Il pasto delle belve - Film (1964)

Il pasto delle belve
Locandina Il pasto delle belve - Film (1964)
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Titolo originale: Le repas des fauves
Anno: 1964
Genere: drammatico (bianco e nero)

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Tutti i commenti e le recensioni di Il pasto delle belve

TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/01/19 DAL BENEMERITO PESSOA
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Pessoa 19/01/19 19:30 - 2476 commenti

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Francia 1942: sette convitati a una cena di compleanno sono costretti a scegliere due di loro per il plotone di esecuzione in seguito a una rappresaglia dei nazisti. Superbo kammerspiel in cui di fronte alla morte escon fuori le miserie dell'animo umano facendo saltare tutti i valori fino ad allora sbandierati dai protagonisti. Cast sopraffino quasi tutto francese in cui emergono la nostra Lualdi e un indimenticabile Gobert nei panni del capitano tedesco. Affatto claustrofobico nonostante l'unica location. Gran bel film da (ri)scoprire!
MEMORABILE: La splendida sceneggiatura; Il movimento di labbra che simula un tic nervoso di Boy Gobert.

Rufus68 2/03/19 22:37 - 3968 commenti

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Nonostante il contesto bellico e la situazione drammatica, il film trascorre come un brioso gioco al massacro. Tradimenti, vigliaccherie e meschinità cominciano a vorticare sotto le folate della paura di morire concretandosi in piacevoli dialoghi e rinfacci. E qui entra in gioco lo spessore degli attori: il rotondo Blanche domina la scena coi suoi sotterfugi psicologici; bravo Gobert come mellifluo carnefice e anche Rich si fa valere grazie al sardonico scetticismo sulle miserie umane. Una pièce intellettuale e beffarda che merita.

Nicola81 3/03/19 21:56 - 2986 commenti

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Nella Francia occupata dai nazisti, l'imminenza di una rappresaglia fa emergere la meschinità e l'ipocrisia in un gruppo di persone apparentemente amiche. A dispetto della matrice teatrale, il film scorre meglio del previsto ma risulta più interessante nelle intenzioni che nell'effettiva riuscita, a causa di una certa predisposizione verso la caricatura. Non per patriottismo, ma la migliore del cast è Antonella Lualdi, anche perché il suo personaggio è l'unico a conservare bene o male una certa coerenza.

Myvincent 6/03/19 07:35 - 4003 commenti

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Un gruppetto di amici festeggianti viene trattenuto a causa di una rappresaglia nazista, con un gioco al massacro che qui rivela tutta la debolezza e l'egoismo della natura umana. Noiosamente teatrale, il film ricorda Buñuel per il clima di claustrofobica attesa, rischiarato dalla comicità dei vari personaggi ma con una tendenza ai dialoghi troppo asfissiante nella sua resa finale. Antonella Lualdi se la cava alla grande, in questa ridda di parole e azioni senza fine.

Daniela 14/02/20 09:08 - 13286 commenti

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Sette partecipanti ad una cena nella Parigi occupata dai nazisti. L'occasione è lieta, la tavola imbandita, fino a quando irrompe un ufficiale della Gestapo: c'è stato un attentato e due di loro dovranno offrirsi come ostaggi, col rischio di essere fucilati la mattina dopo... Spunto drammatico, ma i toni sono quelli della commedia satirica in cui, caduto il velo dell'ipocrisia, quasi tutti i personaggi si rivelano stupidi oltre che meschini. Gli attori ben reggono il gioco smaccatamente teatrale ma talvolta la loro caratterizzazione appare troppo forzata in senso grottesco. Godibile a metà.

Cotola 8/06/20 23:59 - 9539 commenti

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Lo spunto di partenza è di quelli ghiotti, ma purtroppo non viene ben sfruttato dalla sceneggiatura. Di gruppi di persone rinchiusi come belve in un unico luogo che, in presenza della morte, riscoprono tutta la loro piccineria ed i loro più bassi istinti è pieno il mondo del cinema e non solo. E qui di grandi sorprese non ce ne sono se non, forse, il finale. Il gioco al massacro però è abbastanza ben orchestrato nella sua teatralità e si lascia seguire più che piacevolmente soprattutto per vedere quale sarà l'epilogo. Un discreto intrattenimento cui manca qualcosa per volare alto.

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