Coproduzione italo tedesca che in realtà nulla ha a che fare con la saga "ufficiale". Tutto si articola intorno alle vicissitudini di uno scalcinato tuttofare del cinema chiamato “il Barone" e di un aspirante stuntman che a lui s'accompagna (Angelo Infanti). Insieme verranno scritturati casualmente per girare un film sulla storia di un boss confinato nel suo paesino abruzzese, Roccasecca, ansioso di portare su pellicola le sue memorie già uscite in libreria. Nella banca della località vicina intanto, Roccafredda, un losco individuo (Tinti) sta organizzando una rapina vera, e proprio quando a Roccasecca stanno per girare la scena d'una rapina ricostruita....Leggi tutto Un occasionale scambio di cartelli al bivio tra le due cittadine e l'equivoco è servito, con continue sovrapposizioni che si vorrebbero molto comiche tra realtà e finzione cinematografica. Purtroppo però, se anche va detto che la regia è piuttosto spigliata, la qualità delle gag è spesso sotto la media o legata a ingenuità non molto vicine al tipico umorismo di casa nostra. Fortunatamente un abbozzo di sceneggiatura esiste, per quanto penalizzato da un soggetto a volte troppo involuto, e il film, almeno nella sua prima parte, scorre quasi piacevolmente. Scade quando si cerca di rendere caotica la scena secondo schemi da comiche d'altri tempi, quando i personaggi si fanno eccessivamente macchiette e quando ci si rende conto che i limiti dell'intera operazione sono evidenti
Coproduzione italo-austriaca, ma siamo più in Italia che Oltralpe. Molto divertente questa bella commedia che vede un cast stellare: dal buon Jurgens agli ottimi Caprioli, Infanti, Baker e Kennedy. Ci si diverte anche se mi aspettavo qualcosa di più. Film poco conosciuto che meriterebbe di essere riscoperto.
Insolita pellicola, diretta - in Italia - da un regista austriaco che cita se stesso mettendo a bella vista il manifesto di un suo film (Prima ti suono e poi ti sparo). Con un cast glorioso, che può pure vantare la presenza della formosa Sonia Jeanine (La figliastra) Franz Antel riesce a rendere monotona e tediosa la vicenda (apocrifa) sui "soliti ignoti". Contenuto sul versante erotico (s'intravede il seno della Dioniso e poco altro) e anche su quello comico il film fa cilecca, proponendo poche battute. Da segnalare la stantìa gag dello scambio involontario (qua un cartello anziché la chiave).
Strambissima coproduzione italo-austriaca, che cade nei momenti di greve (ma non volgare) umorismo teutonico e per sviluppi eccessivamente improbabili, ma sopravvive col professionismo di non pochi interpreti, chiamati a ruoli spesso non degni di loro. Qualche risata, però, la strappa. Sarebbe fra l'*½ e il **, ma non si può... La Baker, con capello rosso, è bellissima come sempre: ci concede un nude-look. Meglio Infanti di Tinti. Caprioli regala qualche azzeccata espressione.
MEMORABILE: Il regista che si inalbera all'arrivo di Carabinieri ed ambulanza.
L'austriaco Antel, onesto artigiano del cinema di genere, porta in scena una vicenda molto poco originale usando il machete dove sarebbe stato il caso di adoperare il bulino. I caratteri sono privi di personalità e la sceneggiatura sembra scritta ad uso e consumo di un certo pubblico teutonico di bocca buona. Salvano il film dalla catastrofe un ritmo indiavolato che tiene lontana la noia e il mestiere dei molti bravi attori coinvolti nell'operazione. Elementi non sufficienti, comunque, a raccomandarne la visione se non per mere esigenze documentali o per pura curiosità.
Franz Antel HA DIRETTO ANCHE...
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Curioso lavoro che sembra, a causa del cast, una delle classiche pellicole italiane pre-commedia sexy, quindi anacronistica dato l'anno di realizzazione.
Il regista austriaco Franz Antel è particolarmente famoso, da noi, per la serie sulla casta Susanna.
Nino (Angelo Infanti) si ferma davanti a un cinema e imita la postura di George Hilton, ritratto sul cartellone. Probabilmente il film era in programmazione durante le riprese e, ad ogni modo, è una citazione del regista a se stesso, in quanto anche autore del film in oggetto, ovvero Prima ti suono e poi ti sparo (1975). Ecco qui sotto la locandina identica a quella che vede Infanti:
Non accreditata (o accreditata con altro nome?) appare anche Sonia Jeannine, lo stesso anno interprete del curioso film di Mulargia, ovvero La figliastra.
B. Legnani ebbe a dire: Undying ebbe a dire: Per B.Legnani.
Inserirei nel cast anche Sonia Jeannine, perché compare comunque in diversi contesti e per...