggia bene fra un viaggio mentale e l'altro. Musiche ottime, ovviamente.
Quel che passa per la testa di un direttore d'orchestra assillato dal tarlo del sospetto e della gelosia: sogni biliosi, patetiche rinunce e delitti passionali. L'immaginazione va al galoppo mentre il mondo cospira con anarchica perfidia... Vagamente isterica, con scorci surreali se non proprio demenziali, la commedia di Sturges è abbastanza bizzarra da affrancarsi da dozzine di prodotti coevi ma è forse troppo episodica per assurgere allo status di capolavoro. L'uso delle musiche però è magistrale e l’attuazione del progetto di vendetta un vertice assoluto d'ilarità. Eccezionale Rex Harrison.
Tra il dire e il fare... ci sono di mezzo, per fortuna, tre sinfonie da dirigere per il direttore d'orchestra Sir Alfred (Harrison) che, fantasticando a briglia sciolta sulle note di Rossini, Wagner e Tchaikovsky, ha tutto il tempo per immaginare raffinate vendette e nobili perdoni nei confronti della moglie, presunta infedele. Brillantissima farsa, un gioco di bambole russe: la trama di Otello lascia intravedere l'ordito di altre tre diverse trame! La distanza tra fantasia e realtà, tra arte e vita, misurata con elegantissimo humour nero.
Spassosa commedia dai movimentati equivoci sospesa tra la realtà e l'immaginazione. Rex Harrison è un brillante direttore d'orchestra dedito all'orchestrazione mentale di fantasiose vendette nei confronti della moglie sospettata di aldulterio. Intelligente nella costruzione e nel mix di generi, con la musica magistralmente funzionale agli incastri della trama (l'ouverture dalla Semiramide di Rossini assume il rilievo di colonna sonora). Rifatto nel 1984 (Un'adorabile infedele) in una versione leggermente inferiore ma ugualmente piacevole. ***!
Venuto a conoscenza del tradimento della moglie, un celebre direttore d'orchestra impegnato in un concerto escogita tre possibili soluzioni della vicenda, seguendo le suggestioni degli spartiti interpretati... Simpaticissima commedia in cui, dopo aver a lungo sorriso delle fantasie del marito tradito, si ride infine per la distanza siderale fra l'immaginazione e la realtà. Interprete valido in ogni registro, Harrison conferma la sua eccellenza come commediante, circondato da un cast adeguato. Divertimento di gran classe, sulle note di una colonna sonora ovviamente splendida.
MEMORABILE: Il tentativo "vero" di incidere un disco con la voce della moglie
Direttore d’orchestra teme di essere tradito dalla moglie. Commedia romantica che parte con le smancerie reciproche e diviene poi un ballo della gelosia. I registri narrativi cambiano con i diabolici pensieri omicidi di Harrison (bene come protagonista fino a quando dirige l’orchestra) passando dal melò alla farsa. Trama ripetitiva a causa di una struttura narrativa semplice, musiche classiche; l’impresario Stander ha poco spazio e la conclusione accusa il tempo che passa.
MEMORABILE: L’omicidio col rasoio dando la colpa al segretario; La roulette russa.
Un prestigioso direttore d'orchestra osannato in tutto il mondo si fa convincere dell'infedeltà della giovane e brillante moglie e immagina, sulle ali delle musiche da lui dirette, possibili modi di vendicarsi. In un'ambientazione di gran lusso, tra hotel, camerini e teatri plaudenti, una commedia perfettamente oliata che si diverte a ironizzare su chi è abituato a dominare con la bacchetta, ma poi si ritrova fragile fino alla parodia. Un grande Harrison molto versatile e sicuro nel suo costruito aplomb, che se la cavicchia (con autoironia) anche quando si trova sul podio.
MEMORABILE: La registrazione/alibi immaginata e il disastroso tentativo di quella reale.
Commedia basata sul tema ricorrente della gelosia maschile, che spara le sue cartucce tutte all'inizio: l'idea, che è valida (i pensieri del protagonista mentre dirige la sua orchestra collegati alla sua vicenda personale), si fa ripetitiva da subito, perché la trama è di una semplicità esagerata e le idee, per quanto buone, sono poche. Non siamo certo di fronte ad un brutto film, ma la noia incombe dietro l'angolo e non bastano la bella colonna sonora e l'ottima prova del duo di protagonisti a salvare una pellicola che poteva essere molto migliore.
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MusicheDaniela • 28/12/16 21:53 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Il film contiene musiche di Rossini ("Semiramide"), Wagner ("Tannhäuser und der Sängerkrieg auf Wartburg") e Tchaikovsky ("Francesca da Rimini"), dirette da Alfred Newman.