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MMJ Davinotti jr
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Jack Monicker (Robin Williams), pompiere di Chicago, molla tutto e se ne va ai Caraibi, sull'isola di Saint Nicholas. Qui decide di aiutare l'amico Ernest Reed (Jimmy Cliff, quello di "Reggae Nights"), proprietario del piccolo Club Paradise, a rilanciarsi e cattura subito la prima infornata di viaggiatori organizzati. Purtroppo gli speculatori del luogo vogliono impadronirsi di quell'unico esercizio rimasto escluso dalla loro influenza e comincerà una prevedibile guerra di logoramento. Harold Ramis, dopo il successo del primo notevole NATIONAL LAMPOON'S VACATION, gioca la carta della vacanza tropicale da cartolina facendo leva...Leggi tutto sugli splendidi paesaggi di mare e le allegre musiche reggae (Jimmy Cliff ne interpreta un paio), confermandosi una sorta di Carlo Vanzina all'americana. Dominano la risata facile (penalizzata in Italia da un doppiaggio grossolano) e la spensieratezza, unite alla prevedibile vagonata di buoni sentimenti (vedi l'insopportabile e stiracchiato finale). Tuttavia Robin Williams non sortisce l'effetto comico di Chevy Chase (perché è più attore e non ne possiede la stessa particolare espressività) e il soggetto è fiacco, nobilitato solo a tratti da momenti divertenti. In questo senso la coppia migliore è senz'altro quella composta da Rick Moranis ed Eugene Levy, due giovani giunti lì esclusivamente in cerca di sesso. Ovviamente gran parte delle loro gag son risapute, ma almeno sono divertenti e ben interpretate. Piuttosto superflua la presenza di Peter O'Toole (evidentemente scelto per la sua perfetta aderenza al personaggio di un governatore inglese) mentre Jimmy Cliff, pur presente in molte scene, incide poco (in fondo è un cantante, mica un attore...). Ramis cerca un umorismo non scontato e in alcuni casi lo trova, ma il difetto sta nel soggetto, che non consente purtroppo gran voli di fantasia.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr. - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Panza
Talmente alto è il numero di battutine e faccette di Robin Williams dal primo all'ultimo fotogramma che il rischio di overdose è altissimo (complice il fatto che non è doppiato da Valli): troppo sopra le righe, più che brillante è ammorbante. Meno male che, dopo l'inizio, in molte scene l'attenzione si sposta sui comprimari: anche le loro gag grossolane, rispetto all'assillante iper-cinetico protagonista, sembrano perle di saggezza. Rilassanti le numerose inquadrature sui lussureggianti paesaggi tropicali in cui è ambientata la vicenda. Patetici i buoni sentimenti nel finale.
Harold Ramis HA DIRETTO ANCHE...
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