I figli dei moschettieri - Film (1951)

Per salvare il delfino di Francia rapito del duca di Lavalle, la regina richiama in servizio i quattro moschettieri, ma le rispondono i figli ormai giovanotti fatti, che non sono da meno in quanto a duelli e galanterie. La vera novità di questo simpatico film è la presenza della rossa Maureen O'Hara nel ruolo di Chiara, figlia di Athos, capace di combattere con la spada come gli altri suoi tre compagni d'avventura. Sulle orme de I tre moschettieri di George Sidney, un film con un Cornel Wilde che prova a non far rimpiangere Gene Kelly.

Per sventare le trame dell'infido Duca di Lavalle, la regina vedova chiede aiuto ai quattro moschettieri. Essendo questi morti o acciaccati, prendono il loro posto i figli che ne hanno ereditato i rispettivi caratteri. Film "partorito" dal classico di Sidney, non può certo competere con quello, ma è comunque spettacolo spigliato e gradevole con una simpatica variante: la figlia di Athos, interpretata dalla splendida rossa O'Hara, abile spadaccina che ha gioco facile nel conquistare l'ammirazione dei suoi compagni d'avventura ed il cuore di D'Artagnan/Wilde. Impeccabile Douglas, fetente doc.

Avventure a colori di un mondo lontano e di un cinema americano sospeso tra l'azione e la strizzata d'occhio. Certo che l'idea che i figli ereditino il carattere dei padri è un espediente veramente basico, così come i continui mancamenti dell'ormai vecchia sovrana. A Hollywood, in quegli anni, si faceva molto meglio utilizzando i colori pastello non solo per scenografie scintillanti.