Intensa opera prima che segna il debutto nel lungometraggio di un talentuoso autore italiano, Rolando Stefanelli, già vincitore del David di Donatello per il cortometraggio La matta dei fiori. Abilmente diretto e impreziosito da una fotografia sublime, il film è duro quanto basta per colpirti dentro. Un road movie e al contempo un viaggio interiore, un'esistenza ai limiti e due personaggi consumati dalla vita. Tagli di regia notevoli e una grande prova per Chiara Caselli che primeggia nella pellicola. Autoriale.
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E' un road movie, un viaggio esistenziale e fisico (nel senso in macchina) del protagonista.I critici dicono che probabilmente è il film più autobiografico di Stefanelli.Tempo fa ci fu una retrospettiva a Roma su alcuni registi italiani riguardava anche Stefanelli, (molto considerato dalla critica), peccato che sia fermo da anni, con la situazione odierna del cinema italiano e dei fondi tagliati...Ha una fotografia impagabile e racchiude nel titolo il prezzo che a volte si paga nella vita per scelte personali (non ha a che vedere con la sessualità).Distribuito in Italia per due settimane, sparito dai cinema, poi ha vinto all'estero diversi premi, anche a New York...
Ma il suo capolavoro è La matta dei fiori, una delle cose più belle che ho visto in vita mia.