Il cantante di jazz - Film (1927)

Non può mancare, fra i numerosi titoli davinottici, questo film perché é la prima pellicola sonora della storia del cinema! Jakie, appartenente ad una famiglia di pii Ebrei, deve diventare cantore come suo padre ma, preferendo il jazz, lascia la sua casa e segue la sua vocazione. Il film non é sonoro per quanto riguarda i dialoghi (si sentono solo alcune parole, tutto rimane affidato alle didascalie, come un film muto) ma sono la musica e le canzoni la novità. Una vera rivoluzione per il cinema! La famiglia e i pregiudizi sono la vera base della trama.

Al di là di valore storico (il primo film sonoro della storia, anche se le parti non cantate rimangono mute) questo film di Crosland non è affatto male. Banale e stereotipato quanto si vuole (e con finale di notevole sciatteria), ma anche piacevole, divertente e tutto sommato scorrevole. Regia elementare ma funzionale, un protagonista a tratti esagaratamente sopra le righe ma comunque simpatico. Insomma, si può vedere.

Opera mediocre, un melodramma convenzionale con una regia e un montaggio piatti, celebre per l’utilizzo costante del sonoro con una partitura originale. Il film è concepito come muto, in cui le sequenze di dialogo e di azione sono accompagnate da didascalie. Sono presenti alcuni momenti “cantati” (non parlati). Da notare il passaggio molto artificioso dell’incontro di Jackie con Mary Dale, nel quale si passa dal cantato al muto.