Ricky Tognazzi ripercorre tutta la vicenda di uno dei casi più ecclatanti di errore giudiziario (quello di Enzo Tortora) e lo fa con molta intelligenza e accuratezza, non solo dal punto di vista cronologico. La sceneggiatura si basa su tutto l'iter ma anche sui personaggi molto ben impersonati da ottimi caratteristi e un cast che vede anche nella Natoli una buona spalla per Tognazzi. La storia non trascende mai nel consueto (tipico per questi film) "lacrimevole". Buona la regia dello stesso Tognazzi e i dialoghi.
MEMORABILE: Tortora: "Io sono innocente e spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi".
Nonostante la mia antipatia per il clan TognIzzo (che c'è tutto nella fiction, figlio a carico compreso) e nonostante le pesanti critiche, devo dire che alla Rai è bastato mettere uno scafato Tognazzi alla regia e un De Cataldo alla sceneggiatura (vera arma in più) per riuscire ad ottenere un prodotto sicuramente superiore alla solita mediocrità. Anche il cast, con esclusione della Guaccero (al solito insopportabile), non mi è dispiaciuto. Soprattutto il terzetto dei "compagni di cella". Bello il finale con le immagini vere del ritorno di Tortora.
Non so se per mancanza d'idee o per il reale desiderio di riportare in scena la nota vicenda giudiziaria che colpì Tortora negli anni '80 (c'è un film ufficiale in proposito: Un uomo perbene), ma Ricky Tognazzi (sotto l'ala della non sempre felice odierna fition-Rai) s’impegna a essere verosimile e, come il resto del cast, sta ben attento ad attenersi - nel limite del possibile - ai fatti accaduti; ma sia i costumi sia le interpretazioni personalmente mi sono sembrate involontariamente caricaturali, sminuendo perciò i buoni intenti.
La vergognosa vicenda giudiziaria di Tortora raccontata con stile asciutto e veritiero nonostante una lieve forma di ruffianeria generale. Convincenti Tognazzi e la Natoli, totalmente inadeguata e fuori ruolo la Guaccero. Emozionante il processo finale con i camei di Regillo e Decaro.
Sviscerata ampiamente dai mass media, la vicenda di Enzo Tortora arriva in tv sotto forma di fiction; non se ne sentiva il bisogno. La sceneggiatura ne fa un "santino" con risvolti insopportabilmente buonisti ed edificanti, perdendo l'ennesima occasione per una costruttiva critica sociale sul sistema giudiziario italiano. Solo macchiettistica la prova del cast. Meno che mediocre.
Ricky Tognazzi HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneGugly • 4/10/12 11:20 Archivista in seconda - 4712 interventi
Dai Markus, non c'era per niente attinenza fisica con il povero Tortora.
E la Guaccero? Ormai è come il prezzemolo e ce la dobbiamo “subire” come attrice in ogni fiction; d'accordo per la parte della gnocca di turno (e vabbè, fin lì siamo tutti d'accordo) ma come "attrice" semi-impegnata no! Abbiamo già dato in passato con l’Arcuri che c'hanno propinato in tutte le salse e perfino a teatro con Pirandello!
Dal punto di visto estetico non dico nulla, anzi... Ma nun me la spaccià pe Ingrid Bergman ;D
DiscussioneGugly • 4/10/12 12:44 Archivista in seconda - 4712 interventi
Markus ebbe a dire: Sì, certo.
E la Guaccero? Ormai è come il prezzemolo e ce la dobbiamo “subire” come attrice in ogni fiction; d'accordo per la parte della gnocca di turno (e vabbè, fin lì siamo tutti d'accordo) ma come "attrice" semi-impegnata no! Abbiamo già dato in passato con l’Arcuri che c'hanno propinato in tutte le salse e perfino a teatro con Pirandello!
La Guaccero qui non c'entrava nulla...era sempre a letto in sottoveste!!!
E la Guaccero? Ormai è come il prezzemolo e ce la dobbiamo “subire” come attrice in ogni fiction; d'accordo per la parte della gnocca di turno (e vabbè, fin lì siamo tutti d'accordo) ma come "attrice" semi-impegnata no! Abbiamo già dato in passato con l’Arcuri che c'hanno propinato in tutte le salse e perfino a teatro con Pirandello!
La Guaccero qui non c'entrava nulla...era sempre a letto in sottoveste!!!